Risposte con commento alle domande per il conseguimento del patentino dei prodotti fitosanitari

Cap # Domanda A B C Corretta Commento
1 1 Le fisiopatie sono: malattie di natura fisiologica malattie di natura virale malattie che inducono sintomi a distribuzione tipicamente asimmetrica A Qualunque malattia, non solo virale. Asimmetrica non ha senso.
2 La presenza di patine e muffe è tipica di malattie: batteriche fungine virali B Come nei formaggi: muffe e funghi vanno assieme
3 Le cocciniglie e le cicaline sono insetti che provocano danno per effetto di: erosioni punture di suzione escavazione di gallerie (mine) B Le cocciniglie hanno proboscidine che ciucciano la linfa
4 I ragnetti rossi (acari tetranichidi) hanno dimensioni di: alcuni millimetri sono microscopici di alcuni decimi di millimetro C I ragnetti rossi si vedono, ma sembrano una polverina
5 I nematodi galligeni sono nematodi: fogliari che vivono liberi nel terreno endoparassiti radicicoli C Domanda fregatura: non è spiegato bene cosa sono i nematodi "galligeni" e non è spiegato cosa sono gli endoparassiti radicicoli, anche se poi questa è la risposta giusta
6 Gli insetti e gli acari presenti sulle colture sono tutti dannosi? no no, se sono adulti A Non sono tutti dannosi, solo alcuni. Dipende dalla specie, non dall'età.
7 A che cosa è dovuta la “stanchezza” del terreno? alle troppe lavorazioni meccaniche all’uso continuo di geo-disinfestanti al continuo ripetersi della stessa coltura sullo stesso terreno C La stanchezza si manifesta perché una coltura assorbe alcuni nutrienti, e la ripetizione della stessa coltura stressa per le stesse sostanze.
8 Come si manifesta la “stanchezza” del terreno? con la diminuzione progressiva e costante della produzione e l’aumento delle malattie parassitarie in genere con l’aumento di tutte le erbe infestanti con l’accresciuta richiesta di acqua da parte della coltura A Il terreno rende meno. Inoltre da un anno all'altro possono persistere parassiti che attaccano la coltura.
9 Cosa può provocare la monocoltura? l’accumulo nel terreno di PF ed il selezionarsi di infestanti resistenti l’aumento della produzione il miglioramento della struttura del terreno A La monocoltura non migliora mai niente.
10 Una fisiopatia è un danno alle piante che può derivare da: agenti infettivi e insetti condizioni ambientali non favorevoli solo agenti infettivi o patogeni delle piante B Una fisiopatia è un'alterazione dovuta a fattori abiotici quali: sbalzi termici, traumi, carenze, ustioni da sole, ozono, ecc.
11 Le avversità fungine, in generale sono favorite dalle seguenti condizioni ambientali: caldo asciutte freddo eccessivo prolungata umidità e bagnature C Il formaggio stagiona in ambiente umido.
12 Per un buon controllo di funghi patogeni è importante: intervenire poco prima che si verifichino le condizioni favorevoli all’infezione intervenire con PF costosi perché sono migliori intervenire con PF sistemici solo dopo che si è verificata l’infezione A Funghi = prevenzione (soprattutto) Nota: qui, a nessuno interessa l'aspetto economico del trattamento.
13 I batteri si possono controllare preferibilmente: con PF antibiotici, ma solo se regolarmente registrati sulla coltura con sistemi di prevenzione con interventi a base di rame ogni volta che si irriga o si verifica una pioggia B Batteri = prevenzione (soprattutto). Anche il rame va bene, ma non è la risposta giusta.
14 Le manifestazioni provocate dai batteri sulle piante sono spesso rappresentate da: maculature, gocce di essudato, marciumi molli presenza di muffe in genere di colore bianco-grigiastro presenza di decolorazioni, anulature, striature con colorazioni anomale A La B si esclude perché riguarda evidentemente i funghi, la C si esclude perché sono i sintomi di malattia virale.
15 La flavescenza dorata della vite viene trasmessa da: insetti di diverse specie, come afidi, cimici, cicaline da cicaline che si nutrono sulle viti da afidi che possono trasportare la malattia anche da piante spontanee B da sapere a memoria
16 Per controllare i fitoplasmi che causano la flavescenza dorata della vite o la moria del pero occorre: effettuare specifici interventi con fungicidi intervenire contro gli insetti vettori, se e quando presenti effettuare lo sfalcio delle erbe infestanti a filari alterni, in modo da favorire il controllo biologico della malattia B Bisogna prendersela con le cicaline!
17 I virus delle piante coltivate possono essere controllati attraverso: PF ad attività viricida, ma solo se registrati sulla coltura interessata sia con mezzi preventivi che con prodotti specifici esclusivamente con metodi preventivi C Virus = prevenzione. E basta.
18 Gli acari parassiti delle piante: causano prevalentemente decolorazioni, bronzature fogliari, rugginosità sui frutti causano decolorazioni ed erosioni fogliari, oltre all’accartocciamento delle foglie arrecano danni principalmente in quanto sono in grado di propagare altre pericolose malattie, come le virosi A Gli acari sono aracnidi piccoli che rendono "metallica" la pianta, con "ruggine" e "bronzo"
19 Gli attacchi di acari sono favoriti da: condizioni climatiche caldo umide e piogge frequenti concimazioni azotate e irrigazioni eccessive temperature elevate e situazioni di stress idrico C Quando fa caldo e c'è sete, l'acaro beve dalla pianta
20 I ragnetti rossi delle colture orticole, frutticole ed altri seminativi sono controllati normalmente con: il lancio di insetti utili l’uso di specifici PF denominati acaricidi l’uso di PF che hanno il minimo effetto sui loro predatori naturali C Con il ragnetto rosso, ci pensa la natura!
21 I fitoseidi sono: insetti predatori degli acari dannosi acari predatori di acari dannosi chiamati volgarmente “ragnetto rosso” possono, in particolari condizioni, arrecare gravi danni alle colture B Il fitoseide è amico
22 Per il controllo dei nematodi dannosi alle colture è possibile: effettuare rotazioni sufficientemente lunghe lavorare profondamente il terreno in modo da interrare completamente i resti della coltura precedente applicare la tecnica della solarizzazione mantenendo la copertura del terreno con film trasparente per almeno 1 settimana A Infatti, sotterrare di più i vermi non è un'idea grandiosa, e applicare la solarizzazione a molti ettari è impraticabile
23 Che cosa stabiliscono i Decreti di lotta obbligatoria? l’eliminazione di specie erbacee invasive, di nuova comparsa, difficilmente controllabili con i diserbanti disponibili gli interventi diretti a punire la contraffazione ed il traffico illegale dei PF gli interventi per limitare la diffusione di avversità delle piante particolarmente pericolose C Per "lotta obbligatoria" si intende lotta agli organisimi infestanti con azioni collettive
2 24 Quali tipi di norme riguardano le sostanze chimiche pericolose e in particolare i PF? normative nazionali normative comunitarie normative comunitarie e nazionali C Le norme sono decise dalle CE e recepite a livello nazionale.
25 Il Regolamento 1107/2009, relativo all’immissione sul mercato dei PF, contiene: le procedure per l’autorizzazione dei PF e alcuni obblighi per gli utilizzatori di PF le procedure per l’immissione sul mercato dei PF e le sanzioni relative le procedure per l’immissione sul mercato dei PF che devono essere applicate da tutti gli Stati Membri A Non include le sanzioni e, controintuitivamente, non devono essere applicate da tutti gli stati membri. Inoltre nel testo si usa "immissione", mentre la risposta giusta contiene "autorizzazione"
26 Il regolamento CLP, relativo alla classificazione, etichettatura e confezionamento dei PF, prevede: l’obbligo della Scheda dati di Sicurezza per i PF classificati pericolosi l’armonizzazione delle indicazioni di pericolo a livello mondiale l’obbligo di fornire all’acquirente i PF sempre nei loro imballaggi originali B La scheda di sicurezza è obbligatoria sempre, non solo per i prodotti pericolosi. Alcuni PF possono non essere nei loro imballi originali.
27 I Limiti Massimi dei Residui – LMR – sui prodotti destinati all’alimentazione sono fissati: dal Ministero della Salute con appositi decreti da Regolamenti UE da Decisioni della UE che i singoli Stati Membri devono recepire B Decide l'UE, altrimenti non sarebbe possibile commerciare gli alimenti tra stati con LMR diversi tra loro.
28 In materia di tutela delle acque valgono le: disposizioni comunali le norme nazionali di recepimento delle direttive comunitarie disposizioni regionali B Decide l'UE, perché i fiumi possono attraversare le nazioni
29 La direttiva 2009/128/CE riguarda: l’uso sostenibile dei PF l’immissione in commercio dei PF i residui massimi ammessi dei PF sulle derrate destinate al consumo umano e animale A Per definizione, da sapere a memoria
30 La direttiva 2009/128/CE, per quanto riguarda la difesa delle colture, prevede che: a partire dall’1 gennaio 2020 tutte le aziende dovranno applicare l’agricoltura biologica a partire dall’1 gennaio 2016 tutte le aziende dovranno applicare i disciplinari regionali di difesa integrata a partire dall’1 gennaio 2014 tutte le aziende devono applicare i principi e criteri della difesa integrata C Per definizione, da sapere a memoria
31 I Regolamenti di Polizia Rurale sono approvati: con delibera regionale dai Consigli comunali dai Consigli comunali e sottoposti a successiva approvazione della Regione C Polizia rurale = consigli comunali. Da sapere a memoria. Occhio che nel testo si cita più spesso la regione, ma i regolamenti sono approvati dal comune
3 32 Che cosa sono i PF? i prodotti contenenti una o più sostanze attive, destinati ad essere utilizzati per il controllo degli organismi nocivi delle colture e delle derrate alimentari, per il controllo delle piante infestanti nelle coltivazioni e per favorire o regolare le produzioni vegetali gli insetticidi e fungicidi utilizzati per la difesa delle piante e delle derrate alimentari i prodotti utilizzati per la difesa della piante agrarie ed ornamentali, classificati come molto tossici, tossici e nocivi A Non solo insetti e funghi; non solo sostanze tossiche
33 È possibile impiegare PF per scopi diversi da quelli indicati in etichetta? no, i PF vanno usati esclusivamente per gli usi riportati in etichetta sì, solamente su consiglio del venditore o del tecnico che fornisce l’assistenza sì, solo se realmente necessario A Mai usare in modo improprio un PF!
34 Con gli insetticidi di impiego agricolo possono essere trattati i parassiti degli animali? sì, solamente se questi non producono latte no, mai sì, ma solo su prescrizione del veterinario B Mai usare in modo improprio un PF!
35 Che cosa si intende per sostanza attiva? un prodotto che può essere acquistato solamente da chi possiede il patentino è la parte del formulato commerciale che serve per migliorare le prestazioni del prodotto è la sostanza contenuta in PF che possiede un’attività nei confronti degli organismi nocivi o dell’avversità da combattere C La B è un coadiuvante
36 Perché è importante conoscere la modalità d’azione della sostanza attiva? perché specifica se il PF è nocivo agli insetti ed acari utili perché indirizza l’agricoltore nella scelta del PF in relazione all’avversità da combattere perché indica la quantità minima necessaria per combattere i parassiti B La B è più generica delle altre due, che sono comprese nella B
37 Che cosa sono i coadiuvanti? sostanze che aumentano l’efficacia delle sostanze attive presenti nel PF e ne favoriscono la distribuzione sostanze che riducono l’efficacia di un PF sostanze che prolungano il tempo di sicurezza A Coadiuvante significa "che aiuta"
38 Che cosa sono i coformulanti? sostanze che hanno lo scopo di aumentare l’efficacia delle sostanze attive sostanze che servono a ridurre la DL 50 sostanze che servono a ridurre la concentrazione della sostanza attiva C Sono come gli eccipienti delle medicine
39 Cosa sono i bagnanti-adesivanti? prodotti che prevengono le fisiopatie coadiuvanti di PF che favoriscono una maggior copertura della superficie irrorata e aumentano la resistenza al dilavamento coadiuvanti antischiuma degli erbicidi di post-emergenza B Fanno appiccicare alla pianta il PF
40 I corroboranti sono: sostanze di origine naturale, diverse dai fertilizzanti, che migliorano la resistenza delle piante nei confronti degli organismi nocivi e le proteggono da danni non provocati da parassiti sostanze che sostituiscono i coformulanti quando questi non sono già presenti nel PF sostanze di origine naturale che vengono distribuite al terreno e che aumentano l’assorbimento dei fertilizzanti A Riporta la definizione. Per esempio, bicarbonato, o aceto
41 Quali sono i PF destinati ad utilizzatori non professionali? sono tutti i PF classificati come non pericolosi sono i prodotti impiegabili su piante ornamentali in ambito domestico (PPO) e quelli utilizzabili su colture edibili, il cui raccolto è destinato esclusivamente all’autoconsumo sono tutti i coformulanti in quanto non risultano tossici per l’uomo B Anche i PF "non pericolosi" possono essere pericolosi, se non sai come si usano.
42 I prodotti impiegabili su piante edibili coltivate in ambito domestico: possono essere acquistati esclusivamente da coloro che possiedono il patentino possono essere acquistati sia dagli utilizzatori non professionali che da coloro che possiedono il “patentino” possono essere acquistati ovunque e solo dagli utilizzatori non professionali B "in ambito domestico" = "non professionali"
43 A che cosa serve un PF anticrittogamico? per la lotta contro le malattie delle piante causate dai funghi all’esclusivo contenimento dei marciumi post-raccolta a modificare determinati processi fisiologici nelle piante favorendo l’allegagione dei fiori A Crittogramico = funghi
44 A che cosa serve un PF insetticida? a combattere gli insetti parassiti degli animali ad eliminare il danno causato sulle colture dagli insetti a combattere gli insetti dannosi alle piante (fitofagi) C La B è sbagliata perché non si agisce sul danno, ma sulla causa. La A è sbagliata perché sennò muore il cane.
45 A che cosa serve un PF acaricida? ad impedire lo sviluppo di erbe infestanti a combattere le malattie fungine delle piante agrarie a combattere gli acari dannosi alle piante C Se fossero tutte così facili…
46 A che cosa serve un PF diserbante? a contenere lo sviluppo indesiderato delle erbe infestanti ad eliminare le piante infestate da organismi nocivi al solo diserbo di fossi, canali e giardini A Non si agisce sugli organismi nocivi, ma sulle erbe, in ogni contesto.
47 Cosa sono i PF fitoregolatori? prodotti per combattere le malattie crittogamiche prodotti impiegati per la concia delle sementi prodotti che promuovono o inibiscono determinati processi naturali delle piante C Regolatore = promuove o inibisce processi naturali
48 Che cosa si intende per selettività di un insetticida? la capacità di agire sugli insetti nocivi pur essendo di bassa tossicità per l’uomo la capacità di eliminare tutti gli insetti presenti nella coltura la capacità di agire nei confronti degli insetti nocivi, ma di rispettare il più possibile gli insetti utili presenti C Selettivo = uccide solo i cattivi, risparmiando i buoni.
49 Che cosa sono gli insetti predatori? sono specie che si nutrono di insetti o acari dannosi alle piante sono insetti dannosi che vanno eliminati dalle colture agrarie è l’insieme degli insetti utili e dannosi che si possono trovare sulle colture agrarie A Coccinella assassina! Per "predatore" si intende che aggredisce gli orgniasmi dannosi.
50 I PF non classificati ed irritanti sono meno dannosi sugli insetti ed acari utili rispetto a quelli molto tossici, tossici e nocivi? sì, sugli insetti e acari utili sono meno dannosi no, l’effetto sugli insetti ed acari utili non è legato alla tossicità per l’uomo non sono mai dannosi B I PF non classificati sono IL MALE.
51 Quando un diserbante è selettivo? se solo la coltura è danneggiata mentre le erbe infestanti sono risparmiate se il PF rispetta la coltura agendo solo sulle erbe infestanti da controllare se il PF rispetta gli insetti utili B Selettivo = uccide solo i cattivi, risparmiando i buoni.
52 Quale è la modalità di azione dei prodotti insetticidi e acaricidi? stimolazione delle difese naturali della pianta limitazione dell’accoppiamento tra maschi e femmine ingestione, contatto e asfissia C Tre modi per uccidere (insetti-CIDI, acari-CIDI = uc-CIDI, omi-CIDI)
53 Fra le modalità d’azione degli insetticidi quale è la più selettiva? per contatto per ingestione per asfissia B La pappa con l'insetticida piace solo agli insetti cattivi
54 È importante conoscere gli stadi di sviluppo degli insetti? sì, per definire l’epoca di intervento in relazione al PF impiegato sì, perché gli insetticidi agiscono solo sulle larve e non sugli altri stadi di sviluppo no, non influisce sull’effetto del trattamento A Gli insetticidi agiscono su tutti gli stadi
55 Qual è la caratteristica di un PF fungicida sistemico? la capacità di agire sistematicamente nei confronti di tutte le avversità presenti sulla pianta di non essere tossico per l’operatore che effettua il trattamento la capacità di essere assorbito dai tessuti vegetali, di trasferirsi per via linfatica nella pianta, e quindi combattere i patogeni non raggiungibili con PF che agiscono solo in superficie C Sistemico = che riguarda l'intero organismo
56 Qual è l’azione di un PF fungicida di copertura? preventiva: impedisce lo sviluppo dell’infezione curativa: consente di combattere la malattia durante l’incubazione eradicante: blocca lo sviluppo di infezioni già manifeste A Come la copertura assicurativa: la devi fare PRIMA
57 È corretto utilizzare i PF fungicidi con finalità eradicanti? sì, perché si interviene solo quando la malattia è presente sulla coltura e si evitano trattamenti inutili no, perché il trattamento così effettuato risulta eccessivamente costoso no, perché l’intervento può risultare inefficace e si può incorrere nell’insorgenza di fenomeni di resistenza del patogeno al PF C Che l'agricoltore spenda tanto, non frega niente a nessuno!
58 In base alla modalità d’azione, quali erbicidi possono influire negativamente sulla coltura che segue quella trattata? di contatto (disseccanti) antigerminello (residuali) ad assorbimento fogliare sistemico B è l'unico diserbante che resiste alla morte della pianta
59 Non rispettare l’epoca di intervento riportata sull’etichetta di un PF diserbante può dar luogo a: danni consistenti alla coltura o la sua distruzione nessun danno perché i diserbanti vengono applicati solo in pre-semina danni consistenti soltanto se si interviene dopo una pioggia A La B è sbagliata perché c'è un danno.
La C è sbagliata perché "soltanto dopo una pioggia" è troppo arbitrario
60 In presenza di resistenza ad un PF insetticida, che cos’è opportuno fare? aumentare il dosaggio del PF in questione e ripetere l’intervento frequentemente utilizzare PF tossici o molto tossici per eliminare gli insetti dannosi resistenti all’insetticida in questione ricorrere a mezzi alternativi ai comuni insetticidi, come la confusione o il disorientamento sessuale C Se non ha funzionato il fucile, non usare il cannone.
Basta un po' di disorientamento sessuale…
61 L’uso ripetuto degli stessi PF erbicidi può dar luogo: alla presenza di piante rinate della coltura precedente a malerbe resistenti agli erbicidi impiegati, che si diffondono con il tempo a malerbe che soffocano la coltura B Ripetere un trattamento (qualunque sia) provoca resistenza nel tempo
62 Cosa si intende per PF fitotossico? che è mortale per l’uomo che provoca danni alle piante trattate che è dannoso ad alcuni animali B Fitotossico per l'oggetto trattato (quindi non per l'uomo o per l'animale)
63 Quali fenomeni si possono manifestare impiegando un PF erbicida a dose più alta di quella consigliata? aumento della produzione perché si eliminano tutte le infestanti nessuno, se dato in pre-emergenza fitotossicità per la coltura C Non seguire le dosi consigliate non ha conseguenze positive
64 Che cosa è la persistenza d’azione di un PF? la capacità di non essere dilavato dalla pioggia la capacità di essere attivo nel tempo, nei confronti delle avversità per cui è registrato la capacità di agire anche durante il riposo vegetativo di una pianta B Un PF può essere deteriorato anche da altro (es. gli UV del sole)
65 È possibile miscelare PF diversi? no, mai sì, previa consultazione delle indicazioni di compatibilità in etichetta sì, sempre B Se sono compatibili sì, se non sono compatibili no.
66 Prima di miscelare due PF per un trattamento, cosa bisogna fare? preparare una dose doppia di acqua, perché i PF sono due preparare due soluzioni distinte e poi unirle per vedere che cosa succede leggere attentamente la voce “compatibilità” sulle due etichette o assumere informazioni adeguate C Non sei l'apprendista stregone.
67 Quando l’operatore agricolo miscela due o più PF con intervalli di sicurezza diversi, dopo quanti giorni può effettuare la raccolta? dopo il numero di giorni indicato sul PF con il tempo di carenza più lungo dopo il numero di giorni indicato per il PF più tossico non prima di trenta giorni A va confrontato il tempo di carenza, e bisogna aspettare il "peggiore"
68 Cosa sono i trattamenti a secco? i diserbi eseguiti su terreno libero i trattamenti che non hanno bisogno di acqua come mezzo disperdente i trattamenti eseguiti con la pompa a spalla B No acqua = a secco
69 Quali vantaggi offrono le nuove formulazioni dei PF (granuli idrodisperdibili, sacchetti idrosolubili, ecc.)? nessuno, la loro efficacia non cambia economici, in quanto diminuisce la quantità di prodotto che viene distribuita sulla coltura minore pericolosità per l’operatore e maggiore facilità nella preparazione della miscela C Respirare un granulo è molto più difficile che respirare della polvere
70 Per la scelta del PF da utilizzarsi in un trattamento è necessario: verificare in etichetta le registrazioni e le modalità di impiego scegliere un prodotto sistemico perché se piove il trattamento è più efficace non occorrono particolari precauzioni purché il prodotto sia efficace A Se sai leggere, puoi rispondere
71 Un PF registrato per uno specifico fitofago del pero, può essere utilizzato anche per lo stesso fitofago che colpisce il susino? sì, in quanto è un PF specifico contro quel fitofago no, se non riporta in etichetta anche il susino come coltura autorizzata sì, l’uso del PF è indipendente dalla coltura B Magari quel PF funziona bene proprio perché si applica sul pero
72 I PF possono essere impiegati per trattamenti di aree non agricole? sì, sempre purché si rispetti il tempo di carenza no solo quando è specificatamente indicato in etichetta C Non tutti i PF sono velenosi! Controllare l'etichetta!
73 È corretto impiegare PF a dosi più alte di quelle massime indicate in etichetta? no, mai solamente se miscelati A L'etichetta è sacra
74 Se si rende necessario eseguire un trattamento in prossimità della raccolta, quale tipo di PF occorre impiegare? un PF che non venga assorbito per via cutanea per evitare rischi a carico della salute di chi esegue la raccolta un PF che possieda un tempo di carenza inferiore a quello fra il trattamento e la presumibile data di raccolta qualsiasi PF purché il prodotto raccolto venga lavato accuratamente prima della vendita B Il lavaggio non garantisce che il PF sia eliminato
75 L’intervallo di sicurezza di un PF varia se viene diminuita la dose di impiego? diminuisce riducendo la quantità di acqua impiegata diminuisce proporzionalmente alle concentrazione non varia C Tanto PF per 10 giorni oppure poco PF per 10 giorni sono sempre 10 giorni!
76 In caso si riscontri una minore efficacia del trattamento con un dato PF, cosa è opportuno fare? aumentare la dose del PF impiegato sostituire il PF impiegato con uno più tossico consultare un tecnico specializzato ed eventualmente sostituire il PF con un altro, registrato per la coltura e la malattia o avversità da combattere C Se non ha funzionato il fucile, non usare il cannone.
Consulta il tuo amichevole tecnico specializzato di quartiere!
4 77 Non rispettando le norme precauzionali per l’uso dei PF a quale rischio per la salute si sottopone l’operatore? solo intossicazione acuta intossicazione acuta, cronica ed allo sviluppo di malattie allergiche solo intossicazione cronica ed allo sviluppo di malattie allergiche B Di solito, quando non si rispettano le regole la soluzione giusta è quella più catastrofica. Qui B = A+C
78 Quando si può verificare un’intossicazione acuta? quando l’organismo è esposto, in tempi brevi, a quantità elevate di sostanze pericolose per la salute quando l’organismo è esposto a quantità relativamente piccole di PF quando l’organismo è esposto a PF classificati solo molto tossici e tossici A B è sbagliata, perché crea intossicazioni croniche
C è sbagliata, perché non è la classificazione a rendere tossica una sostanza, ma la reale pericolosità
79 Quando si può verificare un’intossicazione cronica? solo se l’organismo è esposto, in tempi brevi, a quantità elevate di sostanze pericolose per la salute anche per esposizione prolungata a quantità relativamente piccole di PF solo quando l’organismo è esposto a PF solo classificati molto tossici e tossici B Non si hanno manifestazioni acute, ma l'intossicazione avviene piano piano
80 Attraverso quali vie d’assorbimento può avvenire un’intossicazione acuta? solamente per ingestione solamente per contatto con le mani e con il corpo per ingestione, per contatto e per inalazione C Qualunque via è buona, per prendersi un'intossicazione
81 Attraverso quali vie d’assorbimento può avvenire un’intossicazione cronica? solamente per ingestione per ingestione, per contatto e per inalazione particolarmente per ingestione e per contatto con le mani B Qualunque via è buona, per prendersi un'intossicazione
82 All’insorgere di un’intossicazione che si ritiene collegata con l’impiego dei PF, com’è opportuno comportarsi? bere del latte e distendersi per qualche ora provocare il vomito e mettersi a riposo chiamare immediatamente il 118 C Niente rimedi fai-da-te
83 Nel caso di intossicazione acuta da PF, quali provvedimenti immediati occorre adottare? lavare l’intossicato con acqua e somministrare una bevanda calda mettere a letto il soggetto e chiamare il medico curante chiamare il 118, trasportare l’intossicato lontano dal luogo della contaminazione, spogliarlo e lavarlo con acqua; non somministrare alcuna bevanda, aspettare l’arrivo del personale del 118 a cui verrà consegnata la scheda di sicurezza o l’etichetta del PF che ha causato l’intossicazione C Niente rimedi fai-da-te
84 All’insorgere di un malessere che si ritiene collegato con l’impiego dei PF, come è opportuno comportarsi? bere del latte e distendersi per qualche ora provocare il vomito e mettersi a riposo rivolgersi al pronto soccorso portando con sé la scheda di sicurezza o l’etichetta dei prodotti utilizzati C Niente rimedi fai-da-te
85 In caso di malessere o di intossicazione che si ritiene collegato con l’impiego dei PF, quale documentazione è necessario portare con sé al pronto soccorso? il registro dei trattamenti eseguiti nei 30 giorni precedenti all’intossicazione la scheda di sicurezza o l’etichetta dei PF impiegati il patentino agricolo rilasciato dall’amministrazione provinciale B Il registro non contiene i dettagli dei PF, e del patentino non se ne fanno niente
86 Cosa significa il parametro della Dose Letale 50 (DL50)? il 50% del prodotto può essere letale per via ingestiva, cutanea e inalatoria la dose che uccide il 50% degli animali da esperimento sottoposti al trattamento la dose da diluire al 50% per avere un’azione letale B è semplicemente la definizione di CL50
87 Cosa significa il parametro della Concentrazione Letale 50 (CL50)? la dose di aria satura di PF che viene somministrata a 50 animali da esperimento su un totale di 100, mentre ai rimanenti 50 animali viene somministrata dell’acqua satura di PF concentrato la concentrazione in aria o acqua del prodotto che agisce allo stato di gas o di vapore e che uccide il 50% degli animali da laboratorio sottoposti al trattamento il 50% del prodotto può essere letale B è semplicemente la definizione di CL50
88 Come sono etichettati e contrassegnati i PF tossici acuti di categoria 1, 2 e 3? con la croce di Sant’Andrea in un riquadro di colore gialloarancio con scritto, in caratteri ben visibili: attenzione, manipolare con prudenza “prodotto Molto Tossico” con un pittogramma a forma di losanga con fondo bianco e bordo rosso contenente il simbolo del teschio su tibie incrociate di colore nero con avvertenza sottostante “Pericolo” C La losanga è un rombo, il teschio è per 1,2,3. Il punto esclamativo è per 4 e irritanti e sensibilizzanti
89 Come sono etichettati e contrassegnati i PF tossici acuti di categoria 4? con il simbolo di pericolo T, con teschio su tibie incrociate di colore nero in campo giallo arancione e l’indicazione di pericolo “Tossico” con scritto, in caratteri ben visibili: attenzione, manipolare con prudenza “prodotto Tossico” con un pittogramma a forma di losanga con fondo bianco e bordo rosso contenente il simbolo del Punto esclamativo di colore nero con avvertenza sottostante “Attenzione” C La losanga è un rombo, il teschio è per 1,2,3. Il punto esclamativo è per 4 e irritanti e sensibilizzanti
90 Come sono etichettati e contrassegnati i PF “Tossici sulla prole per gli effetti della lattazione”? non è previsto nessun pittogramma ed avvertenza, ma è prevista l’indicazione di pericolo “H” con il simbolo di pericolo “T”, con teschio su tibie incrociate di colore nero in campo giallo arancione e l’indicazione di pericolo “Tossico” con un pittogramma a forma di losanga con fondo bianco e bordo rosso contenente il simbolo del “Punto esclamativo” di colore nero con avvertenza sottostante “Attenzione” A Forse si presume che una donna che allatta non maneggi PF…
91 Il punto esclamativo si trova solo su prodotti tossici di categoria 4? no, anche sui prodotti irritanti e sensibilizzanti per la pelle indica prodotti tossici che sono contemporaneamente infiammabili A La losanga è un rombo, il teschio è per 1,2,3. Il punto esclamativo è per 4 e irritanti e sensibilizzanti
92 Come sono etichettati e contrassegnati i PF sensibilizzanti per inalazione? con un teschio nero su ossa incrociate inserite in un quadrato rettangolare di colore giallo-arancio e la scritta “Irritante” con la sola scritta “Nocivo”, senza nessun contrassegno e disegno particolare con un pittogramma a forma di losanga con fondo bianco e bordo rosso contenente il simbolo della Persona danneggiata di colore nero con avvertenza sottostante di “Pericolo” C La losanga è un rombo, il logo sembra un uomo a cui stanno scoppiando i polmoni. Non incasinarsi con la 94, che è molto simile!
93 Come sono etichettati e contrassegnati i PF sensibilizzanti per contatto con la pelle? con un teschio nero su ossa incrociate inserite in un quadrato rettangolare di colore giallo-arancio e la scritta “Irritante” con un pittogramma a forma di losanga con fondo bianco e bordo rosso contenente il simbolo del Punto esclamativo di colore nero con avvertenza sottostante di “Attenzione” con la sola scritta “Nocivo”, senza disegni particolari, ma il colore è sempre giallo-arancio B La losanga è un rombo, il teschio è per 1,2,3. Il punto esclamativo è per 4 e irritanti e sensibilizzanti
94 Come sono etichettati e contrassegnati i PF irritanti per le vie respiratorie? con una “I” maiuscola, inserita su di un quadrato di color arancio con il simbolo di pericolo “Xi”, con croce di S. Andrea nera in campo giallo arancione e l’indicazione di pericolo “Irritante” con un pittogramma a forma di losanga con fondo bianco e bordo rosso contenente il simbolo del “Punto esclamativo” di colore nero con avvertenza sottostante di “Attenzione” C La losanga è un rombo, il teschio è per 1,2,3. Il punto esclamativo è per 4 e irritanti e sensibilizzanti. Non incasinarsi con la 92, che è molto simile!
95 Come sono etichettati e contrassegnati i PF cancerogeni, mutageni e tossici per il ciclo riproduttivo di categoria 2? con un pittogramma a forma di losanga con fondo bianco e bordo rosso contenente il simbolo della Persona danneggiata di colore nero con avvertenza sottostante “Attenzione” con la sola scritta “Nocivo”, senza nessun contrassegno e disegno particolare con il simbolo di pericolo “Xn”, con croce di S. Andrea nera in campo giallo arancio e l’indicazione di pericolo “Nocivo” A La losanga è un rombo, il logo sembra un uomo a cui stanno scoppiando i polmoni.
96 Come si fa a capire se un PF è nocivo se inalato? si capisce dalla lettura del simbolo di pericolo si capisce dalla lettura del nome commerciale del PF si capisce dalla lettura dell’indicazione di pericolo nell’etichettatura C Il simbolo è solo l'ometto con i polmoni che scoppiano, ma è usato per tanti pericoli. Bisogna leggere l'indicazione.
97 Come sono etichettati e contrassegnati i PF facilmente infiammabili? con il simbolo di pericolo “F”, con fiamma nera in campo giallo-arancione e l’indicazione di pericolo “Facilmente infiammabile” con un pittogramma a forma di losanga con fondo bianco e bordo rosso contenente una fiamma di colore nero con avvertenza sottostante di “Pericolo” con una croce di Sant’Andrea in un riquadro rettangolare di colore giallo-arancio e la scritta “Infiammabile” B Con la losanga, che non è altro che un rombo, non sbagli mai!
98 Un PF non classificato pericoloso può contenere sostanze pericolose per la salute dell’uomo? sì, può contenere sostanze molto pericolose, anche se in piccole quantità no, perche non è classificato pericoloso no, perche non è obbligatorio ottenere la scheda di sicurezza A Mai fidarsi, anche se non è classificato pericoloso.
99 È necessario acquisire il “patentino” per acquistare PF pericolosi per l’ambiente? no, perché non sono pericolosi per la salute dell’uomo il “patentino” è obbligatorio per tutti i PF di uso professionale solo quando vengono irrorati su terreni seminativi in pieno campo B sì, sempre! (altrimenti che studiamo a fare?)
100 Che cosa si intende per etichettatura di pericolo dei PF? è l’insieme del pittogramma, delle avvertenze, delle indicazioni di pericolo, dei consigli di prudenza con il nome del PF e dell’impresa che lo ha immesso in commercio è l’etichetta che deve essere apposta per legge sulle confezioni di tutti i prodotti chimici è il simbolo di pericolo presente sull’etichetta delle confezioni A La risposta più lunga e completa è quella giusta
101 Ottenere la Scheda Dati di Sicurezza dei PF è obbligatorio? sempre, ma solo per confezioni con contenuto superiore a 1 litro sempre, per prodotti pericolosi e non pericolosi contenenti almeno una sostanza pericolosa no, non è obbligatorio ottenere la SDS per i PF non classificati pericolosi B Sempre, sempre, sempre ottenere la scheda dati di sicurezza. Sempre.
102 Quando deve essere fornita obbligatoriamente la Scheda Dati di Sicurezza di un PF? La prima volta che si acquista quel PF sempre, ma solo per confezioni con contenuto superiore a 1 litro mai, non è obbligatorio fornire la SDS per i PF A Sempre, sempre, sempre ottenere la scheda dati di sicurezza. Sempre.
103 Di quante sezioni informative è composta la Scheda Dati di Sicurezza? 18 sezioni obbligatorie 11 sezioni per i PF non pericolosi e 16 per quelli pericolosi 16 sezioni obbligatorie C da sapere a memoria
104 A cosa serve la Scheda Dati di Sicurezza di un PF per un utilizzatore professionale? serve per valutare i rischi chimici e adottare le misure per eliminarli o ridurli serve per conoscere le caratteristiche del PF serve per compilare il Registro dei trattamenti A Non contiene le caratteristiche, ma solo i rischi
105 Come ci si deve comportare se non viene consegnata la Scheda Dati di Sicurezza di un PF all’atto del primo acquisto? si aspetta che venga consegnata in un secondo momento se non viene consegnata vuol dire che non è necessaria si richiede obbligatoriamente al rivenditore C Sempre, sempre, sempre ottenere la scheda dati di sicurezza. Sempre.
106 La Scheda Dati di Sicurezza di un PF può essere consegnata su CD rom o per via elettronica? sì, ma solo se si dichiara di essere in possesso di un computer o di essere collegati a Internet no, la SDS deve essere consegnata sempre a mano in fotocopia cartacea si richiede obbligatoriamente al rivenditore A Anche se siamo nel 2024, bisogna assicurare al rivenditore di essere in possesso di un computer collegato a internet… o di un fax?
107 Se non si è in possesso del computer come possiamo avere la Scheda Dati di Sicurezza di un PF all’atto del primo acquisto? va bene lo stesso anche se non l’abbiamo, perché l’etichetta è sufficiente se non viene consegnata vuol dire che non è necessaria il rivenditore deve fornire obbligatoriamente una copia cartacea e l’agricoltore è tenuto a richiederla C Sempre, sempre, sempre ottenere la scheda dati di sicurezza. Sempre.
108 Si incorre in sanzioni se non si è in possesso della Scheda Dati di Sicurezza di un PF in fase di utilizzo? se non viene consegnata non si incorre in nessuna sanzione solo il rivenditore viene sanzionato A Sempre, sempre, sempre ottenere la scheda dati di sicurezza. Sempre.
109 A cosa serve la Scheda Dati di Sicurezza di un PF per un datore di lavoro? serve solo quando si impiegano prodotti molto pericolosi serve prevalentemente per valutare il rischio da agenti chimici pericolosi e per scegliere le necessarie misure di prevenzione e protezione per l’uomo e l’ambiente serve per adottare un corretto smaltimento dei contenitori B La risposta più lunga e completa è quella giusta
110 È prevista la Scheda Dati di Sicurezza per i PF solo infiammabili, ma non pericolosi per la salute? no, la SDS deve essere consegnata solo per i PF pericolosi no, i PF infiammabili non sono mai pericolosi per la salute sì, la SDS deve essere consegnata per tutti i PF pericolosi C Sempre, sempre, sempre ottenere la scheda dati di sicurezza. Sempre.
111 Cosa si intende per tempo di carenza o intervallo di sicurezza? l’intervallo espresso in giorni che deve intercorrere tra un trattamento e l’altro l’intervallo di tempo espresso in giorni che deve intercorrere tra l’ultimo trattamento e la raccolta o, nel caso di trattamenti post-raccolta, la messa in commercio di derrate alimentari immagazzinate l’intervallo di tempo espresso in giorni dopo il quale diventa accessibile il terreno trattato B La "carenza" è il periodo in cui il PF "decade" e non ha più effetti sull'uomo.
112 Se si effettuano trattamenti della frutta in post-raccolta, prima di immetterla sul mercato è necessario: pulirla in maniera che non restino tracce evidenti del trattamento lavarla se si utilizza prima del giorno di scadenza del periodo di sicurezza rispettare i tempi di carenza C Il lavaggio non garantisce che il PF sia eliminato
113 Il lavaggio e la conservazione dei prodotti ortofrutticoli successivi al trattamento, modificano l’intervallo di sicurezza di un PF applicato in campo? scompare il periodo di sicurezza rimane inalterato il periodo di sicurezza, la raccolta deve comunque essere effettuata nel rispetto del tempo di carenza il periodo di sicurezza viene ridotto B Il lavaggio non garantisce che il PF sia eliminato
114 Nel caso di vegetali destinati alla trasformazione industriale o surgelati, si deve o no tenere conto dell’intervallo di sicurezza? si, sempre no, se i prodotti vengono lavati accuratamente con acqua calda no A L'intervallo di sicurezza = carenza va rispettato sempre
115 Il tempo di carenza o intervallo di sicurezza è indicato in etichetta? si, quando le colture o le derrate hanno una destinazione alimentare a discrezione della ditta produttrice del formulato no, mai A Altrimenti come fai a saperlo?
116 Dovendo fare un trattamento su coltura ortiva a raccolta scalare: bisogna rispettare i tempi di carenza soltanto per l’ultima raccolta non bisogna rispettare i tempi di carenza in quanto la raccolta è scalare bisogna sempre rispettare i tempi di carenza prima di ogni raccolta C L'intervallo di sicurezza = carenza va rispettato sempre
117 Cosa si intende per limite di tolleranza? il residuo massimo di PF tollerato sui prodotti agricoli freschi o sulle derrate immesse al consumo la quantità massima di PF che è possibile distribuire in campo senza arrecare danni all’ambiente la dose massima di PF tollerata dalla pianta affinché non si verifichino delle ustioni o comunque fenomeni di fitotossicità A Attenzione soprattutto al consumatore
118 Che cosa si intende per residuo massimo ammesso di un PF? la percentuale di sostanza attiva presente nel PF la quantità massima di PF (sostanza attiva) che può essere presente sui prodotti destinati all’alimentazione la quantità di PF che rimane nella botte al termine del trattamento B Attenzione soprattutto al consumatore
119 Che cosa è il tempo di rientro per l’operatore agricolo? l’intervallo di tempo tra il trattamento eseguito con un PF sistemico e il suo assorbimento all’interno della pianta l’intervallo di tempo tra il trattamento e il rientro nell’area trattata per svolgere attività lavorative senza DPI l’intervallo di tempo tra il momento in cui si esegue il trattamento e il rientro in azienda B La A non riguarda l'operatore, il C non è un'informazione rilevante
120 Quando in etichetta non è indicato il tempo di rientro per l’operatore agricolo quanto tempo è consigliabile aspettare prima di entrare nelle aree trattate senza DPI? almeno 48 ore 1 ora non è necessario aspettare e rispettare alcuna misura protettiva in quanto in etichetta non è previsto nulla Allegati A L'opzione più prudente possibile, da sapere a memoria.
5 121 Cosa sono i trattamenti a calendario? quelli consigliati sui lunari quelli effettuati a date fisse uguali ogni anno quelli effettuati a scopo cautelativo a distanze di tempo cadenzate e in momenti fenologici prestabiliti, senza tenere conto della presenza del parassita C La risposta più lunga e completa è quella giusta
122 È corretto eseguire i trattamenti fitosanitari a calendario seguendo esclusivamente le fasi fenologiche? no, perché non si è certi che il parassita sia presente, o abbia raggiunto un livello di reale dannosità per la coltura sì, perché così si è sicuri di colpire in tempo l’avversità da combattere sì, ma solo se si usano prodotti insetticidi o acaricidi A La B è giusta, questa domanda è sbagliata
123 Su cosa si basa la lotta guidata? sulla valutazione del costo dell’intervento fitosanitario rispetto al danno economico previsto sull’esecuzione dei trattamenti a turni fissi in base dell’andamento climatico sulla presenza di una guida tecnica nell’ambito delle rivendite A La definizione di lotta guidata
124 Come avviene la valutazione della soglia di intervento? valutando la scadenza del precedente intervento fitosanitario attraverso monitoraggi e campionamenti di campo effettuati con procedura standard e ripetibile dividendo il numero di piante presenti nel campo coltivato per il numero di trattamenti fatti in un anno B La B è l'unica risposta che valuta la reale situazione e non deriva da un calcolo
125 Cosa si intende per lotta integrata? l’utilizzo di tutti i mezzi e le tecniche di difesa delle colture disponibili di natura chimica, fisica, agronomica, biologica, biotecnologica l’utilizzo integrato di PF selettivi l’uso di antagonisti naturali per il contenimento degli organismi dannosi A La risposta più lunga e completa è quella giusta
126 Qual è l’obiettivo della produzione integrata? l’ottenimento di produzioni di qualità nel rispetto del produttore, del consumatore e dell’ambiente favorire la produzione di prodotti integrali incentivare, attraverso aiuti economici, la costituzione di aziende ad indirizzo misto zootecnico e fruttiviticolo A La prospettiva dell'integrazione riguarda gli stakeholder. (Gli integrali non c'entrano niente!)
127 Cosa si intende per lotta biologica? la totale abolizione dell’impiego di PF molto tossici, tossici e nocivi l’uso di antagonisti naturali per contenere le popolazioni degli organismi dannosi alle colture l’impiego di PF selettivi che rispettano gli insetti utili B La lotta biologica non esclude che ci possano essere anche altri utilizzi di PF nocivi, ma riguarda l'uso di prodotti non PF
128 Le tecniche di lotta biologica possono essere utilizzate solo in agricoltura biologica? no, anche nell’agricoltura tradizionale, integrata, nonché nell’ambiente forestale ed urbano sì, poiché bisogna aderire ad un regolamento comunitario specifico sì, perché lotta e agricoltura biologica sono la stessa cosa A Perché "solo" in agricoltura biologica?
129 Che cosa si intende per agricoltura biologica? una tecnica agricola in cui non si esegue mai nessun tipo di trattamento contro le avversità delle piante una tecnica agricola in cui, per la difesa delle colture, si impiegano solo prodotti irritanti o non classificati un sistema di produzione compatibile con l’ambiente che per la difesa delle colture si basa sull’utilizzo di prodotti di origine naturale e dei composti rameici anche di sintesi C La risposta più lunga e completa è quella giusta
130 La difesa integrata delle colture prevede: l’integrazione di soluzioni appropriate per limitare l’uso dei PF la progressiva eliminazione dei prodotti classificati pericolosi per la salute umana i trattamenti vengono effettuati solo sulla base delle indicazioni dei servizi di assistenza tecnica A La A è proprio la definizione di difesa integrata
131 Il rispetto dei principi e criteri della difesa integrata: diventa obbligatorio per tutte le aziende a partire dal 2016 è diventato obbligatorio per tutte le aziende dal 2014 è obbligatorio solo per le aziende che ricevono contributi dalla Unione Europea B da sapere a memoria
132 Qual è l’obiettivo della produzione integrata? assicurare la produzione e la difesa delle colture nel rispetto del produttore, del consumatore e dell’ambiente ottenere produzioni di qualità, DOP e IGP, in modo da valorizzarle dal punto di vista commerciale assicurare la biodiversità e la salvaguardia dei pronubi A Molto simile alla 126
133 Il livello volontario della difesa integrata, comporta: il rispetto di disciplinari che prevedono limitazioni nell’impiego dei PF più restrittive rispetto alle norme di legge la riduzione del numero di interventi effettuati e dei PF pari al 30% rispetto ai PF utilizzati negli anni precedenti l’obbligo della rotazione colturale, dei monitoraggi delle avversità e della tenuta delle registrazioni dei PF utilizzati A La difesa integrata è più articolata del semplice numero di interventi con PF. Inoltre, se è volontaria non riguarda un obbligo
134 Nella scelta dei PF, è opportuno tenere conto: dell’efficacia e della prevenzione dei fenomeni di resistenza del costo dei PF in relazione alla redditività della coltura e della tossicità verso l’operatore di tutti gli aspetti sopraindicati C Se tutte sono sensate, "tutte le precedenti" va bene.
135 Cosa prevede l’agricoltura biologica? l’eliminazione dei PF più pericolosi per l’uomo e per l’ambiente l’uso dei soli PF autorizzati in agricoltura biologica il divieto di impiego di qualsiasi PF B Non è arbitrario, come nella risposta A, né castigante come nella C. C'è un elenco
136 Le tecniche e i mezzi dell’agricoltura biologica sono utilizzati: solo in agricoltura biologica, in quanto bisogna rispettare lo specifico Regolamento nell’agricoltura biologica, nel biodinamico e in tutti i sistemi che non ricorrono all’uso del mezzo chimico in tutte le situazioni dove è possibile e conveniente, compresa la difesa integrata in agricoltura e in ambito urbano C L'idea è di prediligere sempre, a parità di benefici, l'opzione meno invasiva, anche al di fuori delle coltivazioni biologiche
137 La decisione di effettuare un trattamento con PF, viene presa dall’utilizzatore professionale sulla base: delle indicazioni scritte od orali di un tecnico delle indicazioni dei bollettini di difesa integrata della situazione delle sue colture, tenuto conto dei rilievi effettuati e delle condizioni climatiche C Bisogna sempre controllare la situazione di fatto, che viene prima dei consigli tecnici e dei bollettini
138 Per il controllo delle principali malattie fungine delle coltivazioni è necessario: tenere in considerazione valori soglia che riportano una percentuale minima di organi colpiti intervenire prima del verificarsi di condizioni che sono ritenute favorevoli alle infezioni, nelle specifiche condizioni ambientali e tenuto conto della coltura, varietà e fase fenologica attendere le indicazioni derivanti dall’utilizzo dei modelli previsionali e dei captaspore B Con i funghi è meglio prevenire. (vedi domanda 12)
139 Per limitare il rischio di comparsa di resistenza di un’avversità ad una determinata sostanza attiva è necessario attenersi alle indicazioni di etichetta del PF è utile cambiare frequentemente i PF utilizzati occorre alternare PF che agiscono con meccanismi diversi sull’avversità C è inutile ruotare PF che agiscono nello stesso modo (B)
140 L‘insorgere di fenomeni di resistenza ad un insetticida può dipendere: dall’efficacia del PF dalla dose di PF utilizzata dal numero di interventi per ciclo o per stagione con PF contenenti la stessa sostanza attiva C La risposta più lunga e completa è quella giusta
6 141 La produzione e l’immissione in commercio dei PF sono soggette ad una specifica autorizzazione? non necessitano di autorizzazione perché i PF sono di libera produzione e vendita sono soggette ad autorizzazione dell’Azienda Unità Locale Socio Sanitaria (AULSS) sono soggette ad autorizzazione del Ministero della Salute C da sapere a memoria
142 È possibile utilizzare prodotti di cui sia stata ritirata l’autorizzazione? sì, purché nell’utilizzo si eseguano le indicazioni di un tecnico no, in nessun caso dopo il termine di utilizzo previsto dall’autorizzazione sì, solamente se vengono utilizzati in epoche lontane dalla raccolta B Se è ritirata l'autorizzazione, non si possono usare.
143 Dove possono essere acquistati i PF? da qualunque rivenditore poiché non esistono vincoli o autorizzazioni particolari per la loro vendita esclusivamente dai rivenditori autorizzati da chiunque, purché i PF siano in confezione sigillata B Non comprare il PF dal kebabbaro!
144 Possono essere acquistati PF in confezioni non sigillate o non originali? no, in nessun caso sì, purché si tratti di prodotti registrati sì, purché il rivenditore ne garantisca la provenienza A Solo il kebabbaro ti vende il PF in confezioni aperte o "tarocche"
145 Il certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo dei PF può essere lasciato in deposito presso il rivenditore? sì, se gli acquisti vengono eseguiti sempre nella medesima rivendita no, in quanto il certificato di abilitazione è un documento strettamente personale sì, fino a quando il certificato di abilitazione non è scaduto B Lasceresti la tua carta di identità dal rivenditore?
146 Quale responsabilità assume chi acquista PF ad uso professionale? nessuna responsabilità se il PF viene impiegato da parenti è responsabile solamente se il PF viene impiegato da persone minorenni la responsabilità diretta di un’idonea conservazione e di un impiego corretto del PF C Chi acquista un PF è responsabile!
147 Il titolare del certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo dei PF può rivendere o regalare ad altre persone PF ad uso professionale? sì, ma solo se si è certi che il loro impiego avvenga in modo corretto no, in nessun caso sì, se queste persone sono in possesso del certificato di abilitazione B Lo compro io, che ho il patentino, poi lo rivendo al kebabbaro
148 Chi può richiedere il patentino? tutti i lavoratori agricoli tutti i cittadini maggiorenni solo chi effettua i trattamenti antiparassitari B Nel testo c'è un po' di confusione, ma la risposta giusta è che basta essere maggiorenni
149 Ogni quanti anni deve essere rinnovato il certificato di abilitazione all’acquisto e all’impiego dei PF? 10 anni 5 anni 3 anni B da sapere a memoria
150 A cosa serve il certificato di abilitazione all’acquisto e all’impiego dei PF? per acquistare e impiegare tutti i PF destinati ad un uso professionale per guidare trattrici dotate di cabine pressurizzate per acquistare e impiegare PF etichettati con il simbolo di pericolo T+ e l’indicazione di pericolo “Molto Tossico” Allegati A In pratica, la risposta è la parafrasi della domanda
151 È necessario frequentare un corso di aggiornamento per il rinnovo del certificato di abilitazione all’acquisto e all’impiego dei PF? no, mai sì, ma solo se si è smarrito il documento A Corso sì, esame no. Ma corso… sì!
152 Quali tipi di norme riguardano l’acquisto e l’uso dei PF? normative nazionali normative comunitarie normative comunitarie e nazionali C La risposta più lunga e completa è quella giusta
153 Quale deve essere il comportamento nel caso in cui si manifestino delle perdite di PF al momento del loro trasporto dal rivenditore all’azienda agricola o al momento della loro distribuzione con il mezzo irrorante? lavare la strada e convogliare il residuo nei fossi raccogliere personalmente il materiale disperso e riporlo in adeguato contenitore informare la pubblica autorità sanitaria e ambientale e comunque adoperarsi per evitare ulteriori danni C Niente rimedi fai-da-te
154 Come devono essere conservati i PF dall’utilizzatore professionale? entro locali, recinti o armadi areati, chiusi a chiave, su cui deve essere apposto un cartello con un teschio e la scritta “veleno” in un luogo appartato dell’abitazione è sufficiente che siano tenuti separati da sostanze alimentari o mangimi A La risposta più lunga e completa è quella giusta
155 Dove devono essere detenuti i PF dall’utilizzatore professionale? in un locale qualsiasi purché riparato dalla pioggia in un locale refrigerato in locali idonei e non adibiti al deposito di generi alimentari e mangimi C A no, perché devono essere inaccessibili a chiunque, B no, perché non è richiesto il freddo
156 Quale deve essere il comportamento nel caso in cui le confezioni presenti nel locale adibito a magazzino dei PF si rompano e fuoriescano quantità anche minime di PF? lavare la superficie imbrattata con acqua e convogliare il residuo nella fognatura pulire immediatamente le superfici imbrattate, raccogliere il prodotto, se liquido, con materiale assorbente quale segatura o sabbia per impedire che il prodotto finisca nella fognatura e smaltire il rifiuto secondo le norme vigenti è sufficiente asciugare la superficie con una spugna o con uno strofinaccio B La risposta più lunga e completa è quella giusta
157 Soffiare dentro gli ugelli di distribuzione otturati, è corretto? no, in nessun caso, per il grave rischio di intossicazione sì, ma solo se non si usano prodotti molto tossici, tossici e nocivi sì, in quanto è l’unico metodo veloce per eliminare l’otturazione A Ciucciare il PF? No, grazie
158 Se si devono pesare PF in polvere è meglio: pesarli in un locale chiuso, così non si inquina l’ambiente pesarli all’aperto, con idonei dispositivi di protezione individuale, in assenza di vento, cercando di non alzare polvere e di non disperderli pesarli in un locale chiuso ma lontano dall’abitazione B Meglio disperdere il PF in polvere, in caso di incidente, che respirarselo. E lontano dalle abitazioni.
159 Dove è opportuno miscelare i PF? su un tavolo sotto una tettoia nelle vicinanze dell’abitazione all’aperto, nell’area attrezzata o nel luogo più vicino possibile alla coltura da trattare ed in ogni caso lontano da abitazioni, pozzi e corsi d’acqua superficiali, con idonei DPI e in assenza di vento in un locale con porta munita di serratura, separato dall’abitazione B Meglio disperdere il PF in polvere, in caso di incidente, che respirarselo. E lontano dalle abitazioni.
160 È permesso prelevare acqua dai fossi o dai canali direttamente con mezzi irroranti? no sì, purché si lavi prima dell’uso il tubo aspirante sì, ma solo con mezzi aspiranti separati ed autonomi dall’attrezzatura irrorante C Il lavaggio non garantisce che il PF sia eliminato
161 La tracimazione della miscela dall’attrezzatura è da evitare? no, purché il PF così perduto non inquini i corsi d’acqua circostanti sì, sempre no, se si tratta di PF poco tossici B Tracimazione = male.
162 Quando si effettuano trattamenti, è opportuno: preparare una quantità di miscela irrorante effettivamente necessaria per il trattamento scaricare la soluzione avanzata sul terreno evitando così che finisca nel più vicino fossato distribuire la soluzione rimasta in un’altra coltura vicina A Niente sprechi: costano (e chi se ne frega) e inquinano
163 Come è opportuno segnalare una superficie trattata con PF? recintando adeguatamente tutti i campi trattati appendendo agli alberi i contenitori dei PF utilizzati applicando idonei cartelli in prossimità dei possibili punti di accesso agli appezzamenti da parte di estranei C Recintare sarebbe improponibile, e i contenitori sono inquinanti
164 In caso di giornata ventosa è corretto eseguire il trattamento? sì, se questo è veramente necessario, purché si utilizzi la maschera protettiva no, per il rischio che la nube tossica colpisca l’operatore e si sposti lontano dalla coltura trattata sì, purché si riduca la pressione di esercizio e la velocità di avanzamento B Massima prudenza in caso di vento
165 Sono consentiti i trattamenti insetticidi, acaricidi o con altri PF tossici per le api durante il periodo della fioritura? sì, su tutte le colture sì, con esclusione dei frutteti no, in nessun caso per non danneggiare gli insetti impollinatori C Lasciate in pace le api!
166 Esiste un divieto legale d’impiego dei PF in aree di rispetto intorno a pozzi o sorgenti di acque destinate al consumo umano? sì, entro un raggio di 200 metri no sì, entro un raggio di 50 metri, salvo deroghe specifiche A da sapere a memoria
167 Quali precauzioni è d’obbligo adottare trattando in prossimità di strade, corsi d’acqua e colture confinanti? nessuna precauzione se il PF non è molto tossico tutte le precauzioni affinché la nube irrorante non fuoriesca dall’appezzamento trattato nessuna precauzione in assenza di vento B I PF non sono a priori sicuri perché non tossici, e "nessuna precauzione" non va bene. Mai.
168 Come si deve comportare l’operatore al termine del trattamento con PF? lavarsi le mani nessuna precauzione perché al termine del trattamento non si corre più alcun pericolo spogliarsi e lavarsi abbondantemente e accuratamente con acqua e sapone C Anche il viso, e tutte le parti che possono essere contaminate
169 A quale categoria europea appartengono i DPI per il rischio d’esposizione a PF? alla prima categoria alla terza categoria alla seconda categoria B da sapere a memoria
170 Quali sono i requisiti essenziali di salute e di sicurezza che deve possedere un DPI? dichiarazione di conformità CE, marcatura CE, nota informativa marcatura CE nota tecnica illustrativa A La risposta più lunga e completa è quella giusta
171 Come deve essere la tuta protettiva degli addetti ai trattamenti con PF? di fattura comune di qualsiasi tipo, purché pulita possedere la marcatura e la dichiarazione di conformità CE e la nota informativa scritta che indichi che è in grado di proteggere in caso di contatto con PF C La risposta più lunga e completa è quella giusta
172 Qual è il miglior tipo di protezione che deve garantire una tuta da impiegare per trattamenti fitosanitari con trattori non dotati di cabina pressurizzata? tuta Tipo 3, 4, 5, 6 tuta Tipo 5 e 6 tuta Tipo 6 A Con la 1 e la 2 andiamo nei posti davvero pericolosi
173 A quale categoria appartengono i guanti in nitrile e in neoprene da indossare quando si aprono le confezioni dei PF? 1ª categoria 2ª categoria 3ª categoria C da sapere a memoria
174 Per proteggere le mani durante l’impiego dei PF è opportuno utilizzare guanti in: pelle scamosciata marcati CE tessuto non tessuto marcati CE gomma impermeabile marcati CE C Però i guanti in pelle fanno più figo
175 Qual è il tipo di DPI per la protezione delle vie respiratorie più idoneo per un operatore agricolo che sta aprendo le confezioni di PF e che ha barba o basette lunghe? semimaschera o quarto di maschera casco elettroventilato facciale filtrante B Barba chiama casco: la mascherina non è sufficiente
176 Il filtro combinato per la protezione da polveri e gas che si producono nell’uso dei PF a quale categoria deve appartenere? 1ª categoria 2ª categoria 3ª categoria C da sapere a memoria
177 In quante classi europee (EN) di protezione si suddividono i filtri antipolvere? 2 3 6 B da sapere a memoria
178 In quante classi europee (EN) si suddividono i filtri antigas? 1 3 4 B da sapere a memoria
179 Con quali colori è contrassegnato un filtro combinato per polveri e gas (vapori organici) che si producono nell’uso dei PF? grigio-bianco bianco-marrone bianco-grigio-marrone B da sapere a memoria
180 Nei trattamenti con PF qual è il tipo di filtro che devono avere le trattrici con cabina pressurizzata? non è necessario il filtro quando il PF non è pericoloso un filtro combinato in grado di trattenere polveri, vapori e nebbie un filtro idoneo solo per polveri di PF molto tossici, tossici e nocivi B la prudenza non è mai troppa
181 Quando viene prescritto l’impiego dei DPI, questi devono essere indossati: solamente se si esegue il trattamento in una giornata ventosa solamente se non procura disagi personali nell’effettuazione del trattamento sempre, quando non siano sufficienti le misure di protezione collettiva C la prudenza non è mai troppa
182 Come devono essere conservati i DPI? appesi, in luogo fresco e riparato riposti in appositi armadietti seguendo la nota informativa del fabbricante del DPI C Se c'è un'indicazione del fabbricante, seguire quella
183 Quale manutenzione richiede la maschera che viene usata durante il trattamento? va lavata dopo l’uso, separando il filtro che va sostituito frequentemente, seguendo le indicazioni del costruttore va revisionata almeno una volta all’anno presso il rivenditore autorizzato che rilascia sempre un attestato di conformità CE va lavata con acqua e sapone dopo l’uso A Acqua e sapone non è sufficiente, revisionata non è necessario, per esempio per i filtri usa-e-getta
184 Per quale categoria di DPI è obbligatoria la formazione dei lavoratori? solo per i DPI di 3ª categoria per DPI di 3ª categoria e per la protezione dell’udito per tutte le categorie di DPI C Per l'uso dei DPI è sempre obbligatoria la formazione
185 L’addestramento per l’impiego dei DPI per le vie respiratorie negli ambienti di lavoro deve essere compiuto da: un tecnico competente un ispettore del lavoro un rappresentante dei lavoratori A La domanda è: A oppure un incompetente?
186 Per quale categoria di DPI è obbligatorio l’addestramento dei lavoratori? solo per i DPI di 3ª categoria per DPI di 3ª categoria e per la protezione dell’udito per tutte le categorie di DPI B Diversa dalla 184, perché è richiesto l'addestramento solo per alcuni DPI
187 Un DPI per la protezione del corpo o delle mani rispetta i requisiti essenziali di salute e di sicurezza quando: possiede la marcatura CE, la nota informativa scritta che indichi che è in grado di proteggere ad esempio in caso di contatto con PF e l’addestramento all’impiego è effettuato da un formatore qualificato possiede la marcatura CE e l’addestramento all’impiego è effettuato da un formatore qualificato possiede la marcatura, la dichiarazione di conformità CE e la nota informativa scritta che indica che è in grado di proteggere in caso di contatto con PF C Per corpo e mani non è necessario l'addestramento di un formatore
188 L’emendamento alla direttiva macchine (direttiva n. 127/09) prevede: che tutti i mezzi siano opportunamente tarati che le attrezzature irroranti di nuova fabbricazione siano progettate e costruite secondo criteri che salvaguardino la salute dell’uomo e proteggano l’ambiente da fenomeni di inquinamento nessuna ricaduta pratica sulle irroratrici, che al contrario interessa altre tipologie di mezzi meccanici operanti in agricoltura B La risposta più lunga e completa è quella giusta
189 In seguito all’attuazione della direttiva CE n. 128/09, l’obbligo di controllo funzionale delle irroratrici riguarda: tutte le aziende che utilizzano in modo professionale i mezzi irroranti nessuno, è legalmente prevista solo la forma di adesione “volontaria” al servizio di controllo delle attrezzature solo le aziende che aderiscono ad alcune misure del Programma di Sviluppo Rurale o che rientrano nel contesto applicativo dell’OCM ortofrutta e delle leggi regionali A è una legge che si applica a tutto
190 Il controllo funzionale, la regolazione e la manutenzione delle macchine irroratrici sono necessarie per: fare meno trattamenti poiché aumenta notevolmente l’efficienza dell’attrezzatura ridurre i tempi necessari per i trattamenti poiché si utilizzano minori quantità d’acqua ridurre gli effetti negativi sulla salute e l’ambiente e migliorare l’efficacia dei trattamenti C La risposta più lunga e completa è quella giusta
191 È necessaria la manutenzione ordinaria alle macchine utilizzate per i trattamenti? no, visto che le nuove attrezzature sono garantite dal costruttore sì, con un lavaggio manuale per evitare di intasare tubi e raccordi sì, controllando ugelli, raccordi e tubi, rubinetti e manometri, verificandone lo stato di usura e il calo degli standard di efficacia C La risposta più lunga e completa è quella giusta
192 L’impiego dei PF può causare danni all’ambiente? no, se il prodotto non è molto tossico sì, possono contaminare il suolo, l’aria, le acque superficiali e sotterranee no, se in azienda non vi sono corpi idrici superficiali B Consapevolezza e responsabilità dei rischi di inquinamento
193 Gli imballaggi dei PF possono essere utilizzati per altri scopi? sì, solo quelli dei prodotti meno pericolosi no, mai sì, purché non siano adibiti a contenere sostanze alimentari B Bisogna cercare di limitare il contatto dei PF con altro, che non sia l'area da trattare
194 I contenitori usati dei PF possono essere immessi nei cassonetti dei rifiuti urbani? no solo nei Comuni dove sono presenti gli inceneritori B Bisogna cercare di limitare il contatto dei PF con altro, che non sia l'area da trattare
195 È consentito abbandonare o disperdere i contenitori vuoti di PF? no, in nessun caso sì, ma solo in attesa di interrarli sì, purché lontano da sorgenti o corsi d’acqua A Bisogna cercare di limitare il contatto dei PF con altro, che non sia l'area da trattare
196 I contenitori dei PF dopo l’uso debbono essere: puliti e riutilizzati per altri scopi sotterrati in luogo lontano dall’abitazione bonificati e custoditi in luogo non accessibile ai non addetti ai lavori, in attesa di essere conferiti per il loro smaltimento Allegati C Bisogna cercare di limitare il contatto dei PF con altro, che non sia l'area da trattare
197 Quali rischi possono provenire dai contenitori vuoti dei PF? nessuno, se il contenitore è di materiale non infiammabile intossicazioni a chi ne viene in contatto e inquinamento delle acque e del suolo solo un deturpamento del paesaggio B Bisogna cercare di limitare il contatto dei PF con altro, che non sia l'area da trattare
198 Cosa occorre fare dei recipienti vuoti dei PF? buttarli nelle immondizie avvisando l’azienda municipale dell’igiene urbana distruggerli, bruciandoli o interrandoli, e darne comunicazione all’AULSS competente e all’ARPA Veneto bonificarli (3/6 risciacqui con acqua) e conferirli alle stazioni ecologiche o depositi appositamente attrezzati C Bisogna cercare di limitare il contatto dei PF con altro, che non sia l'area da trattare
199 Come devono essere gestiti i contenitori di PF non bonificati? immessi nei cassonetti dei rifiuti urbani conferiti a soggetti autorizzati ai sensi della normativa sui rifiuti (D.Lgs. n. 152/06) sotterrati in luoghi isolati B Bisogna cercare di limitare il contatto dei PF con altro, che non sia l'area da trattare
200 I PF revocati come devono essere smaltiti? sotterrandoli in un luogo lontano da abitazioni conferendoli a soggetti autorizzati ai sensi della normativa sui rifiuti (D.Lgs. n. 152/06) riversandoli nel corso d’acqua più vicino B Bisogna cercare di limitare il contatto dei PF con altro, che non sia l'area da trattare
201 Quale tra quelli elencati è un corretto modo di bonificare i contenitori vuoti dei PF? almeno tre risciacqui consecutivi con acqua che deve essere versata nella miscela preparata per effettuare il trattamento svuotare accuratamente il contenitore versando tutto il PF nel mezzo irrorante ed avvitare bene il tappo almeno un risciacquo con acqua A Bisogna cercare di limitare il contatto dei PF con altro, che non sia l'area da trattare
202 Cosa occorre fare dell’acqua di lavaggio derivante dalla bonifica dei contenitori vuoti di PF? deve essere scaricata per terra, avendo cura di non bagnarsi con eventuali schizzi deve essere versata nella miscela preparata per effettuare il trattamento è possibile scaricarla in fognatura B Bisogna cercare di limitare il contatto dei PF con altro, che non sia l'area da trattare
203 Cosa si intende per organismi non bersaglio? tutti gli insetti che muoiono a seguito di un trattamento insetticida sono gli organismi raggiunti dai prodotti con attività sistemica le specie animali e vegetali, terresti o acquatiche, che possono subire, in modo diretto o indiretto, qualsiasi forma di condizionamento a seguito della distribuzione di un PF C La risposta più lunga e completa è quella giusta
204 Quali sono le modalità attraverso le quali i PF si disperdono nell’ambiente? deriva, volatilità, ruscellamento e lisciviazione contatto, asfissia e ingestione solo con la bruciatura dei contenitori vuoti non bonificati A La B è la risposta alla domanda su come agiscono i PF sugli insetti, la C… NON BRUCIARE I CONTENITORI!!!
205 Quando in etichetta è riportata una fascia di rispetto di 30 metri dai corpi idrici occorre: non avere un pozzo con acqua potabile nel raggio di 30 metri rispetto al punto di preparazione della miscela rispettarla scrupolosamente come misura di mitigazione del rischio, lasciando una fascia non trattata di almeno 30 metri fra la coltura e un corpo idrico eseguire il trattamento solo con vento in direzione opposta al corpo idrico B La B è più generica, e più corretta, della A
206 Per tutelare gli organismi non bersaglio di interesse agricolo (es. api) è necessario: rispettare scrupolosamente eventuali vincoli applicativi riportati in etichetta utilizzare i prodotti insetticidi alla dose più bassa riportata in etichetta durante la fioritura dare la preferenza ai prodotti di copertura A Nei vincoli applicativi ci sono anche le dosi durante la fioritura
207 Nelle aree molto sensibili o “specifiche” è sempre vietato l’uso dei PF”? nelle aree specifiche il loro uso è sempre vietato nelle aree specifiche il loro uso non è mai vietato nelle aree specifiche il loro uso, in determinati casi, può essere vietato o ridotto al minimo C Perché no?
208 Di cosa si deve tenere conto per la tutela delle aree sensibili o specifiche? della salute umana, dell’ambiente e della biodiversità e dei risultati dell’analisi del rischio della salute umana e dell’ambiente e della biodiversità della salute umana e dei risultati dell’analisi del rischio A A = B+C
209 Come sono definiti i “metodi non chimici” dalla Direttiva 2009/128/CE sull’utilizzo sostenibile dei pesticidi? all’articolo 3, punto 8), identifica i «metodi non chimici» come metodi biologici di controllo dei parassiti all’articolo 3, punto 8), identifica i «metodi non chimici» come metodi meccanici di controllo dei parassiti all’articolo 3, punto 8), identifica i «metodi non chimici» come metodi alternativi ai pesticidi chimici sulla base di tecniche agronomiche o sistemi fisici, meccanici o biologici di controllo dei parassiti C La risposta più lunga e completa è quella giusta
210 Quali sono i Siti che formano la Rete Natura 2000? i Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e le Zone di Protezione Speciale (ZPS) i Siti di Importanza Comunitaria (SIC), le Zone di Protezione Speciale (ZPS) e le Riserve naturali i Siti di Importanza Comunitaria (SIC), le Zone di Protezione Speciale (ZPS) e i Parchi regionali e nazionali A da sapere a memoria
211 Cos’è la valutazione di incidenza o VINCA? è un procedimento facoltativo per i Piani, i progetti o anche i singoli interventi che possono avere incidenza significativa sulla conservazione degli habitat e delle specie animali e vegetali presenti in un Sito della Rete Natura 2000 è un procedimento obbligatorio per tutti gli interventi che si realizzano in un Sito della Rete Natura 2000 è un procedimento obbligatorio per i Piani, i progetti o anche i singoli interventi che possono avere incidenza significativa sulla conservazione degli habitat e delle specie animali e vegetali presenti in un Sito della Rete Natura 2000 C da sapere a memoria
212 Il colore degli ugelli secondo le norme ISO identifica: la marca la pressione di esercizio massima la portata C Colore = portata; 02 = giallo = poco, 03 = blu = medio, 04 = rosso = tanto
213 Secondo la classificazione ISO, a parità di colore e alla stessa pressione, eroga una portata maggiore l’ugello: a cono a ventaglio la portata è la medesima per entrambi C Colore = portata; 02 = giallo = poco, 03 = blu = medio, 04 = rosso = tanto
214 Il dispositivo antigoccia serve ad evitare: la formazione di gocce troppo grandi il gocciolamento della miscela fitoiatrica dalla vegetazione il gocciolamento degli ugelli subito dopo la chiusura del circuito idraulico C A no, perché è "anti" goccia, non riguarda la misura
B no, perché una volta che la goccia è sulla pianta…
215 Il compensatore idropneumatico: garantisce la regolarità della portata erogata dalla pompa compensa le perdite di aria del ventilatore contribuisce alla polverizzazione pneumatica del liquido A da sapere a memoria
216 Ai fini della lavabilità interna del serbatoio quale è il materiale più problematico? acciaio inox vetroresina polietilene B da sapere a memoria
217 In quale tipologia di ugelli si trova la camera di turbolenza? in tutte le tipologie negli ugelli a cono negli ugelli ventaglio e a specchio B da sapere a memoria
218 La scelta della pressione massima di esercizio della pompa è principalmente legata a: il sistema e il livello di polverizzazione la portata erogata dall’irroratrice la velocità di avanzamento A Più pressione = gocce più piccole
Meno pressione = gocce più grandi
219 A cosa serve la corrente d’aria generata dal ventilatore nelle irroratrici a polverizzazione per pressione? ad aumentare di molto la polverizzazione delle gocce a facilitare il trasporto delle gocce sul bersaglio a raffreddare il corpo macchina B La corrente d'aria genera gocce più grandi, che si depositano più facilmente sul bersaglio
220 A cosa serve la valvola di non ritorno obbligatoriamente montata sul dispositivo di riempimento rapido del serbatoio? a derivare acqua per la pulizia dell’irroratrice a facilitare l’immissione di liquidi nel corpo idrico utilizzato per il rifornimento a impedire l’inquinamento del corpo d’acqua utilizzato per il rifornimento C non ritorno = impedisce al PF di risalire il "tubo" e inquinare il serbatoio di provenienza
221 Una irroratrice nuova marcata CE con quale serbatoio deve essere equipaggiata (oltre a quello della soluzione da irrorare)? serbatoio lavamani nessun altro serbatoio serbatoio lavaimpianto A Il lavaimpianto permetterebbe di lavare l'irroratrice ovunque, con conseguente inquinamento
222 Nei ventilatori assiali il raddrizzatore di flusso serve per: agitare la miscela nel serbatoio mantenere il ventilatore allineato con l’albero cardanico migliorare la simmetria della distribuzione dell’aria C è un deflettore che rende omogeneo il flusso d'aria
223 Il cattivo funzionamento del sistema di filtrazione della macchina può causare: l’intasamento degli ugelli la contaminazione della soluzione fitoiatrica l’inquinamento dell’ambiente A Il filtro trattiene la sporcizia che potrebbe intasare gli ugelli
224 Un ugello antideriva ad iniezione d’aria rispetto ad un analogo ugello tradizionale si differenzia, a parità di pressione, per: le gocce più grandi le gocce più piccole e concentrate la portata maggiore A L'aria crea gocce più grandi, che hanno meno deriva
225 Cosa indicano le sigle 80, 90, 110 impresse sugli ugelli classificati secondo la normativa ISO? la portata in litri al minuto alla pressione di 3 bar l’angolo di apertura del getto il tipo e le caratteristiche tecniche dell’ugello B L'angolo, un po' meno che retto, retto o un po' più ampio
226 Secondo la classificazione ISO, a parità di pressione, eroga una portata maggiore l’ugello: giallo (02) rosso (04) blu (03) B Colore = portata; 02 = giallo = poco, 03 = blu = medio, 04 = rosso = tanto
227 È consigliabile utilizzare ugelli ad iniezione d’aria: nei trattamenti fungicidi per garantire una migliore penetrazione della miscela irrorata nei trattamenti di diserbo in pre-emergenza quando il vento potrebbe comportare la deriva della miscela irrorata C L'aria crea gocce più grandi, che hanno meno deriva
228 La forma del serbatoio dell’irroratrice non deve presentare spigoli vivi per: limitare i danni alla coltura durante l’esecuzione del trattamento evitare il verificarsi di sedimentazioni del PF e consentire un rapido svuotamento dello stesso limitare i danni all’operatore durante le operazioni di regolazione, riempimento e lavaggio B E chi se ne frega dell'incolumità dell'operatore 😀
229 L’agitazione continua della miscela nel serbatoio può essere ottenuta: con le sole sollecitazioni durante il movimento del sistema trattore-irroratrice con sistemi idraulici e/o meccanici e/o idromeccanici e/o pneumatici soltanto con sistemi meccanici posti all’interno del serbatoio B La risposta più lunga e completa è quella giusta
230 Qual è il materiale di fabbricazione migliore di un ugello dal punto di vista della resistenza all’usura? la plastica l’acciaio temprato la ceramica C La ceramica è il materiale che si usura di meno, anche rispetto all'acciaio
231 Quale tra i seguenti tipi di ugello determina la formazione di gocce con le dimensioni inferiori? ugello a fessura 11003 a 5 bar ugello a fessura 11003 a 2 bar ugello a fessura 11005 a 2 bar A fessura 03 = gocce più piccole
5 bar = pressione maggiore, gocce più piccole
232 Quale vantaggio consente un’irroratrice con sistema di distribuzione a torretta? avvicinare il punto di erogazione al bersaglio ridurre la potenza assorbita migliorare la penetrazione dell’aria all’interno della chioma, rispetto all’atomizzatore convenzionale A La C è sbagliata, perché il sistema di distribuzione non c'entra con l'atomizzatore
233 La posizione del manometro sull’irroratrice deve: garantire facilità di lettura da parte dell’operatore durante l’esecuzione del trattamento essere in prossimità degli ugelli per misurare correttamente la pressione essere ad un’altezza da terra tale da non risentire della pressione atmosferica A Mettilo dove vuoi, misurerà sempre la pressione corretta
234 A quale funzione assolve il dispositivo di isolamento del filtro? consente di ispezionare il filtro con serbatoio pieno senza perdita di liquido eccetto quello presente all’interno del filtro stesso consente di isolare il filtro dall’ambiente esterno permette di creare un vuoto d’aria necessario per la funzionalità del filtro A In pratica, la risposta è la parafrasi della domanda
235 Quale soluzione costruttiva è la più indicata per minimizzare le perdite di prodotto a terra e per deriva? irroratrice a tunnel con recupero irroratrice a torretta irroratrice scavallante A Il recupero aspira le gocce di PF che andrebbero disperse
236 La pompa a membrana presenta pulsazioni visibili, a serbatoio pieno. Cosa occorre controllare? la pulizia del filtro il compensatore idropneumatico l’agitazione all’interno del serbatoio principale B Il compensatore idropneumatico serve esattamente a evitare pulsazioni o vibrazioni
237 Il vaso di espansione dell’olio della pompa a membrana espelle liquido durante il funzionamento; ciò è normalmente dovuto a: una o più membrane rotte numero dei giri della pompa troppo elevato pressione di esercizio troppo elevata A Il vaso di espansione gestisce tutto, a patto che la membrana non sia rotta
238 Qual è il metodo migliore per pulire gli ugelli? utilizzare punteruoli o piccoli oggetti metallici appuntiti soffiare con forza utilizzare spazzolini o aria compressa C Ciucciare il PF? No, grazie
239 Nel periodo intercorrente tra un controllo funzionale ed il successivo, quali interventi occorre garantire sulla macchina irroratrice? occorre procedere con le consuete manutenzioni ordinarie secondo i tempi stabiliti per ciascuna componente meccanica non occorre effettuare alcun intervento poiché il controllo garantisce la piena efficienza dell’irroratrice fino al controllo successivo è sufficiente effettuare la regolazione periodica se non eseguita dl Centro Prova A Il Centro Prova fa i controlli funzionali, al di fuori di quelli bisogna fare manutenzione ordinaria
240 Cosa si propone il controllo funzionale delle macchine irroratrici? l’accertamento del rispetto delle norme di sicurezza delle singole componenti meccaniche l’accertamento dell’efficienza delle singole componenti meccaniche il calcolo dei parametri operativi e del volume di miscela distribuito per ettaro B CONROINTUITIVO:  non include il rispetto delle norme
241 Quale scopo assolve il rapporto di prova rilasciato all’agricoltore a conclusione del controllo? permette di conoscere la natura degli interventi praticati sull’irroratrice consente di usufruire della deroga di un anno sui tempi stabiliti per il successivo controllo costituisce la documentazione necessaria per l’eventuale cessione dell’irroratrice A Non riguarda la cessione, ma è una documentazione "ordinaria". Anche per questo, non è una deroga
242 L’attestato di funzionalità dell’irroratrice viene: rilasciato al proprietario della macchina nel caso di superamento del controllo inviato all’ufficio competente per l’inserimento dei dati del controllo nell’anagrafica delle aziende rilasciato al proprietario/utilizzatore della macchina a condizione che lo stesso provveda a effettuare entro un mese le riparazioni prescritte A Le riparazioni devono essere già fatte, altrimenti niente attestato
243 Che differenza c’è tra l’attestato di funzionalità ed il rapporto di prova? il primo attesta che la macchina ha superato il controllo, il secondo riporta i dettagli del controllo con la descrizione di eventuali riparazioni e regolazioni effettuate il primo attesta l’esecuzione del controllo, il secondo il superamento del controllo nessuna, dipende dal Centro Prova quale viene rilasciato in quanto hanno lo stesso valore A è la definizione dei due documenti
244 È consigliabile che il proprietario/utilizzatore del mezzo sia presente durante l’effettuazione delle operazioni di verifica? no, perché potrebbe essere di ostacolo alle operazioni sì, perché assistendo può comprendere meglio il funzionamento e lo stato di funzionalità dell’irroratrice e dei suoi componenti sì, perché è l’unico autorizzato ad azionare i comandi dell’irroratrice B Collaborando si arriva a una manutenzione sia ordinaria sia straordinaria migliore
245 In quale stato deve trovarsi l’irroratrice che viene portata al controllo funzionale presso un Centro Prova? come si trova appena terminato un trattamento, per verificare le reali condizioni d’impiego pulita e ben lavata sia esternamente che dentro il serbatoio lavata soltanto dentro il serbatoio e con una sufficiente quantità di acqua pulita B Niente macchina con i crostoni di cacca, prima della verifica
246 Per poter sottoporre la macchina al controllo funzionale la protezione del doppio giunto cardanico deve essere: lasciata libera fissata con le catenelle tolta B Tolta e lasciata libera è quasi la stessa cosa: è molto pericoloso un albero cardanico senza protezioni!
247 Il controllo funzionale non può avere inizio quando la macchina risulta sprovvista di: protezione del cardano dispositivo per sostenere l’albero cardanico quando non viene utilizzato numero di serie o targhetta identificativa A è molto pericoloso un albero cardanico senza protezioni!
248 Qualora venga rilevato che il gocciolamento da un ugello non si arresta 5 secondi dopo la chiusura della mandata, il dispositivo antigoccia è da ritenersi: funzionante non funzionante funzionante, ma solo se l’irroratrice è dotata di ugelli antideriva B Il dispositivo antigoccia serve proprio a interrompere il gocciolamento!
249 L’indicatore di livello del liquido nel serbatoio: deve essere sempre presente e leggibile deve essere sempre presente nelle sole irroratrici trainate può non essere presente, purché l’utilizzatore sia in grado di dimostrare di avere effettuato la regolazione in modo da poter determinare esattamente la quantità di miscela distribuita A Non c'è "vado a occhio"
250 La distanza fra gli ugelli sulla barra: deve essere uniforme lungo la barra deve risultare sempre pari a 50 cm non è soggetta a particolari vincoli A La distanza dipende anche dalla dispersione
251 Nelle macchine a polverizzazione per pressione se si aumenta la pressione di esercizio le gocce ottenute sono: più grosse più fini uguali, cambia solo l’angolo di spruzzo B Pressione alta = goccioline fine
252 Quali sono le tipologie di ugelli più idonee per i trattamenti fungicidi su frumento in prefioritura? a doppio ventaglio a ventaglio a cono A Detto anche "a doppia fessura". Nel libro non è spiegato perché è migliore per i fungicidi.
253 Qual è la funzione delle pale regolabili di un ventilatore di tipo assiale: modificare la portata del ventilatore migliorare l’uniformità di distribuzione dell’aria variare la direzione del flusso d’aria A Inclinare le pale cambia la quantità di aria spostata, assieme al numero di giri
254 Quali sono le tipologie di ugelli più idonee per il diserbo di pre-emergenza? a cono a ventaglio a ventaglio antideriva C Detto anche "a fessura".
255 La verifica dell’orizzontalità della barra dell’irroratrice per le erbacee contribuisce a garantire: la stabilità della barra una buona uniformità di distribuzione lungo tutta la barra che la barra non tocchi il terreno B La barra è stabile perché è montata bene, e non deve toccare il terreno.
256 Una barra irroratrice con manica d’aria, opportunamente regolata è consigliata per: favorire la penetrazione del prodotto distribuito nella coltura in atto per i trattamenti di diserbo di pre-emergenza in tutte le condizioni, per ridurre la deriva A La manica d'aria riduce la deriva, concentrando il prodotto sul terreno
257 L’incremento della pressione di esercizio: migliora la distribuzione del prodotto sulla vegetazione e quindi l’efficacia del trattamento crea gocce più grandi e meno soggette all’effetto deriva crea gocce più piccole e più soggette all’effetto deriva C Pressione alta = goccioline fine
258 Quale tra le seguenti soluzioni non ha nulla a che vedere con la riduzione della deriva? utilizzo di ugelli a getto tagliato posizionati alle due estremità della barra riduzione della pressione di esercizio impiego di ugelli a doppia fessura C Gli ugelli a taglio riducono la deriva
Anche la riduzione della pressione crea gocce più grosse e riduce la deriva
259 Cosa si intende per deriva? la quantità di miscela che viene allontanata al di fuori dell’area oggetto del trattamento la parte di miscela che non viene intercettata dalla vegetazione e va fuori bersaglio il trattamento che, in condizioni di vento va su orti, abitazioni o giardini di privati A B include anche il PF che finisce per terra, ma non è deriva
260 Quali sono gli effetti negativi della deriva? la cattiva e disomogenea distribuzione del prodotto sulla coltura la contaminazione di corsi d’acqua e aree sensibili la necessità di usare una dose superiore a quella indicata in etichetta B Gli effetti dell'inquinamento sono (quasi) sempre quelli tenuti più in considerazione. In realtà non è che le altre risposte siano sbagliate…
261 Il rischio di deriva è maggiore: nei trattamenti su colture arboree nella fasi iniziali nei trattamenti su colture erbacee in piena vegetazione nei trattamenti su suolo nudo in condizioni siccitose A Arborea = non può andare dall'alto in basso, bisogna "sparare" verso l'alto il PF, ma le piante sono ancora piccole e ne assorbono poco
262 Quali di queste condizioni meteorologiche favoriscono la deriva? umidità dell’aria elevata bassa temperatura ed elevata umidità dell’aria temperatura dell’aria elevata C La temperatura elevata e la siccità promuovono l'evaporazione
263 In quali condizioni di vento è possibile effettuare il trattamento? solo in totale assenza di vento solo se il vento è direzionato i senso contrario rispetto ad aree sensibili anche con vento moderato, purchè vengano adottati gli accorgimenti necessari ad evitare la deriva C La totale assenza di vento è un po' troppo, come requisito.
264 Cosa si intende per deriva termica? la deriva che si genera in condizioni di alte temperature la deriva che si genera di sera, dopo una giornata calda, trattando sul terreno nudo la deriva che si genera di mattina, in condizioni di alta temperatura ed umidità B Non sono sufficienti le alte temperature, ma anche di dare il trattamento su un terreno nudo che è rimasto tutto il giorno sotto il sole
265 I prodotti antideriva sono: concimi formulati appositamente per essere utilizzati come antideriva prodotti in grado di modificare la dimensione delle gocce e che sono sempre contenuti nei formulati commerciali PF autorizzati per tale impiego C I concimi non sono PF; i prodotti inclusi in un altro prodotto sono coadiuvanti
266 L’uso degli ugelli antideriva è una soluzione particolarmente efficace, anche da sola, se applicata su: barre irroratrici atomizzatori tradizionali, purché dotati di sistema elettrostatico irroratrici pneumatiche A da sapere a memoria
267 Quale di queste attrezzature è più a rischio deriva? tunnel cannone a diffusori multipli orientabili B Tunnel è la soluzione che riduce di più la deriva
i diffusori multipli riducono la deriva.
Il cannone… spara!
268 Quali di questi accorgimenti costruttivi sono utili per poter ridurre la deriva in un atomizzatore? ventilatori con pale regolabili e numero di giri regolabile deflettori in grado da intercettare e raccogliere la parte di miscela irrorata fuori bersaglio verso l’alto o verso il basso sistemi di regolazione automatizzati del flusso di miscela in relazione alla velocità di avanzamento A da sapere a memoria
269 Utilizzando una barra irroratrice è opportuno operare con una velocità di avanzamento: non superiore a 8 km orari, con vento non contrario alla direzione di avanzamento non superare i 10 km purché in assenza di vento non superiore a 6 km orari C quando si irrora, si deve andare a passo d'uomo
270 L’altezza di lavoro di una barra deve essere: non superiore a 50-60 cm rispetto alla superficie del terreno o alla coltura da trattare mai superiore a 50-60 cm rispetto al terreno, se si tratta su terreno nudo, e più vicino possibile alla vegetazione se si tratta con coltura in atto l’altezza va regolata tenuto conto delle asperità del terreno, in modo da evitare il contatto degli ugelli con il terreno stesso A La A e la B sono troppo simili tra loro, quindi c'è da sapere a memoria
271 Gli ugelli montati sulle due semibarre di un atomizzatore: devono essere tutti uguali, per garantire una distribuzione omogenea ciascuna semibarra deve portare ugelli uguali possono essere anche diversi, purché sia garantita la simmetria C L'importante è il risultato
272 Le fasce tampone vegetate sono: le distanze stabilite nelle etichette dei PF, rispetto ai corpi idrici superficiali le fasce tampone inerbite, con o senza siepi, realizzate con le misure agro ambientali del PSR, ai fini della tutela della biodiversità fasce di terreno costituite da vegetazione erbacea, con o senza siepi, decorrenti lungo corpi idrici al fine di limitare principalmente il ruscellamento C La sua definizione
273 Il rischio di inquinamento delle acque di falda è maggiore: nel caso di impiego di erbicidi residuali nel caso di impiego di erbicidi di contatto quando l’erbicida viene interrato e seguono piogge abbondanti A Residuale = per terra, Contatto = sulle foglie. L'erbicida non viene interrato
274 I PF possono essere conservati: in un apposito armadietto, ubicato in un locale all’interno dell’abitazione del titolare in un’area specifica, chiusa e delimitata o in un armadio apposito, all’interno di un magazzino, purché nello stesso non siano conservati alimenti o mangimi in un locale ermeticamente chiuso, accessibile solo al titolare dell’azienda o ditta Allegati B La risposta più lunga e completa è quella giusta
275 Nel locale adibito a deposito di PF possono essere conservati: esclusivamente i PF le cui confezioni sono integre vanno conservati tutti i PF, anche parzialmente usati, i contenitori vuoti, gli strumenti per dosare i prodotti e i DPI possono essere conservati, oltre ai PF anche i prodotti scaduti ed i contenitori vuoti C I DPI non vanno conservati assieme ai PF
276 Al fine di poter raccogliere eventuali sversamenti (perdite) accidentali, il deposito dei PF deve disporre: di un sistema di contenimento, costituito da apposita vasca per i reflui, di capacità superiore almeno al 10% dei prodotti stoccati di pareti e pavimento lavabile e un sistema di contenimento, costituito da apposita vasca per i reflui, di capacità superiore almeno al 100% dei prodotti stoccati di sistemi di contenimento in modo da evitare che il prodotto o le acque di lavaggio possano contaminare l’ambiente o la rete fognaria C Non serve avere vasche di contenimento
277 Il deposito di PF deve essere ubicato: tenendo conto delle specifiche disposizioni in materia di protezione delle acque ad almeno 200 metri di distanza dai corpi idrici superficiali ad almeno 400 metri di distanza da eventuali punti di prelievo delle acque per il consumo umano A Non è specificata esplicitamente la distanza
278 Il locale o l’armadio adibito a deposito di PF deve: essere ermeticamente chiuso, per impedire la fuoriuscita di eventuali vapori tossici avere delle aperture, protette da griglie, che consentano un sufficiente ricambio di aria entrambe le soluzioni sopra riportate possono essere accettate B DEVE essere arieggiato
279 I PF vanno conservati: nei loro contenitori originali, con le etichette integre e leggibili per i prodotti aperti, è necessario che sia leggibile almeno il nome del prodotto. Deve inoltre essere disponibile all’interno del deposito la scheda di sicurezza per i prodotti aperti, è necessario che sia leggibile almeno il nome del prodotto ed il numero di registrazione A La sicurezza prima di tutto
280 L’attrezzatura per la distribuzione dei PF: va sempre regolata e pulita prima di iniziare i trattamenti va fatta revisionare da un’officina autorizzata, ogni anno, prima di iniziare i trattamenti va sempre verificato prima e durante i trattamenti che sia perfettamente funzionante e non presenti perdite C La sicurezza prima di tutto
281 La preparazione della miscela va effettuata: con modalità tali da non causare rischi di dispersione nell’ambiente, anche in caso di sversamenti (perdite) accidentali esclusivamente sopra un’apposita area attrezzata costituita da battuto di cemento, munito di tombino collegato a vasca di raccolta reflui lontano almeno 100 metri da corpi idrici superficiali, quali canali, fiumi e laghi A La sicurezza prima di tutto
282 Il prelievo di acqua per il riempimento dell’irroratrice può avvenire: esclusivamente da apposito serbatoio fisso o mobile anche da corpi idrici superficiali, purché siano utilizzati dispositivi idonei ad evitare la contaminazione della fonte idrica solo con acqua della rete idrica, in quanto le acque dei canali possono contenere sostanze o impurità che inattivano il PF B Posso prenderla anche dal fosso, ma devo essere sicuro di non contaminarlo
283 L’indicatore di livello del liquido presente nel serbatoio: deve essere presente e leggibile non è necessario, purché l’attrezzatura sia stata ben regolata e sia nota la quantità di miscela che viene distribuita devono in ogni caso essere presenti due indicatori di livello, uno dalla postazione di riempimento e uno dalla postazione di guida A Non è necessario che ce ne siano due
284 I contenitori vuoti: vanno accuratamente lavati al termine del trattamento vanno tenuti in un contenitore apposito e lavati prima della consegna ad una ditta specializzata per lo smaltimento dei rifiuti speciali vanno risciacquati al momento della preparazione della miscela C In questo modo il "risciacquo" può essere utilizzato con il resto del prodotto, senza ulteriori dispersioni
285 I contenitori vuoti possono essere conservati: in un apposito locale chiuso a chiave in contenitori idonei destinati esclusivamente a tale uso e ben identificabili, all’interno del deposito di PF o all’interno del deposito temporaneo di rifiuti agricoli esclusivamente all’interno del deposito adibito alla conservazione dei PF B La risposta più lunga e completa è quella giusta
286 La miscela fitoiatrica residua al termine del trattamento: deve rimanere nell’irroratrice, in modo da poter essere riutilizzata la volta successiva deve essere in ogni caso conferita ad una Ditta iscritta all’Albo Nazionale dei gestori rifiuti può essere, previa diluizione, distribuita sulla stessa coltura, nel rispetto delle indicazioni di etichetta C Piuttosto che produrre rifiuti inquinanti, alziamo leggermente il dosaggio nel campo
287 Il lavaggio esterno dell’attrezzatura al termine del trattamento può essere effettuato: in un’area del campo possibilmente ogni volta diversa, e comunque non in prossimità di un corpo idrico esclusivamente su un’area attrezzata solo utilizzando sistemi aziendali di trattamento dei reflui, come il biobed, che non necessitano di autorizzazione A La domanda si riferisce al lavaggio ESTERNO
288 I prodotti fitosanitari: non hanno una data di scadenza e, se ben conservati, possono essere utilizzati anche dopo alcuni anni riportano sempre la data di confezionamento e di scadenza sulla confezione. Dopo la data di scadenza il prodotto si considera revocato e va smaltito come rifiuto speciale pericoloso riportano sempre la data di confezionamento. È buona norma utilizzarli entro due anni dalla stessa C I PF non riportano la data di scadenza, ma per buon senso non vanno utilizzati oltre i due anni.
289 I PF revocati: non possono più essere utilizzati, passato il termine di smaltimento concesso, e vanno consegnati come rifiuti speciali pericolosi devono essere ritirati dalla ditta distributrice, che provvede al loro riutilizzo o smaltimento non possono più essere utilizzati e devono essere conservati in un apposito locale, distinto dal deposito dei PF, in attesa di essere consegnati come Rifiuti Speciali Pericolosi A Se sono revocati, sono pericolosi (vedi domanda 200)
290 È obbligatorio registrare i trattamenti con PF? sì, ma solo quando si utilizzano prodotti molto tossici, tossici o nocivi sì, sempre no, è obbligatorio solo nel caso in cui il trattamento abbia procurato fastidio a qualcuno B Nel registro dei trattamenti con i PF
291 Da chi deve essere compilato il registro dei trattamenti? dal commercialista dall’utilizzatore professionale o, in alternativa, da un suo delegato da chi ha venduto il prodotto utilizzato per il trattamento B Solo l'utilizzatore sa quanto e quando è stato utilizzato del PF
292 Il registro dei trattamenti deve esser compilato solo per i trattamenti effettuati nelle aziende agricole? sì, indipendentemente dalla coltura trattata no, anche per i trattamenti effettuati negli orti e giardini familiari no, anche per la difesa delle derrate alimentari e per gli impieghi extra-agricoli (verde pubblico, diserbo canali, sedi ferroviarie, ecc.) C Per gli orti non serve, ma per il verde pubblico sì
293 Quali sono i rischi nell’utilizzare PF illegali? solo rischi legati a frode fiscale per l’agricoltore rischi per la collettività, per l’agricoltore e per le aziende produttrici di PF rischio economico per le aziende produttrici di PF B L'inquinamento è contemplato solo nella B
294 Come comportarsi all’atto dell’acquisto di PF? controllare la corretta etichettatura dei PF è sufficiente acquistare confezioni integre rivolgersi unicamente a rivenditori autorizzati e controllare la corretta etichettatura dei PF C La A autorizzerebbe ad acquistare dal kebabbaro, se l'etichettatura è corretta
295 In caso di dubbi circa la provenienza e l’autenticità di PF, cosa fare? abbandonare in un cassonetto della spazzatura i prodotti appena acquistati per non correre rischi avvisare le autorità competenti, quali il Comando Carabinieri Politiche Agricole smaltire correttamente le confezioni sospette B Collaborare con le forze dell'ordine per incriminare il kebabbaro che vende di straforo i PF (e con le stesse mani prepara il kebab)
296 Un PF non classificato pericoloso è un agente chimico pericoloso? sì, perché può essere pericoloso durante l’impiego no, perché non è classificato pericoloso no, perché non è obbligatorio ottenere la scheda di sicurezza A Magari non è pericoloso per il criterio di classificazione, ma se poi lo usi in modo improprio può essere comunque pericoloso in sé
297 Quali sono le misure preventive e protettive da adottare obbligatoriamente quando vi è un rischio chimico rilevante per la salute e la sicurezza dei lavoratori? i dispositivi di protezione individuale tutte le misure specifiche di prevenzione e protezione, le disposizioni in caso d’incidenti e la sorveglianza sanitaria solo le visite mediche B La risposta più lunga e completa è quella giusta
298 Le misure preventive e protettive più idonee per l’impiego dei PF: sono quelle che vengono impiegate nelle aziende agricole della provincia di residenza sono quelle conseguenti alla valutazione del rischio chimico della propria azienda sono quelle che vengono richieste dai lavoratori B Non copiamo gli altri (A) o diamo retta agli altri (C), ma valutiamo il rischio oggettivo
299 Chi è abilitato ad effettuare le visite mediche nelle aziende agricole? il medico scelto mediante il sistema delle prenotazioni specialistiche il medico curante scelto dai singoli lavoratori il medico competente nominato dal datore di lavoro o dall’imprenditore agricolo C è l'azienda agricola, che si deve occupare di trovare il medico
300 Sono obbligatorie le visite mediche nell’impiego dei PF? sì, per i dipendenti che sono esposti ad un rischio rilevante per la salute sì, per tutti dipendenti addetti alle lavorazioni agricole sì, ma solo per i dipendenti abilitati all’acquisto dei PF molto tossici, tossici e nocivi A Non è necessario fare visite mediche a tutti, ma solo a quelli che usano i PF (tutti)
301 È obbligatorio sostituire un PF pericoloso con uno meno pericoloso per la salute dei lavoratori? sì, nel caso di un PF di pari efficacia fitoiatrica no, se è un PF che usano tutte le aziende agricole sì, solo se è descritto nella scheda di sicurezza A Perché non tutelare la salute dei lavoratori? (no, che costa meno non conta!)
302 Quali sono le disposizioni in caso d’incidente o d’emergenza? i dispositivi di protezione individuale le misure antincendio e di primo soccorso e le procedure da osservare in situazioni pericolose solo le visite mediche B La risposta più lunga e completa è quella giusta
303 Per effettuare i trattamenti fitosanitari in modo da soddisfare gli obblighi in materia di salute e di sicurezza sul lavoro il lavoratore deve: essere informato sul rispetto dell’orario di lavoro, formato a lavorare in qualsiasi circostanza atmosferica e addestrato a sopportare le fatiche essere informato dei rischi, formato sui rischi ed addestrato all’uso delle misure protettive partecipare ad un corso di informazione e di formazione dove alla sua conclusione deve apporre una firma obbligatoria sul registro di partecipazione B La formazione deve essere concreta, non solo una scartoffia (C), inoltre lo schiavismo è abolito da tempo (A)…
304 È sanzionato l’agricoltore che non esegue l’informazione, la formazione e l’addestramento dei propri lavoratori all’impiego dei PF? no sì, con un’ammenda sì, ma solo se il lavoratore non è in possesso del patentino B Il lavoratore può essere in possesso di un patentino del 1840, e quindi deve essere costantemente aggiornato
305 È sanzionato un lavoratore che nell’impiego dei PF non rispetta l’informazione, la formazione e l’addestramento che gli ha fornito il datore di lavoro? no sì, ma solo se il lavoratore non è in possesso del patentino sì, con un’ammenda C Se io ti formo, ma poi sbagli facendo di testa tua, ti prendi una multa
306 Chi è responsabile di eventuali danni agronomici e ambientali o di intossicazione verso terzi che potrebbero verificarsi in seguito all’uso scorretto dei PF classificati “Tossici di categoria 1, 2 e 3”, etichettati e contrassegnati con il simbolo del teschio su tibie incrociate? il titolare dell’azienda ma anche chi ha effettuato il trattamento, se diverso dal titolare chi ha venduto il prodotto solo chi ha effettuato il trattamento A Anche l'azienda risponde dei danni ambientali. (chi ha venduto il prodotto, che c'entra?) - vedi 307
307 Chi è responsabile di eventuali danni agronomici e ambientali o di intossicazione verso terzi che potrebbero verificarsi a seguito dell’uso scorretto dei PF non classificati pericolosi e privi di pittogrammi o avvertenze? chi ha venduto il prodotto e chi ha acquistato il PF il titolare dell’azienda ma anche chi ha effettuato il trattamento, se diverso dal titolare solo chi ha effettuato il trattamento B Anche l'azienda risponde dei danni ambientali. (chi ha venduto il prodotto, che c'entra?) - vedi 306
308 Chi è responsabile di eventuali intossicazioni conseguenti al cattivo uso del DPI (maschera) per la protezione delle vie respiratorie? chi non ha cambiato il filtro del DPI e si è dimenticato di leggere attentamente la nota informativa chi ha venduto il PF e non ha rilasciato un attestato di conformità CE, la nota informativa e una dichiarazione di conformità CE il datore di lavoro che ha acquistato il PF e chi, pur informato, formato ed addestrato, ha utilizzato scorrettamente il DPI C Sia il datore di lavoro, sia chi utilizza male il DPI (se formato)
309 È opportuno che una donna in gravidanza o in allattamento od un giovane di età inferiore a 18 anni collabori al trattamento con PF? sì, se provvisti dei DPI no, in nessun caso C Come i PF devono stare lontani dall'acqua, stiano lontani anche da minorenni e donne incinte o in allattamento - vedi 310
310 È vietato che una donna in gravidanza o fino a sette mesi dopo il parto od un giovane di età inferiore a 18 anni collabori ai trattamenti con PF? no, se provvisti dei DPI no A Come i PF devono stare lontani dall'acqua, stiano lontani anche da minorenni e donne incinte o in allattamento - vedi 309
311 È sanzionato il datore di lavoro che non fa eseguire le visite mediche obbligatorie ai propri lavoratori che impiegano i PF? no sì, ma solo se il lavoratore non è in possesso del patentino sì, qualora il lavoratore sia esposto ad un rischio rilevante per la salute C Il patentino non c'entra
312 Sono sanzionati i datori di lavoro che non adempiono agli obblighi in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro relativi al contratto d’appalto o al contratto d’opera fra l’agricoltore e le imprese appaltatrici o i contoterzisti? no sì, con un’ammenda sì, ma solo se il lavoratore non è in possesso del patentino B Il patentino non c'entra
313 Cosa deve verificare un agricoltore che affida i trattamenti fitosanitari ad un contoterzista? almeno l’iscrizione alla Camera di commercio, il possesso del “patentino” o di più elevato attestato di idoneità professionale e del tesserino di riconoscimento almeno l’iscrizione ad una associazione di categoria che non abbia avuto condanne penali passate in giudicato A La risposta più lunga e completa è quella giusta
314 Un agricoltore che affida i trattamenti fitosanitari ad un contoterzista deve opportunamente: consegnare un elenco di comportamenti corretti da eseguire sempre nella propria azienda predisporre e concordare un adeguato contratto in cui sono riportate, tra l’altro, le misure di sicurezza richiedere un’autocertificazione dove venga evidenziata un’elevata capacità professionale B La sicurezza prima di tutto
315 Chi è responsabile di un impiego dei PF non conforme all’etichettatura presente nelle confezioni? chiunque sia l’utilizzatore dei PF il titolare dell’azienda agricola il rivenditore di PF A Il titolare non può sempre controllare tutto (il rivenditore che c'entra?)
316 Gli utilizzatori che non rispettano l’obbligo di conservare correttamente i PF sono soggetti a: una sanzione amministrativa e penale nessuna sanzione se provvedono a mettersi in regola entro un termine stabilito nel verbale di controllo una sanzione amministrativa C No, non si va sul penale, per questo.
317 In caso di mancato rispetto delle indicazioni riportate nell’etichetta viene applicata: una sanzione amministrativa una sanzione amministrativa e penale una sanzione penale fino a sei mesi A No, non si va sul penale, per questo.
318 Chi impiega un PF in data successiva al termine stabilito per lo smaltimento delle scorte è punito con: sanzione penale sanzione amministrativa nessuna sanzione se il PF viene usato su una coltura ammessa B No, non si va sul penale, per questo.

Derivata di f(x)=x2-a2x2+a2

f(x)=x2-a2x2+a2

La derivata di una frazione segue la regola per cui se h(x) è il numeratore e g(x) il denominatore, e quindi f(x) = h(x) / g(x), si ha che

f'(x)=h'(x)*g(x)-h(x)*g'(x)g(x)2

Nel nostro caso:

funzione derivata
f(x) x2-a2 2x2x2-a2
g(x) x2+a2 2x

nota: la derivata di x2+a2 è 2x, e non 2x+2a, perché a è una costante (altrimenti la funzione sarebbe stata dichiarata come f(x, a) e sarebbe stata una funzione a due variabili)

Si ottiene:

(xx2-a2*x2+a2-2xx2-a2)*1(x2+a2)2

che diventa:

x(x2+a2)-x2-a2*x2-a2*2xx2-a2*(x2+a2)2

si moltiplicano i due termini uguali sotto radice (in viola):

x(x2+a2)-(x2-a2)*2xx2-a2*(x2+a2)2

raccogliamo x al numeratore (in marrone):

x(x2+a2-2x2+2a2)x2-a2*(x2+a2)2

e infine facciamo le somme:

x(-x2+3a2)x2-a2*(x2+a2)2

Il meglio deve ancora venire

Il meglio deve ancora venire

Like Frankie said... Quando ero giovane, pensavo che l'Università avesse collocato tutti gli esami più noiosi all'inizio, per sfoltire la grande massa di studenti capitati a Informatica per caso, e avesse lasciato la parte più interessante per la fine.

Non ho cambiato idea. La magistrale sarebbe una strada che percorrerei volentieri, ma servirebbero dei presupposti e delle motivazioni diverse, che ora non ho.

Comunque la voglia di imparare cose nuove non mi è passata, si è solo trasformata in qualcosa di un po' meno monotematico. Le occasioni di studio non mancano, infatti ho in programma:

Let's start!

Ed è finita così.

Me lo immaginavo diverso.

Di mattina presto è arrivata un'email: caro Pagnin, sei laureato. Toh, questo è il voto. Quando esci dal client di posta, chiudi la porta 110.

L'ho stampata, su un foglio A4, ma non è proprio la laurea: è un certificato a cui, se voglio, posso apporre la marca da bollo, per gli usi consentiti dalla legge.

L'ho messa in una bustina di plastica, e con l'indelebile ho scritto "Laurea - 2020", poi l'ho archiviata nel docs 2020.

La sera, per festeggiare abbiamo preso gli hamburger, quelli buoni, con la salsina. I bambini mi hanno ritagliato le lettere della parola DOTTORE e le hanno appese sul mobile alto.


La mattina dopo mi sono svegliato, guardo l'orologio: le 6:25. Ma perché? Sarà colpa degli hamburger! Prima ancora della sveglia. Ormai, tanto vale che mi alzi e che riordini un po' il computer.

Nella barra dei segnalibri del browser tutti gli esami sono accalcati dentro la cartella ESAMI PASSATI, tranne TESI. Ci metto anche TESI, e ora non c'è più niente.

Tiro un po' su con il naso - sarà un po' di allergia.

Nel desktop, una cartella con l'icona a forma di farfalla contiene la mia tesi di laurea. La sposto, non ha più senso tenerla lì.

All'improvviso non vedo più niente, e mi ritrovo con il viso bagnato e il singhiozzo. Da solo, come un cretino rido e piango, sono felice e nostalgico, completo e vuoto.

Qual è stata l'ultima volta che ho pianto di felicità?

Domani

Domani sarebbe il giorno.

Oggi sarei dovuto andare in ufficio elettrizzato, perché domani avrei usato l'ultimo permesso studio per andare in piazza San Marco a lanciare il cappello, e scoprire la chioma brizzolata in mezzo a tanti ragazzi promettenti e giovani.

Domani sera ci sarà una super festa, con tanti invitati, e ci sarà qualcuno che cercherà di farmi ubriacare e dire un sacco di parolacce, facendomi leggere un papiro lungo, come lunga è stata la parte della mia vita che ho usato per laurearmi.

E dopodomani rimetterò un po' di ordine nello studio, buttando i vecchi appunti pieni di errori di segno di analisi I, e mettendo i libri in un ignorante ordine per dimensione.

Si istituisce il mese in cui costringo tutta la mia famiglia a darmi del lei e a chiamarmi Dottor Pagnin, e con un semplice click cambio nel sito aziendale il mio titolo da "diplomato" a "laureato", e: tramezzini siano!, per tutti i colleghi.

E poi torna tutto come prima, con la differenza che passerò i fine settimana con i miei figli, che per quanto si possono ricordare mi avevano sempre visto passare i sabati e le domeniche a studiare qualcosa.

Questo - parliamoci chiaro - è l'ultimo dei traguardi importanti della mia vita. Uno di quelli che ti occupano la testa per anni, e poi quando esci per l'ultima volta dalle mura dell'Università, ti domandi "e adesso?".

Immaginavo quella sensazione di spaesamento e libertà, fugace, perché si riempie subito con tutte le possibilità che si aprono nella vita; io volevo guardarmi indietro e dire "beh, anche questa è fatta, ora sono grande" e invece sono rintanato in casa a logorarmi, pensando a cosa sarebbe potuto essere e invece non sarà.

Questa laurea è così carica di significati, per me, e così desiderata, che ora sono triste, perché penso che il covid-19 mi ha rubato tutte queste emozioni. Guardo fuori, e vedo persone che muoiono e aziende che falliscono, e capisco che il mio problema è niente; ma se guardo dentro di me c'è un ragazzo un po' immaturo e pieno di energie, imbronciato che ripete "non è giusto".

Aspetto, e passo il tempo premendo F5, nella speranza che la pagina delle informazioni dell'università porti buone notizie. Ma per oggi non c'è zen, non c'è Cogli l'attimo, ci sono solo pensieri come nuvole scure che rovinano il picnic.

Questa laurea non s'ha da fare

Ormai la tesi è consegnata, corretta, sicuramente sulla stampa in mano alla relatrice c'è un numero che, assieme alla media dei miei esami, potrebbe già rappresentare il mio voto di laurea.

E invece siamo tutti rintanati in casa. Noi lavoratori, i nostri figli studenti, i nostri genitori, i nonni ancora vivi, tutti in casa, cercando di sfuggire al Covid-19.

Tutte le proclamazioni sono rimandate a data da destinarsi, che non è il problema più importante della nazione, questo è vero, però è importante per me.

Vedere una gaussiana nascere e svilupparsi in tempo reale, e pensare che i freddi numeri rappresentano vere persone che si ammalano e muoiono, fa una certa impressione.

Stiamo a casa. Resterò ignorante un paio di mesi in più, non cambia molto. Festeggeremo quando tutto questo sarà finito, sperando di essere ancora tutti qui. Non è un pensiero macabro, è realistico. Dobbiamo stare attenti.