Studio di una funzione

Ecco l'elenco, con qualche annotazione:

  1. Ricopiare la funzione
  2. Trovare il dominio: Numeri reali eccetto
    • Gli zeri al denominatore
    • I numeri < 0 sotto radice
    • I numeri ≤ 0 nei logaritmi
    • Combinazioni dei casi precedenti

    In corrispondenza degli zeri, soprattutto nelle funzioni razionali, è possibile ipotizzare degli asintoti verticali. NON è detto che l'asintoto esista, però quello è il posto dove cercarli.

  3. Segno della funzione: capire dove la funzione è positiva e dove è negativa. Se la funzione è composta da prodotti o divisioni, bisogna calcolare il prodotto dei segni. Dovrebbe risultare qualcosa del genere:
    In questo esempio il numeratore è sempre positivo e il denominatore è positivo solo per x>-3
    -3
    Numeratore + | +
    Denominatore - | +
    f(x) - | +
  4. Parità: è possibile determinare se una funzione è pari (riflessa lungo l'asse y, per es. x^2+2, quindi f(x) = f(-x)) o dispari (doppia riflessione, su entrambi gli assi, o altrimenti rotazione di 180° lungo il punto (0,0), quindi f(x) = -f(-x)).
  5. Limiti: cercare il limite per ±∞ e capire se ci sono asintoti orizzontali. Limiti per gli asintoti verticali nei punti di discontinuità. Capire se ci sono limiti obliqui
    tramite il limite
    limxf(x)x verifichiamo se esiste il coefficiente angolare m; se esiste, tramite limxf(x)-mx si trova q.
  6. Minimi e massimi: calcolando la derivata prima, si ottiene una funzione che se > 0 indica che la funzione primaria sale, se < 0 indica che scende. Se attraversa un asintoto è possibile che scenda e poi scenda ancora o salga e poi salga ancora. In questo caso il limite destro e quello sinistro sono diversi. Dove la derivata vale zero, si trova un punto di minimo locale oppure di massimo locale.
  7. Punti di flesso: calcolando la derivata seconda si ottiene una funzione che se > 0 indica che la funzione primaria è convessa, se < 0 è concava. In corrispondenza degli zeri c'è un punto di flesso.