Una delle definizioni alternative di principio di induzione prevede che P(n) sia vero solo per un n>x tale che x>1, come sempre con x e n ∈ℕ.
Per esempio, si provi che n2>7n+1 ∀ n>8.
(nota mia: in realtà è facile capire anche che n2>8n+1 ∀ n>9, n2>9n+1 ∀ n>10 eccetera)
Base: per n=8, n2=64 e 64>57, quindi P(8) è vera.
Passo induttivo.
Supponiamo vero P(n).
(n+1)2 equivale a n2+2n+1
Siccome l'ipotesi induttiva dice che n2 > 7n+1, allora possiamo dire che n2+2n+1 > 7n+1+2n+1
Vogliamo ottenere 7(n+1)+1 più qualcos'altro per concludere la dimostrazione, quindi aggiungiamo +7 e -7:
n2+2n+1 > 7n+7+1 +2n+1-7
raccogliamo 7 nell'espressione 7n+7 e sommiamo +1 e -7
Otteniamo
n2+2n+1 > 7(n+1)+1 +2n-6
2n-6 è una quantità sempre positiva, perché vale come minimo 10 (per n=8, poi cresce sempre), quindi
(n+1)2 > 7(n+1)+1 ∀ n>8
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Seconda forma (forte) del Principio di Induzione
Mentre la prima forma richiede un'ipotesi di base P(1) è vera e "se P(n) è vera allora è vera anche P(n+1)" è vera, e quindi è necessario che siano vere solo la base e P(n), nella seconda forma è richiesto che sia vero qualunque elemento minore di n.
Prima forma:
1, 2, 3, 4, 5,..., n ⇒ n+1
Seconda forma:
1, 2, 3, 4, 5,..., n-3, n-2, n-1 ⇒ n
Nell'esempio riportato a lezione, dimostriamo che, data una funzione U definita così:
- U1 = 1
- U2 = 5
- Un+1 = 5Un-6Un-1 ∀ n≥2
si provi che Un = 3n-2n ∀ n∈ℕ.
Il principio di induzione nella sua prima forma non torna utile, perché la mia ipotesi induttiva può considerare Un, ma non può fare ipotesi su Un-1!
Nella seconda forma posso dare per veri tutti gli elementi minori di n, compreso n-1.
Base
Verifico U1, che è 31-21 = 1.
Verifico U2, che è 32-22 = 5.
Passo induttivo
Un+1 = 5Un-6Un-1
Sostituisco Un con la formula 3n-2n, provata per tutti i naturali fino a n.
Un+1 = 5(3n-2n)-6(3n-1-2n-1)
Siccome 3n = 3·3n-1 e 2n = 2·2n-1, posso riscrivere l'espressione come
Un+1 = 5(3·3n-1-2·2n-1)-6(3n-1-2n-1)
e poi moltiplico la prima parte per il 5 fuori dalla parentesi e la seconda per 6
Un+1 = 5(3·3n-1-2·2n-1)-6(3n-1-2n-1) = 5·3·3n-1 - 5·2·2n-1-6·3n-1+6·2n-1
Raccolgo 3n-1 e 2n-1
Un+1 = 5·3·3n-1 - 5·2·2n-1-6·3n-1+6·2n-1 = 9·3n-1-4·2n-1
ora, 9 = 33, quindi 9·3n-1 = 3·3·3n-1 = 3·3n = 3n+1
discorso omologo per -4·2n-1
Ottengo 3n+1-2n+1, che dimostra che anche Pn+1 è vera.
Per il PdI posso affermare che P(n) è vero ∀ n∈ℕ.
Ricorrenza
Molto brevemente, si definisce un numero (o più numeri) e si ricavano i successivi dal primo.
I due "classici" esempi scelti sono il fattoriale e la serie di Fibonacci.
Fattoriale
Il fattoriale di un numero naturale è il prodotto del numero stesso per tutti i numeri precedenti. Si indica con un punto esclamativo dopo il numero o l'incognita.
1! = 1
2! = 1x2 = 2
3! = 2! x 3 = 6
4! = 3! x 4 = 24
5! = 4! x 5 = 120
6! = 5! x 6 = 720
Fibonacci
Un numero di Fibonacci Φ(1) = 1, Φ(2) = 1, quelli successivi sono dati dalla somma del precedente e di quello prima.
- Φ(1) = 1
- Φ(2) = 1
- Φ(3) = 2
- Φ(4) = 3
- Φ(5) = 5
- Φ(6) = 8
- Φ(7) = 13
- Φ(8) = 21
- Φ(9) = 28
Funzioni
Su funzioni, minimi e massimi ho già scritto qui: https://diario.softml.it/prima-lezione.
Quanto scritto si applica ai numeri reali ℝ, mentre minimo e massimo in ℕ sono leggermente diversi.
Mentre ℕ non ha massimo, perché per ogni numero n∈ℕ che voglio tentare di considerare massimo, posso pensare a un n+1, al contrario ha un minimo definito = 1.
Anche i sottoinsiemi ≠∅ di ℕ possono avere minimo e massimo (es. i numeri minori di 10) oppure possono non avere massimo (es. i numeri pari), ma ogni sottoinsieme ≠∅ ha sempre un minimo.
Esempio: sia un insieme X = {n∈ℕ t.c. n2+2n ≤ 60}, trovare, se esiste, minimo e massimo.
Il numero più piccolo che possiamo "dare in pasto" a n2+2n perché il risultato sia minore o uguale a 60 è 1, che è quindi il nostro minimo.
Il massimo, andando per tentativi, è 6.
Dimostrazione dell'esistenza del minimo.
Usiamo il PdI nella seconda forma.
S(n); se X ⊆ ℕ, n∈X, allora X ha minimo
Base: S(1) è vero? Sì, perché contiene 1, che è minimo di ℕ.
Passo induttivo: supponiamo che Si sia vero ∀ i ≥ 1 e i ≤ k.
Consideriamo S(k+1), k+1∈X.
Distinguiamo due casi:
- ∀ x∈X si ha x>k ⇒ k+1 è il minimo di X
- ∃ y∈X, 1≤y≤k, allora S(y) è vero
Per ipotesi induttiva, X ha minimo.