intuitivamente, se il limite di x tende a -∞ e il limite di √x2 tende a +∞, i due termini tendono ad annullarsi e il limite è zero, ma sotto radice c'è quel +2 che rovina i piani. Siccome 2 è una costante, dovrebbe contare sempre meno nel limite, ma allora il limite qual è? E possiamo dimostrarlo?
Dobbiamo riuscire a separare x2 da +2, ma come? La risposta è che raccogliamo x2!
Ovviamente l'obiezione che verrebbe da fare è che uno dei due termini ha x2, ma l'altro no, e allora cosa raccogliamo? Qui serve una piccola magia.
Normalmente siamo abituati a semplificare il più possibile un'espressione, ma qui dobbiamo riflettere sul fatto che
Se riscriviamo il limite come
ecco che possiamo raccogliere il x2 come volevamo:
applichiamo la regola che ci permette di "separare" due termini di un prodotto sotto radice:
Al (de)crescere di x, la seconda radice tende a 1, che moltiplica un x sempre positivo (infatti √x2 è uguale a |x|, cioè al valore assoluto di x).
In pratica, ci siamo sbarazzati, nel limite, del "+2" e abbiamo dimostrato che il limite è quindi zero. ∎