Eco feedback

Alla fine, con il nostro gruppo MALK, siamo andati a presentare il nostro progetto alla conferenza sull'eco-feedback, organizzato da Fabio Pranovi, a cui siamo stati invitati da Fabio Pittarello.

http://www.unive.it/nqcontent.cfm?a_id=191694

Esperienza di grande impatto, in grado di far tremare la voce anche ad Alex, che ci è valso un CFU extracurriculare ma soprattutto tanta, tanta soddisfazione.

Quindi, grazie Fabio per l'opportunità (tutti e due :-))

Facile da usare / cap. 6 – Roberto Polillo

http://www.rpolillo.it/libri/facile-da-usare/

Mini disclaimer: questi appunti non sono una recensione, non sono un riassunto, non rappresentano una valutazione del libro. Sono gli elementi che soggettivamente (cioè per me) sono da appuntarsi. Alcuni elementi, magari molto importanti, ma per me noti, potrebbero essere tralasciati. Quindi, cliccate sul link qui sopra, che fate prima: la licenza permette anche una lettura interessante senza spendere soldi.

Ingegneria del software

Mi appunto questa frase, che "smonta" il modello a cascata di sviluppo del software:

Ogni nuovo strumento cambia i bisogni del suo utilizzatore e genera nuovi bisogni, che suggeriscono modifiche non previste allo strumento stesso.

In un certo senso questa frase ricalca il principio di Peter, secondo cui - in maniera un po' pessimistica - un sistema sarà caricato sempre di più finché non smette di funzionare bene.

Facile da usare / cap. 5 – Roberto Polillo

http://www.rpolillo.it/libri/facile-da-usare/

Mini disclaimer: questi appunti non sono una recensione, non sono un riassunto, non rappresentano una valutazione del libro. Sono gli elementi che soggettivamente (cioè per me) sono da appuntarsi. Alcuni elementi, magari molto importanti, ma per me noti, potrebbero essere tralasciati. Quindi, cliccate sul link qui sopra, che fate prima: la licenza permette anche una lettura interessante senza spendere soldi.

Progettare VS realizzare

Progettare significa immaginare qualcosa e predisporre quanto serve per realizzarla.

Realizzare significa fare in concreto quanto si progetta.

Quando si progetta si descrive l'as-is e si immagina il to-be.

Progettazione orientata all'utente

La progettazione orientata all'utente è un approccio radicalmente diverso da quello tecnico tradizionale, poiché richiede competenze e sensibilità diverse da quelle del tecnico programmatore "standard".

Per esempio, un sistema completo di funzionalità è il massimo per un ingegnere progettista, ma può essere complicato da usare ed eccessivamente articolato per un utente.

Diversamente, chi progetta orientato agli utenti inizia dai casi d'uso, cioè dalle attività più frequenti svolte dagli utenti con i loro limiti e le loro caratteristiche.

Progettazione universale

La progettazione universale è la direttiva della programmazione orientata all'utente per cui un sistema dovrebbe essere il più possibile utilizzabile da qualunque utente, indipendentemente dalle sue peculiarità.

I livelli di maturità del software

  1. funziona
  2. ha tutte le funzionalità
  3. è facile da usare per l'utente
  4. è trasparente e l'utente non si accorge nemmeno di usarlo

 

Facile da usare / cap. 4 – Roberto Polillo

http://www.rpolillo.it/libri/facile-da-usare/

Mini disclaimer: questi appunti non sono una recensione, non sono un riassunto, non rappresentano una valutazione del libro. Sono gli elementi che soggettivamente (cioè per me) sono da appuntarsi. Alcuni elementi, magari molto importanti, ma per me noti, potrebbero essere tralasciati. Quindi, cliccate sul link qui sopra, che fate prima: la licenza permette anche una lettura interessante senza spendere soldi.

Utenti

Smarchiamo subito la nota parodia della parola "utenti" storpiata in "utonti".

"facile da usare" e "Davide Bianchi way" non sono concetti esattamente prossimi, e se voglio passare l'esame non posso ricominciare a leggere le storie dalla sala macchine, ma mantenere l'attenzione sull'utente.

Gli utenti sono persone eterogenee e i sistemi (informatici & non) dovrebbero essere progettati per essere per tutti chiari, immediati e semplici da utilizzare. Se il sistema non è chiaro, il sistema è sbagliato.

RTFM e BOFH sono acronimi che per i prossimi mesi non esisteranno nella mia vita (non metto neanche il link al loro significato).

Tiriamo una riga e ricominciamo.


Dietro al concetto di utente c'è il concetto di persona; la differenza è di più della differenza tra classe e istanza nella programmazione a oggetti, perché la classe contiene già tutte le caratteristiche (proprietà) e le azioni (metodi) dell'istanza, mentre il concetto di persona, per essere utile, è estremamente più ristretto di come sono le persone reali.

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Facile da usare / cap. 3 – Roberto Polillo

http://www.rpolillo.it/libri/facile-da-usare/

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I sette passi

I sette passi di Polillo/Norman consistono nel:

  1. formare lo scopo
  2. formare l'azione
  3. specificare l'azione
  4. agire
  5. percepire lo stato
  6. comprendere lo stato
  7. valutare il risultato

Tra i punti 2 e 4 e tra i punti 5 e 7 ci sono i due "golfi" (golfo dell'esecuzione e golfo della valutazione), che rappresentano le difficoltà che un utente può riscontrare nel concretizzare un'azione (come si fa?) e nell'interpretarne il risultato (e quindi? Cosa è successo?).

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Facile da usare / cap. 2 – Roberto Polillo

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Evoluzione dei sistemi di interazione

Nella mia - ahimè non più breve - esperienza lavorativa spesso ho notato l'obsolescenza dei sistemi, ma in due maniere differenti: da un lato ho usato windows 2000 per molti anni, anche dopo la messa in commercio di XP e Vista, con molta soddisfazione, così come Office 97, prima della mia soddisfacente parentesi open source. Come me, ci sono colleghi che usano ancora calcolatrici da tavolo (una perfino con la stampante di "scontrini"!). Keep reading →

Facile da usare / cap. 1 - Roberto Polillo

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Una considerazione super soggettiva

Ogni professore tende a considerare la propria materia importante: il prof di diritto pensa che senza la legge non c'è stato civile, il prof di medicina che senza la sua materia non c'è vita.

Anche la tematica dell'usabilità è molto sentita dal prof. Pelillo, che "sbalza" l'usabilità fuori dal normale canone delle funzionalità, cioè di quello che un programma è in grado di fare, per trasformarlo in un paradigma senza il quale la progettazione quasi perde di significato sociale, precludendo l'accesso all'informazione ad alcune persone. Keep reading →