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Zeri dell’espressione di II grado
Applichiamo la formula per gli zeri dell'espressione di II grado:
Nel nostro caso, a=2, b=3, c=-5
quindi:
Il Δ è positivo, quindi le soluzioni sono due: -5/2 e 1.
Noti gli zeri, il denominatore si può quindi scrivere anche come:
(2x+5)(x-1)
Dominio
Il dominio è ℝ tranne i valori di x per cui il denominatore è zero.
Dominio = ℝ\{-5/2, 1}
Zeri
L'unico zero è nel punto P=(0, -1/5).
Simmetrie
La funzione non è né pari né dispari.
Si può notare infatti che il numeratore è costante e il denominatore ha sia un elemento di grado II diverso da zero sia un elemento di grado I, la funzione non può essere pari; inoltre essendo di secondo grado non può nemmeno essere dispari.
Segno
Dato che il numeratore è costante, il segno dipende unicamente dal denominatore.
x2 ha segno positivo, quindi l'espressione è > 0 per gli intervalli esterni agli zeri:
f(x) > 0 per ]-∞, -1/5[ ∨ ]1, +∞[
Limiti
Dallo studio degli zeri si capisce che i limiti verticali sono diversi a destra e a sinistra in entrambi i casi.
uguale a
al contrario,
Il limite per ±∞ è
Le due espressioni cerchiate tendono a zero e si possono ignorare; anche 2, che è costante, si può ignorare, perché per x sempre più grande il limite tende sempre più a zero+.
Asintoti
Sono presenti due asintoti verticali in corrispondenza dei punti esterni al dominio e un asintoto orizzontale corrispondente all'asse delle ascisse.
Minimi e massimi
Si applica la formula della derivata di 1/f(x):
quindi
Lo studio del segno è semplice, perché il denominatore è sempre < 0 nel dominio della funzione.
Quindi la derivata ha segno negativo per x>-3/4 e la funzione ha un massimo locale in Pmin=(-3/4, -49/8).
Punti di flesso
La derivata seconda della funzione è
f(x) | g(x) | |
---|---|---|
funz. | 4x+3 | (2x^2+3x-5)2
oppure (2x+5)2(x-1)2 |
der. | 4 | 2(2x2+3x-5)(4x+3) |