Table of Contents
Prospetto
- Variabili separabili → integrazione per y a destra e per x a sinistra
- Primo ordine →
- Secondo ordine
- Omogenea
- Δ > 0 → C1eλ1x+C2eλ2x
- Δ = 0 → C1eλ1x+xC2eλ2x
- Δ < 0 → eαx(C1cos(βx)+C2sin(βx))
- Non omogenea (come la omogenea più:)
- Senza funzioni trigonometriche, con α soluzione → xmp(x)eαx
- Senza fx. trig., senza α soluzione → p(x)eαx
- Con fx. trig., con α soluzione → xeαx(P(x)cos(βx)+Q(x)sin(βx))
- Con fx. trig., senza α soluzione → eαx(P(x)cos(βx)+Q(x)sin(βx))
- Omogenea
...e ora, qualche sintetica spiegazione:
A variabili separabili
y' = y * f(x)
per esempio: y' = y * 7x
Si risolvono portando y' e y dallo stesso lato, di solito a sinistra, e integrando a sinistra per y e a destra per x.
⇒ log|y| = (7x2)/2 ⇒ y = e(7x2)/2 |
Lineari del primo ordine
y' = y * f(x) + g(x)
Rispetto a prima, ora c'è anche una funzione che si somma
Allora si risolvono identificando f(x) e g(x). Di f(x) si deve trovare la primitiva (che chiameremo F(x)), poi si applica questa formula:
NOTA: in alcuni testi si trovano i segni di F(x) invertiti, poiché la funzione viene scritta come y' - y * f(x) = g(x) e quindi la formula diventa:
Secondo ordine
ay"+by'+cy=f(x)
1. Si trasforma l'equazione differenziale in una equazione di secondo grado, in cui l'ordine (il numero di "apici") diventa il grado (solitamente si usa λ al posto di x) e se ne trovano il delta e gli zeri
y"-4y'-5y => λ2-4λ-5 | 2y"-4y'+2y => 2λ2-4λ+2 | y"+4y'+5y => λ2+4λ+5 |
Δ = 36 | Δ = 0 | Δ = √-4 |
Zeri = (-1, 5) | Zeri = (1), con molteplicità 2 | Zeri = (-2-2i, -2+2i) |
2. A seconda del delta ci sono tre casi:
3. Se l'equazione è omogenea (cioè ay"+by'+cy=0) allora abbiamo finito; se invece esiste un f(x) diverso da zero, allora bisogna aggiungere alla soluzione il caso particolare.
I. se la nostra f(x) NON contiene una funzione trigonometrica seno o coseno, sarà nella forma p(x)eαx dove p(x) può essere qualunque cosa (numero, funzione...) e, se non compare un e-alla-qualcosa, si può considerare che α=0 e quindi eαx = 1. Si distinguono due sotto-casi:
II. se la nostra f(x) contiene una funzione trigonometrica seno o coseno, sarà nella forma eαx(P(x)cos(βx)+Q(x)sin(βx)). Anche in questo caso, oltre a poter essere α=0 e quindi eαx = 1, è anche possibile che P(x) o Q(x) siano zero, annullando seno o coseno. Anche qui i due sotto-casi:
4. A questo punto abbiamo l'integrale particolare, dobbiamo derivarlo due volte e sostituirlo alla funzione originale. Fatti tutti i conti, si aggiunge il risultato alla soluzione generale trovata in 2.