Matematica discreta / 4 - 09/10/2015

Note preliminari

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  • il testo di riferimento (in inglese) è Discrete mathematics di Norman L. Biggs
  • sono utilizzati i seguenti caratteri, di cui si suppone che il lettore conosca il significato:
    • ℕ l'insieme dei numeri naturali
    • ∩ intersezione di insiemi
    • ∅ insieme vuoto
    • ∈ appartiene all'insieme (es. n∈ℕ significa n appartiene all'insieme dei naturali)
    • ∀ per ogni (es. n+1=n+1 ∀ n∈ℕ si legge n+1=n+1 per ogni n appartenente di naturali)
    • ∃ Esiste
    • ⇒ determina (es. a<b, b<c ⇒ a<c)
    • < minore, > maggiore, ≤ minore o uguale, ≥ maggiore o uguale, ≠ diverso

Numeri naturali

I numeri naturali sono il primo insieme, che tutti pensano di conoscere

Assioma

Un assioma è un enunciato non dimostrato, dato "per buono", che supponiamo essere sempre vero.

Teorema

Enunciato dimostrato partendo da assiomi (aggiungo io: o da altri teoremi, utilizzando un insieme di regole logiche)

Assiomi dei numeri naturali

ℕ ha due operazioni: somma (indicata sempre da +) e prodotto (indicato da x oppure · o ancora scrivendo di seguito due elementi).

In questa trattazione, il numero più piccolo contenuto in ℕ è 1 (zero è escluso). In simboli, ℕ ∩ {0} = ∅

I primi nove assiomi

  1. se a, b ∈ ℕ, a+b ∈ ℕ
  2. se a, b ∈ ℕ, ab ∈ ℕ
  3. se a, b ∈ ℕ, a+b = b+a (proprietà commutativa della somma)
  4. se a, b, c ∈ ℕ, (a+b)+c = a+(b+c) (proprietà associativa della somma)
  5. se a, b ∈ ℕ, ab = ba (proprietà commutativa del prodotto)
  6. se a, b, c ∈ ℕ, (ab)c = a(bc) (proprietà associativa del prodotto)
  7. ℕ contiene un elemento, il cui simbolo è 1, che ha la proprietà che, n·1 = n n∈ℕ (si legge n per uno è uguale a n per ogni n appartenente ai naturali).
  8. se n, m, z ∈ ℕ e n·z = m·z allora n=m
  9. a·(b+c) = a·b+a·c

Con questi primi nove assiomi, che non identificano ancora l'insieme dei naturali (per es. l'insieme ℚ+ di numeri razionali positivi soddisfa tutti gli assiomi), possiamo già dimostrare qualche teorema.

Definizione D1 (multiplo)

Se n, m ∈ ℕ diciamo che m è un multiplo di n se ∃ (esiste) un numero r ∈ ℕ tale che m=nr.

Teorema T1

Se a, b ∈ ℕ sono multipi di n ∈ ℕ, allora ∀ x, y ∈ ℕ xa+yb è multiplo di n.

Dimostrazione

Se a, b sono multipli di n, allora possiamo scriverli come a=rn, b=sn (r, s ∈ ℕ).

xa+yb = x(rn)+y(sn)

assioma 8: x(rn)+y(sn) = (xr)n+(ys)n

assioma 9: n(xr+ys)

siccome xr+ys appartiene ai naturali, xa+yb è multiplo di n.

Definizione D2 (minore di)

Se n, m ∈ ℕ l'enunciato m<n significa che esiste un numero x ∈ ℕ tale che m+x=n

Teorema T2

Se a, b, c ∈ ℕ e a<b e b<c allora a<c

Dimostrazione

Poiché a<b e b<c, ∃ x, y ∈ ℕ tali che a+x=b e b+y=c (per D2)

assioma 4: allora a+(x+y) = (a+x)+y = b+y = c

Assioma 10

Dati n, m ∈ ℕ, allora esattamente uno dei seguenti tre enunciati è vero:

  • n<m
  • n=m
  • n>m

Definizione D3 (minore o uguale)

a≤b significa a<b oppure a=b

(idem per maggiore o uguale)

Teorema T3

se m, n, r ∈ ℕ, m<n determina che m+r<n+r

Dimostrazione

(la dimostrazione è lasciata per esercizio, Biggs esercizio 4.2.2)

Teorema T4

se m, n, r ∈ ℕ, se m+r=n+r allora m=n

Dimostrazione

Assioma 10: m<n oppure m=n oppure m>n

Teorema 3: Se m<n, m+x<n+x. Omologo per m>n. Quindi per l'assioma 10 m=n.

Assioma 11 (principio di induzione)

Supponiamo che P(n) sia un enunciato con le seguenti proprietà:

  • P(1) è vero (base dell'induzione)
  • dato un k ∈ ℕ, se supponiamo P(k) vero, allora segue che P(k+1) è vero anch'esso (passo induttivo)

allora P(n) è vero ∀ n∈ℕ

Un breve commento di mio pugno: due delle difficoltà maggiori nel comprendere questo assioma sono:

  1. entrambi i punti sono supposizioni! Non funziona che il secondo punto deriva dal primo! Per esempio, se dico P(n) è minore di 10, e lo dimostro per P(1), poi devo anche dimostrarlo con il passo induttivo
  2. spesso è utile pensare che il passo induttivo si applichi semplicemente a P(2), perché spesso negli esempi sono riportate lunghe serie in cui si è portati a immaginare k come un numero molto grande, mentre è più semplice pensare al passo induttivo come applicato semplicemente al numero 2.
Esempio

Si dimostri che n3+5n è sempre multiplo di 6 per ogni n ∈ ℕ.

Base: P(1) è vero, poiché 13+5x1 = 6, che è evidentemente multiplo di 6.

Passo induttivo: Supponiamo vera P(k). Dimostriamo P(k+1): (k+1)3+5(k+1) è multiplo di 6.

  1. Sviluppiamo (k+1)3 e otteniamo k3+3k2+3k+1, e moltiplichiamo 5 per k+1 = 5k+5
  2. k3+5k è multiplo di 6 perché abbiamo supposto vero P(k)
  3. 1+5 = 6, quindi anche la costante è divisibile per 6
  4. raccogliendo 3k: 3k2+3k = 3k(k+1). Ora, o k o k+1 sono pari, quindi 3k(k+1) è sicuramente divisibile per 6

quindi (k+1)3+5(k+1) = k3+5k+6+3k(k+1) è divisibile per 6 e abbiamo dimostrato il passo induttivo.

Esempio

Si dimostri che, dato P(n) = 1+2+3+4+...+n,

Pn=nn+12

Base: P(1) è vero, poiché P(1) = 1

Passo induttivo: Supponiamo vera P(k). Dimostriamo P(k+1)

Pk+1=k+1k+1+12=k+1k+22

Questo deve essere uguale alla somma di tutti i numeri da 1 a k più k+1:
1+2+3+4+...+k+(k+1)

La prima parte (in blu) è P(k), che abbiamo supposto vera. Aggiungiamo k+1 e otteniamo:

kk+12+k+1

Mettiamo a fattor comune:

kk+12+k+1=kk+12k+12

Raccogliamo (k+1):

kk+12k+12=k+1k+22

che è esattamente P(k+1).