Risposte con commento alle domande per il conseguimento del patentino dei prodotti fitosanitari
Cap | # | Domanda | A | B | C | Corretta | Commento |
1 | 1 | Le fisiopatie sono: | malattie di natura fisiologica | malattie di natura virale | malattie che inducono sintomi a distribuzione tipicamente asimmetrica | A | Qualunque malattia, non solo virale. Asimmetrica non ha senso. |
2 | La presenza di patine e muffe è tipica di malattie: | batteriche | fungine | virali | B | Come nei formaggi: muffe e funghi vanno assieme | |
3 | Le cocciniglie e le cicaline sono insetti che provocano danno per effetto di: | erosioni | punture di suzione | escavazione di gallerie (mine) | B | Le cocciniglie hanno proboscidine che ciucciano la linfa | |
4 | I ragnetti rossi (acari tetranichidi) hanno dimensioni di: | alcuni millimetri | sono microscopici | di alcuni decimi di millimetro | C | I ragnetti rossi si vedono, ma sembrano una polverina | |
5 | I nematodi galligeni sono nematodi: | fogliari | che vivono liberi nel terreno | endoparassiti radicicoli | C | Domanda fregatura: non è spiegato bene cosa sono i nematodi "galligeni" e non è spiegato cosa sono gli endoparassiti radicicoli, anche se poi questa è la risposta giusta | |
6 | Gli insetti e gli acari presenti sulle colture sono tutti dannosi? | no | sì | no, se sono adulti | A | Non sono tutti dannosi, solo alcuni. Dipende dalla specie, non dall'età. | |
7 | A che cosa è dovuta la “stanchezza” del terreno? | alle troppe lavorazioni meccaniche | all’uso continuo di geo-disinfestanti | al continuo ripetersi della stessa coltura sullo stesso terreno | C | La stanchezza si manifesta perché una coltura assorbe alcuni nutrienti, e la ripetizione della stessa coltura stressa per le stesse sostanze. | |
8 | Come si manifesta la “stanchezza” del terreno? | con la diminuzione progressiva e costante della produzione e l’aumento delle malattie parassitarie in genere | con l’aumento di tutte le erbe infestanti | con l’accresciuta richiesta di acqua da parte della coltura | A | Il terreno rende meno. Inoltre da un anno all'altro possono persistere parassiti che attaccano la coltura. | |
9 | Cosa può provocare la monocoltura? | l’accumulo nel terreno di PF ed il selezionarsi di infestanti resistenti | l’aumento della produzione | il miglioramento della struttura del terreno | A | La monocoltura non migliora mai niente. | |
10 | Una fisiopatia è un danno alle piante che può derivare da: | agenti infettivi e insetti | condizioni ambientali non favorevoli | solo agenti infettivi o patogeni delle piante | B | Una fisiopatia è un'alterazione dovuta a fattori abiotici quali: sbalzi termici, traumi, carenze, ustioni da sole, ozono, ecc. | |
11 | Le avversità fungine, in generale sono favorite dalle seguenti condizioni ambientali: | caldo asciutte | freddo eccessivo | prolungata umidità e bagnature | C | Il formaggio stagiona in ambiente umido. | |
12 | Per un buon controllo di funghi patogeni è importante: | intervenire poco prima che si verifichino le condizioni favorevoli all’infezione | intervenire con PF costosi perché sono migliori | intervenire con PF sistemici solo dopo che si è verificata l’infezione | A | Funghi = prevenzione (soprattutto) Nota: qui, a nessuno interessa l'aspetto economico del trattamento. | |
13 | I batteri si possono controllare preferibilmente: | con PF antibiotici, ma solo se regolarmente registrati sulla coltura | con sistemi di prevenzione | con interventi a base di rame ogni volta che si irriga o si verifica una pioggia | B | Batteri = prevenzione (soprattutto). Anche il rame va bene, ma non è la risposta giusta. | |
14 | Le manifestazioni provocate dai batteri sulle piante sono spesso rappresentate da: | maculature, gocce di essudato, marciumi molli | presenza di muffe in genere di colore bianco-grigiastro | presenza di decolorazioni, anulature, striature con colorazioni anomale | A | La B si esclude perché riguarda evidentemente i funghi, la C si esclude perché sono i sintomi di malattia virale. | |
15 | La flavescenza dorata della vite viene trasmessa da: | insetti di diverse specie, come afidi, cimici, cicaline | da cicaline che si nutrono sulle viti | da afidi che possono trasportare la malattia anche da piante spontanee | B | da sapere a memoria | |
16 | Per controllare i fitoplasmi che causano la flavescenza dorata della vite o la moria del pero occorre: | effettuare specifici interventi con fungicidi | intervenire contro gli insetti vettori, se e quando presenti | effettuare lo sfalcio delle erbe infestanti a filari alterni, in modo da favorire il controllo biologico della malattia | B | Bisogna prendersela con le cicaline! | |
17 | I virus delle piante coltivate possono essere controllati attraverso: | PF ad attività viricida, ma solo se registrati sulla coltura interessata | sia con mezzi preventivi che con prodotti specifici | esclusivamente con metodi preventivi | C | Virus = prevenzione. E basta. | |
18 | Gli acari parassiti delle piante: | causano prevalentemente decolorazioni, bronzature fogliari, rugginosità sui frutti | causano decolorazioni ed erosioni fogliari, oltre all’accartocciamento delle foglie | arrecano danni principalmente in quanto sono in grado di propagare altre pericolose malattie, come le virosi | A | Gli acari sono aracnidi piccoli che rendono "metallica" la pianta, con "ruggine" e "bronzo" | |
19 | Gli attacchi di acari sono favoriti da: | condizioni climatiche caldo umide e piogge frequenti | concimazioni azotate e irrigazioni eccessive | temperature elevate e situazioni di stress idrico | C | Quando fa caldo e c'è sete, l'acaro beve dalla pianta | |
20 | I ragnetti rossi delle colture orticole, frutticole ed altri seminativi sono controllati normalmente con: | il lancio di insetti utili | l’uso di specifici PF denominati acaricidi | l’uso di PF che hanno il minimo effetto sui loro predatori naturali | C | Con il ragnetto rosso, ci pensa la natura! | |
21 | I fitoseidi sono: | insetti predatori degli acari dannosi | acari predatori di acari dannosi | chiamati volgarmente “ragnetto rosso” possono, in particolari condizioni, arrecare gravi danni alle colture | B | Il fitoseide è amico | |
22 | Per il controllo dei nematodi dannosi alle colture è possibile: | effettuare rotazioni sufficientemente lunghe | lavorare profondamente il terreno in modo da interrare completamente i resti della coltura precedente | applicare la tecnica della solarizzazione mantenendo la copertura del terreno con film trasparente per almeno 1 settimana | A | Infatti, sotterrare di più i vermi non è un'idea grandiosa, e applicare la solarizzazione a molti ettari è impraticabile | |
23 | Che cosa stabiliscono i Decreti di lotta obbligatoria? | l’eliminazione di specie erbacee invasive, di nuova comparsa, difficilmente controllabili con i diserbanti disponibili | gli interventi diretti a punire la contraffazione ed il traffico illegale dei PF | gli interventi per limitare la diffusione di avversità delle piante particolarmente pericolose | C | Per "lotta obbligatoria" si intende lotta agli organisimi infestanti con azioni collettive | |
2 | 24 | Quali tipi di norme riguardano le sostanze chimiche pericolose e in particolare i PF? | normative nazionali | normative comunitarie | normative comunitarie e nazionali | C | Le norme sono decise dalle CE e recepite a livello nazionale. |
25 | Il Regolamento 1107/2009, relativo all’immissione sul mercato dei PF, contiene: | le procedure per l’autorizzazione dei PF e alcuni obblighi per gli utilizzatori di PF | le procedure per l’immissione sul mercato dei PF e le sanzioni relative | le procedure per l’immissione sul mercato dei PF che devono essere applicate da tutti gli Stati Membri | A | Non include le sanzioni e, controintuitivamente, non devono essere applicate da tutti gli stati membri. Inoltre nel testo si usa "immissione", mentre la risposta giusta contiene "autorizzazione" | |
26 | Il regolamento CLP, relativo alla classificazione, etichettatura e confezionamento dei PF, prevede: | l’obbligo della Scheda dati di Sicurezza per i PF classificati pericolosi | l’armonizzazione delle indicazioni di pericolo a livello mondiale | l’obbligo di fornire all’acquirente i PF sempre nei loro imballaggi originali | B | La scheda di sicurezza è obbligatoria sempre, non solo per i prodotti pericolosi. Alcuni PF possono non essere nei loro imballi originali. | |
27 | I Limiti Massimi dei Residui – LMR – sui prodotti destinati all’alimentazione sono fissati: | dal Ministero della Salute con appositi decreti | da Regolamenti UE | da Decisioni della UE che i singoli Stati Membri devono recepire | B | Decide l'UE, altrimenti non sarebbe possibile commerciare gli alimenti tra stati con LMR diversi tra loro. | |
28 | In materia di tutela delle acque valgono le: | disposizioni comunali | le norme nazionali di recepimento delle direttive comunitarie | disposizioni regionali | B | Decide l'UE, perché i fiumi possono attraversare le nazioni | |
29 | La direttiva 2009/128/CE riguarda: | l’uso sostenibile dei PF | l’immissione in commercio dei PF | i residui massimi ammessi dei PF sulle derrate destinate al consumo umano e animale | A | Per definizione, da sapere a memoria | |
30 | La direttiva 2009/128/CE, per quanto riguarda la difesa delle colture, prevede che: | a partire dall’1 gennaio 2020 tutte le aziende dovranno applicare l’agricoltura biologica | a partire dall’1 gennaio 2016 tutte le aziende dovranno applicare i disciplinari regionali di difesa integrata | a partire dall’1 gennaio 2014 tutte le aziende devono applicare i principi e criteri della difesa integrata | C | Per definizione, da sapere a memoria | |
31 | I Regolamenti di Polizia Rurale sono approvati: | con delibera regionale | dai Consigli comunali | dai Consigli comunali e sottoposti a successiva approvazione della Regione | C | Polizia rurale = consigli comunali. Da sapere a memoria. Occhio che nel testo si cita più spesso la regione, ma i regolamenti sono approvati dal comune | |
3 | 32 | Che cosa sono i PF? | i prodotti contenenti una o più sostanze attive, destinati ad essere utilizzati per il controllo degli organismi nocivi delle colture e delle derrate alimentari, per il controllo delle piante infestanti nelle coltivazioni e per favorire o regolare le produzioni vegetali | gli insetticidi e fungicidi utilizzati per la difesa delle piante e delle derrate alimentari | i prodotti utilizzati per la difesa della piante agrarie ed ornamentali, classificati come molto tossici, tossici e nocivi | A | Non solo insetti e funghi; non solo sostanze tossiche |
33 | È possibile impiegare PF per scopi diversi da quelli indicati in etichetta? | no, i PF vanno usati esclusivamente per gli usi riportati in etichetta | sì, solamente su consiglio del venditore o del tecnico che fornisce l’assistenza | sì, solo se realmente necessario | A | Mai usare in modo improprio un PF! | |
34 | Con gli insetticidi di impiego agricolo possono essere trattati i parassiti degli animali? | sì, solamente se questi non producono latte | no, mai | sì, ma solo su prescrizione del veterinario | B | Mai usare in modo improprio un PF! | |
35 | Che cosa si intende per sostanza attiva? | un prodotto che può essere acquistato solamente da chi possiede il patentino | è la parte del formulato commerciale che serve per migliorare le prestazioni del prodotto | è la sostanza contenuta in PF che possiede un’attività nei confronti degli organismi nocivi o dell’avversità da combattere | C | La B è un coadiuvante | |
36 | Perché è importante conoscere la modalità d’azione della sostanza attiva? | perché specifica se il PF è nocivo agli insetti ed acari utili | perché indirizza l’agricoltore nella scelta del PF in relazione all’avversità da combattere | perché indica la quantità minima necessaria per combattere i parassiti | B | La B è più generica delle altre due, che sono comprese nella B | |
37 | Che cosa sono i coadiuvanti? | sostanze che aumentano l’efficacia delle sostanze attive presenti nel PF e ne favoriscono la distribuzione | sostanze che riducono l’efficacia di un PF | sostanze che prolungano il tempo di sicurezza | A | Coadiuvante significa "che aiuta" | |
38 | Che cosa sono i coformulanti? | sostanze che hanno lo scopo di aumentare l’efficacia delle sostanze attive | sostanze che servono a ridurre la DL 50 | sostanze che servono a ridurre la concentrazione della sostanza attiva | C | Sono come gli eccipienti delle medicine | |
39 | Cosa sono i bagnanti-adesivanti? | prodotti che prevengono le fisiopatie | coadiuvanti di PF che favoriscono una maggior copertura della superficie irrorata e aumentano la resistenza al dilavamento | coadiuvanti antischiuma degli erbicidi di post-emergenza | B | Fanno appiccicare alla pianta il PF | |
40 | I corroboranti sono: | sostanze di origine naturale, diverse dai fertilizzanti, che migliorano la resistenza delle piante nei confronti degli organismi nocivi e le proteggono da danni non provocati da parassiti | sostanze che sostituiscono i coformulanti quando questi non sono già presenti nel PF | sostanze di origine naturale che vengono distribuite al terreno e che aumentano l’assorbimento dei fertilizzanti | A | Riporta la definizione. Per esempio, bicarbonato, o aceto | |
41 | Quali sono i PF destinati ad utilizzatori non professionali? | sono tutti i PF classificati come non pericolosi | sono i prodotti impiegabili su piante ornamentali in ambito domestico (PPO) e quelli utilizzabili su colture edibili, il cui raccolto è destinato esclusivamente all’autoconsumo | sono tutti i coformulanti in quanto non risultano tossici per l’uomo | B | Anche i PF "non pericolosi" possono essere pericolosi, se non sai come si usano. | |
42 | I prodotti impiegabili su piante edibili coltivate in ambito domestico: | possono essere acquistati esclusivamente da coloro che possiedono il patentino | possono essere acquistati sia dagli utilizzatori non professionali che da coloro che possiedono il “patentino” | possono essere acquistati ovunque e solo dagli utilizzatori non professionali | B | "in ambito domestico" = "non professionali" | |
43 | A che cosa serve un PF anticrittogamico? | per la lotta contro le malattie delle piante causate dai funghi | all’esclusivo contenimento dei marciumi post-raccolta | a modificare determinati processi fisiologici nelle piante favorendo l’allegagione dei fiori | A | Crittogramico = funghi | |
44 | A che cosa serve un PF insetticida? | a combattere gli insetti parassiti degli animali | ad eliminare il danno causato sulle colture dagli insetti | a combattere gli insetti dannosi alle piante (fitofagi) | C | La B è sbagliata perché non si agisce sul danno, ma sulla causa. La A è sbagliata perché sennò muore il cane. | |
45 | A che cosa serve un PF acaricida? | ad impedire lo sviluppo di erbe infestanti | a combattere le malattie fungine delle piante agrarie | a combattere gli acari dannosi alle piante | C | Se fossero tutte così facili… | |
46 | A che cosa serve un PF diserbante? | a contenere lo sviluppo indesiderato delle erbe infestanti | ad eliminare le piante infestate da organismi nocivi | al solo diserbo di fossi, canali e giardini | A | Non si agisce sugli organismi nocivi, ma sulle erbe, in ogni contesto. | |
47 | Cosa sono i PF fitoregolatori? | prodotti per combattere le malattie crittogamiche | prodotti impiegati per la concia delle sementi | prodotti che promuovono o inibiscono determinati processi naturali delle piante | C | Regolatore = promuove o inibisce processi naturali | |
48 | Che cosa si intende per selettività di un insetticida? | la capacità di agire sugli insetti nocivi pur essendo di bassa tossicità per l’uomo | la capacità di eliminare tutti gli insetti presenti nella coltura | la capacità di agire nei confronti degli insetti nocivi, ma di rispettare il più possibile gli insetti utili presenti | C | Selettivo = uccide solo i cattivi, risparmiando i buoni. | |
49 | Che cosa sono gli insetti predatori? | sono specie che si nutrono di insetti o acari dannosi alle piante | sono insetti dannosi che vanno eliminati dalle colture agrarie | è l’insieme degli insetti utili e dannosi che si possono trovare sulle colture agrarie | A | Coccinella assassina! Per "predatore" si intende che aggredisce gli orgniasmi dannosi. | |
50 | I PF non classificati ed irritanti sono meno dannosi sugli insetti ed acari utili rispetto a quelli molto tossici, tossici e nocivi? | sì, sugli insetti e acari utili sono meno dannosi | no, l’effetto sugli insetti ed acari utili non è legato alla tossicità per l’uomo | non sono mai dannosi | B | I PF non classificati sono IL MALE. | |
51 | Quando un diserbante è selettivo? | se solo la coltura è danneggiata mentre le erbe infestanti sono risparmiate | se il PF rispetta la coltura agendo solo sulle erbe infestanti da controllare | se il PF rispetta gli insetti utili | B | Selettivo = uccide solo i cattivi, risparmiando i buoni. | |
52 | Quale è la modalità di azione dei prodotti insetticidi e acaricidi? | stimolazione delle difese naturali della pianta | limitazione dell’accoppiamento tra maschi e femmine | ingestione, contatto e asfissia | C | Tre modi per uccidere (insetti-CIDI, acari-CIDI = uc-CIDI, omi-CIDI) | |
53 | Fra le modalità d’azione degli insetticidi quale è la più selettiva? | per contatto | per ingestione | per asfissia | B | La pappa con l'insetticida piace solo agli insetti cattivi | |
54 | È importante conoscere gli stadi di sviluppo degli insetti? | sì, per definire l’epoca di intervento in relazione al PF impiegato | sì, perché gli insetticidi agiscono solo sulle larve e non sugli altri stadi di sviluppo | no, non influisce sull’effetto del trattamento | A | Gli insetticidi agiscono su tutti gli stadi | |
55 | Qual è la caratteristica di un PF fungicida sistemico? | la capacità di agire sistematicamente nei confronti di tutte le avversità presenti sulla pianta | di non essere tossico per l’operatore che effettua il trattamento | la capacità di essere assorbito dai tessuti vegetali, di trasferirsi per via linfatica nella pianta, e quindi combattere i patogeni non raggiungibili con PF che agiscono solo in superficie | C | Sistemico = che riguarda l'intero organismo | |
56 | Qual è l’azione di un PF fungicida di copertura? | preventiva: impedisce lo sviluppo dell’infezione | curativa: consente di combattere la malattia durante l’incubazione | eradicante: blocca lo sviluppo di infezioni già manifeste | A | Come la copertura assicurativa: la devi fare PRIMA | |
57 | È corretto utilizzare i PF fungicidi con finalità eradicanti? | sì, perché si interviene solo quando la malattia è presente sulla coltura e si evitano trattamenti inutili | no, perché il trattamento così effettuato risulta eccessivamente costoso | no, perché l’intervento può risultare inefficace e si può incorrere nell’insorgenza di fenomeni di resistenza del patogeno al PF | C | Che l'agricoltore spenda tanto, non frega niente a nessuno! | |
58 | In base alla modalità d’azione, quali erbicidi possono influire negativamente sulla coltura che segue quella trattata? | di contatto (disseccanti) | antigerminello (residuali) | ad assorbimento fogliare sistemico | B | è l'unico diserbante che resiste alla morte della pianta | |
59 | Non rispettare l’epoca di intervento riportata sull’etichetta di un PF diserbante può dar luogo a: | danni consistenti alla coltura o la sua distruzione | nessun danno perché i diserbanti vengono applicati solo in pre-semina | danni consistenti soltanto se si interviene dopo una pioggia | A | La B è sbagliata perché c'è un danno. La C è sbagliata perché "soltanto dopo una pioggia" è troppo arbitrario |
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60 | In presenza di resistenza ad un PF insetticida, che cos’è opportuno fare? | aumentare il dosaggio del PF in questione e ripetere l’intervento frequentemente | utilizzare PF tossici o molto tossici per eliminare gli insetti dannosi resistenti all’insetticida in questione | ricorrere a mezzi alternativi ai comuni insetticidi, come la confusione o il disorientamento sessuale | C | Se non ha funzionato il fucile, non usare il cannone. Basta un po' di disorientamento sessuale… |
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61 | L’uso ripetuto degli stessi PF erbicidi può dar luogo: | alla presenza di piante rinate della coltura precedente | a malerbe resistenti agli erbicidi impiegati, che si diffondono con il tempo | a malerbe che soffocano la coltura | B | Ripetere un trattamento (qualunque sia) provoca resistenza nel tempo | |
62 | Cosa si intende per PF fitotossico? | che è mortale per l’uomo | che provoca danni alle piante trattate | che è dannoso ad alcuni animali | B | Fitotossico per l'oggetto trattato (quindi non per l'uomo o per l'animale) | |
63 | Quali fenomeni si possono manifestare impiegando un PF erbicida a dose più alta di quella consigliata? | aumento della produzione perché si eliminano tutte le infestanti | nessuno, se dato in pre-emergenza | fitotossicità per la coltura | C | Non seguire le dosi consigliate non ha conseguenze positive | |
64 | Che cosa è la persistenza d’azione di un PF? | la capacità di non essere dilavato dalla pioggia | la capacità di essere attivo nel tempo, nei confronti delle avversità per cui è registrato | la capacità di agire anche durante il riposo vegetativo di una pianta | B | Un PF può essere deteriorato anche da altro (es. gli UV del sole) | |
65 | È possibile miscelare PF diversi? | no, mai | sì, previa consultazione delle indicazioni di compatibilità in etichetta | sì, sempre | B | Se sono compatibili sì, se non sono compatibili no. | |
66 | Prima di miscelare due PF per un trattamento, cosa bisogna fare? | preparare una dose doppia di acqua, perché i PF sono due | preparare due soluzioni distinte e poi unirle per vedere che cosa succede | leggere attentamente la voce “compatibilità” sulle due etichette o assumere informazioni adeguate | C | Non sei l'apprendista stregone. | |
67 | Quando l’operatore agricolo miscela due o più PF con intervalli di sicurezza diversi, dopo quanti giorni può effettuare la raccolta? | dopo il numero di giorni indicato sul PF con il tempo di carenza più lungo | dopo il numero di giorni indicato per il PF più tossico | non prima di trenta giorni | A | va confrontato il tempo di carenza, e bisogna aspettare il "peggiore" | |
68 | Cosa sono i trattamenti a secco? | i diserbi eseguiti su terreno libero | i trattamenti che non hanno bisogno di acqua come mezzo disperdente | i trattamenti eseguiti con la pompa a spalla | B | No acqua = a secco | |
69 | Quali vantaggi offrono le nuove formulazioni dei PF (granuli idrodisperdibili, sacchetti idrosolubili, ecc.)? | nessuno, la loro efficacia non cambia | economici, in quanto diminuisce la quantità di prodotto che viene distribuita sulla coltura | minore pericolosità per l’operatore e maggiore facilità nella preparazione della miscela | C | Respirare un granulo è molto più difficile che respirare della polvere | |
70 | Per la scelta del PF da utilizzarsi in un trattamento è necessario: | verificare in etichetta le registrazioni e le modalità di impiego | scegliere un prodotto sistemico perché se piove il trattamento è più efficace | non occorrono particolari precauzioni purché il prodotto sia efficace | A | Se sai leggere, puoi rispondere | |
71 | Un PF registrato per uno specifico fitofago del pero, può essere utilizzato anche per lo stesso fitofago che colpisce il susino? | sì, in quanto è un PF specifico contro quel fitofago | no, se non riporta in etichetta anche il susino come coltura autorizzata | sì, l’uso del PF è indipendente dalla coltura | B | Magari quel PF funziona bene proprio perché si applica sul pero | |
72 | I PF possono essere impiegati per trattamenti di aree non agricole? | sì, sempre purché si rispetti il tempo di carenza | no | solo quando è specificatamente indicato in etichetta | C | Non tutti i PF sono velenosi! Controllare l'etichetta! | |
73 | È corretto impiegare PF a dosi più alte di quelle massime indicate in etichetta? | no, mai | sì | solamente se miscelati | A | L'etichetta è sacra | |
74 | Se si rende necessario eseguire un trattamento in prossimità della raccolta, quale tipo di PF occorre impiegare? | un PF che non venga assorbito per via cutanea per evitare rischi a carico della salute di chi esegue la raccolta | un PF che possieda un tempo di carenza inferiore a quello fra il trattamento e la presumibile data di raccolta | qualsiasi PF purché il prodotto raccolto venga lavato accuratamente prima della vendita | B | Il lavaggio non garantisce che il PF sia eliminato | |
75 | L’intervallo di sicurezza di un PF varia se viene diminuita la dose di impiego? | diminuisce riducendo la quantità di acqua impiegata | diminuisce proporzionalmente alle concentrazione | non varia | C | Tanto PF per 10 giorni oppure poco PF per 10 giorni sono sempre 10 giorni! | |
76 | In caso si riscontri una minore efficacia del trattamento con un dato PF, cosa è opportuno fare? | aumentare la dose del PF impiegato | sostituire il PF impiegato con uno più tossico | consultare un tecnico specializzato ed eventualmente sostituire il PF con un altro, registrato per la coltura e la malattia o avversità da combattere | C | Se non ha funzionato il fucile, non usare il cannone. Consulta il tuo amichevole tecnico specializzato di quartiere! |
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4 | 77 | Non rispettando le norme precauzionali per l’uso dei PF a quale rischio per la salute si sottopone l’operatore? | solo intossicazione acuta | intossicazione acuta, cronica ed allo sviluppo di malattie allergiche | solo intossicazione cronica ed allo sviluppo di malattie allergiche | B | Di solito, quando non si rispettano le regole la soluzione giusta è quella più catastrofica. Qui B = A+C |
78 | Quando si può verificare un’intossicazione acuta? | quando l’organismo è esposto, in tempi brevi, a quantità elevate di sostanze pericolose per la salute | quando l’organismo è esposto a quantità relativamente piccole di PF | quando l’organismo è esposto a PF classificati solo molto tossici e tossici | A | B è sbagliata, perché crea intossicazioni croniche C è sbagliata, perché non è la classificazione a rendere tossica una sostanza, ma la reale pericolosità |
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79 | Quando si può verificare un’intossicazione cronica? | solo se l’organismo è esposto, in tempi brevi, a quantità elevate di sostanze pericolose per la salute | anche per esposizione prolungata a quantità relativamente piccole di PF | solo quando l’organismo è esposto a PF solo classificati molto tossici e tossici | B | Non si hanno manifestazioni acute, ma l'intossicazione avviene piano piano | |
80 | Attraverso quali vie d’assorbimento può avvenire un’intossicazione acuta? | solamente per ingestione | solamente per contatto con le mani e con il corpo | per ingestione, per contatto e per inalazione | C | Qualunque via è buona, per prendersi un'intossicazione | |
81 | Attraverso quali vie d’assorbimento può avvenire un’intossicazione cronica? | solamente per ingestione | per ingestione, per contatto e per inalazione | particolarmente per ingestione e per contatto con le mani | B | Qualunque via è buona, per prendersi un'intossicazione | |
82 | All’insorgere di un’intossicazione che si ritiene collegata con l’impiego dei PF, com’è opportuno comportarsi? | bere del latte e distendersi per qualche ora | provocare il vomito e mettersi a riposo | chiamare immediatamente il 118 | C | Niente rimedi fai-da-te | |
83 | Nel caso di intossicazione acuta da PF, quali provvedimenti immediati occorre adottare? | lavare l’intossicato con acqua e somministrare una bevanda calda | mettere a letto il soggetto e chiamare il medico curante | chiamare il 118, trasportare l’intossicato lontano dal luogo della contaminazione, spogliarlo e lavarlo con acqua; non somministrare alcuna bevanda, aspettare l’arrivo del personale del 118 a cui verrà consegnata la scheda di sicurezza o l’etichetta del PF che ha causato l’intossicazione | C | Niente rimedi fai-da-te | |
84 | All’insorgere di un malessere che si ritiene collegato con l’impiego dei PF, come è opportuno comportarsi? | bere del latte e distendersi per qualche ora | provocare il vomito e mettersi a riposo | rivolgersi al pronto soccorso portando con sé la scheda di sicurezza o l’etichetta dei prodotti utilizzati | C | Niente rimedi fai-da-te | |
85 | In caso di malessere o di intossicazione che si ritiene collegato con l’impiego dei PF, quale documentazione è necessario portare con sé al pronto soccorso? | il registro dei trattamenti eseguiti nei 30 giorni precedenti all’intossicazione | la scheda di sicurezza o l’etichetta dei PF impiegati | il patentino agricolo rilasciato dall’amministrazione provinciale | B | Il registro non contiene i dettagli dei PF, e del patentino non se ne fanno niente | |
86 | Cosa significa il parametro della Dose Letale 50 (DL50)? | il 50% del prodotto può essere letale per via ingestiva, cutanea e inalatoria | la dose che uccide il 50% degli animali da esperimento sottoposti al trattamento | la dose da diluire al 50% per avere un’azione letale | B | è semplicemente la definizione di CL50 | |
87 | Cosa significa il parametro della Concentrazione Letale 50 (CL50)? | la dose di aria satura di PF che viene somministrata a 50 animali da esperimento su un totale di 100, mentre ai rimanenti 50 animali viene somministrata dell’acqua satura di PF concentrato | la concentrazione in aria o acqua del prodotto che agisce allo stato di gas o di vapore e che uccide il 50% degli animali da laboratorio sottoposti al trattamento | il 50% del prodotto può essere letale | B | è semplicemente la definizione di CL50 | |
88 | Come sono etichettati e contrassegnati i PF tossici acuti di categoria 1, 2 e 3? | con la croce di Sant’Andrea in un riquadro di colore gialloarancio | con scritto, in caratteri ben visibili: attenzione, manipolare con prudenza “prodotto Molto Tossico” | con un pittogramma a forma di losanga con fondo bianco e bordo rosso contenente il simbolo del teschio su tibie incrociate di colore nero con avvertenza sottostante “Pericolo” | C | La losanga è un rombo, il teschio è per 1,2,3. Il punto esclamativo è per 4 e irritanti e sensibilizzanti | |
89 | Come sono etichettati e contrassegnati i PF tossici acuti di categoria 4? | con il simbolo di pericolo T, con teschio su tibie incrociate di colore nero in campo giallo arancione e l’indicazione di pericolo “Tossico” | con scritto, in caratteri ben visibili: attenzione, manipolare con prudenza “prodotto Tossico” | con un pittogramma a forma di losanga con fondo bianco e bordo rosso contenente il simbolo del Punto esclamativo di colore nero con avvertenza sottostante “Attenzione” | C | La losanga è un rombo, il teschio è per 1,2,3. Il punto esclamativo è per 4 e irritanti e sensibilizzanti | |
90 | Come sono etichettati e contrassegnati i PF “Tossici sulla prole per gli effetti della lattazione”? | non è previsto nessun pittogramma ed avvertenza, ma è prevista l’indicazione di pericolo “H” | con il simbolo di pericolo “T”, con teschio su tibie incrociate di colore nero in campo giallo arancione e l’indicazione di pericolo “Tossico” | con un pittogramma a forma di losanga con fondo bianco e bordo rosso contenente il simbolo del “Punto esclamativo” di colore nero con avvertenza sottostante “Attenzione” | A | Forse si presume che una donna che allatta non maneggi PF… | |
91 | Il punto esclamativo si trova solo su prodotti tossici di categoria 4? | no, anche sui prodotti irritanti e sensibilizzanti per la pelle | sì | indica prodotti tossici che sono contemporaneamente infiammabili | A | La losanga è un rombo, il teschio è per 1,2,3. Il punto esclamativo è per 4 e irritanti e sensibilizzanti | |
92 | Come sono etichettati e contrassegnati i PF sensibilizzanti per inalazione? | con un teschio nero su ossa incrociate inserite in un quadrato rettangolare di colore giallo-arancio e la scritta “Irritante” | con la sola scritta “Nocivo”, senza nessun contrassegno e disegno particolare | con un pittogramma a forma di losanga con fondo bianco e bordo rosso contenente il simbolo della Persona danneggiata di colore nero con avvertenza sottostante di “Pericolo” | C | La losanga è un rombo, il logo sembra un uomo a cui stanno scoppiando i polmoni. Non incasinarsi con la 94, che è molto simile! | |
93 | Come sono etichettati e contrassegnati i PF sensibilizzanti per contatto con la pelle? | con un teschio nero su ossa incrociate inserite in un quadrato rettangolare di colore giallo-arancio e la scritta “Irritante” | con un pittogramma a forma di losanga con fondo bianco e bordo rosso contenente il simbolo del Punto esclamativo di colore nero con avvertenza sottostante di “Attenzione” | con la sola scritta “Nocivo”, senza disegni particolari, ma il colore è sempre giallo-arancio | B | La losanga è un rombo, il teschio è per 1,2,3. Il punto esclamativo è per 4 e irritanti e sensibilizzanti | |
94 | Come sono etichettati e contrassegnati i PF irritanti per le vie respiratorie? | con una “I” maiuscola, inserita su di un quadrato di color arancio | con il simbolo di pericolo “Xi”, con croce di S. Andrea nera in campo giallo arancione e l’indicazione di pericolo “Irritante” | con un pittogramma a forma di losanga con fondo bianco e bordo rosso contenente il simbolo del “Punto esclamativo” di colore nero con avvertenza sottostante di “Attenzione” | C | La losanga è un rombo, il teschio è per 1,2,3. Il punto esclamativo è per 4 e irritanti e sensibilizzanti. Non incasinarsi con la 92, che è molto simile! | |
95 | Come sono etichettati e contrassegnati i PF cancerogeni, mutageni e tossici per il ciclo riproduttivo di categoria 2? | con un pittogramma a forma di losanga con fondo bianco e bordo rosso contenente il simbolo della Persona danneggiata di colore nero con avvertenza sottostante “Attenzione” | con la sola scritta “Nocivo”, senza nessun contrassegno e disegno particolare | con il simbolo di pericolo “Xn”, con croce di S. Andrea nera in campo giallo arancio e l’indicazione di pericolo “Nocivo” | A | La losanga è un rombo, il logo sembra un uomo a cui stanno scoppiando i polmoni. | |
96 | Come si fa a capire se un PF è nocivo se inalato? | si capisce dalla lettura del simbolo di pericolo | si capisce dalla lettura del nome commerciale del PF | si capisce dalla lettura dell’indicazione di pericolo nell’etichettatura | C | Il simbolo è solo l'ometto con i polmoni che scoppiano, ma è usato per tanti pericoli. Bisogna leggere l'indicazione. | |
97 | Come sono etichettati e contrassegnati i PF facilmente infiammabili? | con il simbolo di pericolo “F”, con fiamma nera in campo giallo-arancione e l’indicazione di pericolo “Facilmente infiammabile” | con un pittogramma a forma di losanga con fondo bianco e bordo rosso contenente una fiamma di colore nero con avvertenza sottostante di “Pericolo” | con una croce di Sant’Andrea in un riquadro rettangolare di colore giallo-arancio e la scritta “Infiammabile” | B | Con la losanga, che non è altro che un rombo, non sbagli mai! | |
98 | Un PF non classificato pericoloso può contenere sostanze pericolose per la salute dell’uomo? | sì, può contenere sostanze molto pericolose, anche se in piccole quantità | no, perche non è classificato pericoloso | no, perche non è obbligatorio ottenere la scheda di sicurezza | A | Mai fidarsi, anche se non è classificato pericoloso. | |
99 | È necessario acquisire il “patentino” per acquistare PF pericolosi per l’ambiente? | no, perché non sono pericolosi per la salute dell’uomo | il “patentino” è obbligatorio per tutti i PF di uso professionale | solo quando vengono irrorati su terreni seminativi in pieno campo | B | sì, sempre! (altrimenti che studiamo a fare?) | |
100 | Che cosa si intende per etichettatura di pericolo dei PF? | è l’insieme del pittogramma, delle avvertenze, delle indicazioni di pericolo, dei consigli di prudenza con il nome del PF e dell’impresa che lo ha immesso in commercio | è l’etichetta che deve essere apposta per legge sulle confezioni di tutti i prodotti chimici | è il simbolo di pericolo presente sull’etichetta delle confezioni | A | La risposta più lunga e completa è quella giusta | |
101 | Ottenere la Scheda Dati di Sicurezza dei PF è obbligatorio? | sempre, ma solo per confezioni con contenuto superiore a 1 litro | sempre, per prodotti pericolosi e non pericolosi contenenti almeno una sostanza pericolosa | no, non è obbligatorio ottenere la SDS per i PF non classificati pericolosi | B | Sempre, sempre, sempre ottenere la scheda dati di sicurezza. Sempre. | |
102 | Quando deve essere fornita obbligatoriamente la Scheda Dati di Sicurezza di un PF? | La prima volta che si acquista quel PF | sempre, ma solo per confezioni con contenuto superiore a 1 litro | mai, non è obbligatorio fornire la SDS per i PF | A | Sempre, sempre, sempre ottenere la scheda dati di sicurezza. Sempre. | |
103 | Di quante sezioni informative è composta la Scheda Dati di Sicurezza? | 18 sezioni obbligatorie | 11 sezioni per i PF non pericolosi e 16 per quelli pericolosi | 16 sezioni obbligatorie | C | da sapere a memoria | |
104 | A cosa serve la Scheda Dati di Sicurezza di un PF per un utilizzatore professionale? | serve per valutare i rischi chimici e adottare le misure per eliminarli o ridurli | serve per conoscere le caratteristiche del PF | serve per compilare il Registro dei trattamenti | A | Non contiene le caratteristiche, ma solo i rischi | |
105 | Come ci si deve comportare se non viene consegnata la Scheda Dati di Sicurezza di un PF all’atto del primo acquisto? | si aspetta che venga consegnata in un secondo momento | se non viene consegnata vuol dire che non è necessaria | si richiede obbligatoriamente al rivenditore | C | Sempre, sempre, sempre ottenere la scheda dati di sicurezza. Sempre. | |
106 | La Scheda Dati di Sicurezza di un PF può essere consegnata su CD rom o per via elettronica? | sì, ma solo se si dichiara di essere in possesso di un computer o di essere collegati a Internet | no, la SDS deve essere consegnata sempre a mano in fotocopia cartacea | si richiede obbligatoriamente al rivenditore | A | Anche se siamo nel 2024, bisogna assicurare al rivenditore di essere in possesso di un computer collegato a internet… o di un fax? | |
107 | Se non si è in possesso del computer come possiamo avere la Scheda Dati di Sicurezza di un PF all’atto del primo acquisto? | va bene lo stesso anche se non l’abbiamo, perché l’etichetta è sufficiente | se non viene consegnata vuol dire che non è necessaria | il rivenditore deve fornire obbligatoriamente una copia cartacea e l’agricoltore è tenuto a richiederla | C | Sempre, sempre, sempre ottenere la scheda dati di sicurezza. Sempre. | |
108 | Si incorre in sanzioni se non si è in possesso della Scheda Dati di Sicurezza di un PF in fase di utilizzo? | sì | se non viene consegnata non si incorre in nessuna sanzione | solo il rivenditore viene sanzionato | A | Sempre, sempre, sempre ottenere la scheda dati di sicurezza. Sempre. | |
109 | A cosa serve la Scheda Dati di Sicurezza di un PF per un datore di lavoro? | serve solo quando si impiegano prodotti molto pericolosi | serve prevalentemente per valutare il rischio da agenti chimici pericolosi e per scegliere le necessarie misure di prevenzione e protezione per l’uomo e l’ambiente | serve per adottare un corretto smaltimento dei contenitori | B | La risposta più lunga e completa è quella giusta | |
110 | È prevista la Scheda Dati di Sicurezza per i PF solo infiammabili, ma non pericolosi per la salute? | no, la SDS deve essere consegnata solo per i PF pericolosi | no, i PF infiammabili non sono mai pericolosi per la salute | sì, la SDS deve essere consegnata per tutti i PF pericolosi | C | Sempre, sempre, sempre ottenere la scheda dati di sicurezza. Sempre. | |
111 | Cosa si intende per tempo di carenza o intervallo di sicurezza? | l’intervallo espresso in giorni che deve intercorrere tra un trattamento e l’altro | l’intervallo di tempo espresso in giorni che deve intercorrere tra l’ultimo trattamento e la raccolta o, nel caso di trattamenti post-raccolta, la messa in commercio di derrate alimentari immagazzinate | l’intervallo di tempo espresso in giorni dopo il quale diventa accessibile il terreno trattato | B | La "carenza" è il periodo in cui il PF "decade" e non ha più effetti sull'uomo. | |
112 | Se si effettuano trattamenti della frutta in post-raccolta, prima di immetterla sul mercato è necessario: | pulirla in maniera che non restino tracce evidenti del trattamento | lavarla se si utilizza prima del giorno di scadenza del periodo di sicurezza | rispettare i tempi di carenza | C | Il lavaggio non garantisce che il PF sia eliminato | |
113 | Il lavaggio e la conservazione dei prodotti ortofrutticoli successivi al trattamento, modificano l’intervallo di sicurezza di un PF applicato in campo? | scompare il periodo di sicurezza | rimane inalterato il periodo di sicurezza, la raccolta deve comunque essere effettuata nel rispetto del tempo di carenza | il periodo di sicurezza viene ridotto | B | Il lavaggio non garantisce che il PF sia eliminato | |
114 | Nel caso di vegetali destinati alla trasformazione industriale o surgelati, si deve o no tenere conto dell’intervallo di sicurezza? | si, sempre | no, se i prodotti vengono lavati accuratamente con acqua calda | no | A | L'intervallo di sicurezza = carenza va rispettato sempre | |
115 | Il tempo di carenza o intervallo di sicurezza è indicato in etichetta? | si, quando le colture o le derrate hanno una destinazione alimentare | a discrezione della ditta produttrice del formulato | no, mai | A | Altrimenti come fai a saperlo? | |
116 | Dovendo fare un trattamento su coltura ortiva a raccolta scalare: | bisogna rispettare i tempi di carenza soltanto per l’ultima raccolta | non bisogna rispettare i tempi di carenza in quanto la raccolta è scalare | bisogna sempre rispettare i tempi di carenza prima di ogni raccolta | C | L'intervallo di sicurezza = carenza va rispettato sempre | |
117 | Cosa si intende per limite di tolleranza? | il residuo massimo di PF tollerato sui prodotti agricoli freschi o sulle derrate immesse al consumo | la quantità massima di PF che è possibile distribuire in campo senza arrecare danni all’ambiente | la dose massima di PF tollerata dalla pianta affinché non si verifichino delle ustioni o comunque fenomeni di fitotossicità | A | Attenzione soprattutto al consumatore | |
118 | Che cosa si intende per residuo massimo ammesso di un PF? | la percentuale di sostanza attiva presente nel PF | la quantità massima di PF (sostanza attiva) che può essere presente sui prodotti destinati all’alimentazione | la quantità di PF che rimane nella botte al termine del trattamento | B | Attenzione soprattutto al consumatore | |
119 | Che cosa è il tempo di rientro per l’operatore agricolo? | l’intervallo di tempo tra il trattamento eseguito con un PF sistemico e il suo assorbimento all’interno della pianta | l’intervallo di tempo tra il trattamento e il rientro nell’area trattata per svolgere attività lavorative senza DPI | l’intervallo di tempo tra il momento in cui si esegue il trattamento e il rientro in azienda | B | La A non riguarda l'operatore, il C non è un'informazione rilevante | |
120 | Quando in etichetta non è indicato il tempo di rientro per l’operatore agricolo quanto tempo è consigliabile aspettare prima di entrare nelle aree trattate senza DPI? | almeno 48 ore | 1 ora | non è necessario aspettare e rispettare alcuna misura protettiva in quanto in etichetta non è previsto nulla Allegati | A | L'opzione più prudente possibile, da sapere a memoria. | |
5 | 121 | Cosa sono i trattamenti a calendario? | quelli consigliati sui lunari | quelli effettuati a date fisse uguali ogni anno | quelli effettuati a scopo cautelativo a distanze di tempo cadenzate e in momenti fenologici prestabiliti, senza tenere conto della presenza del parassita | C | La risposta più lunga e completa è quella giusta |
122 | È corretto eseguire i trattamenti fitosanitari a calendario seguendo esclusivamente le fasi fenologiche? | no, perché non si è certi che il parassita sia presente, o abbia raggiunto un livello di reale dannosità per la coltura | sì, perché così si è sicuri di colpire in tempo l’avversità da combattere | sì, ma solo se si usano prodotti insetticidi o acaricidi | A | La B è giusta, questa domanda è sbagliata | |
123 | Su cosa si basa la lotta guidata? | sulla valutazione del costo dell’intervento fitosanitario rispetto al danno economico previsto | sull’esecuzione dei trattamenti a turni fissi in base dell’andamento climatico | sulla presenza di una guida tecnica nell’ambito delle rivendite | A | La definizione di lotta guidata | |
124 | Come avviene la valutazione della soglia di intervento? | valutando la scadenza del precedente intervento fitosanitario | attraverso monitoraggi e campionamenti di campo effettuati con procedura standard e ripetibile | dividendo il numero di piante presenti nel campo coltivato per il numero di trattamenti fatti in un anno | B | La B è l'unica risposta che valuta la reale situazione e non deriva da un calcolo | |
125 | Cosa si intende per lotta integrata? | l’utilizzo di tutti i mezzi e le tecniche di difesa delle colture disponibili di natura chimica, fisica, agronomica, biologica, biotecnologica | l’utilizzo integrato di PF selettivi | l’uso di antagonisti naturali per il contenimento degli organismi dannosi | A | La risposta più lunga e completa è quella giusta | |
126 | Qual è l’obiettivo della produzione integrata? | l’ottenimento di produzioni di qualità nel rispetto del produttore, del consumatore e dell’ambiente | favorire la produzione di prodotti integrali | incentivare, attraverso aiuti economici, la costituzione di aziende ad indirizzo misto zootecnico e fruttiviticolo | A | La prospettiva dell'integrazione riguarda gli stakeholder. (Gli integrali non c'entrano niente!) | |
127 | Cosa si intende per lotta biologica? | la totale abolizione dell’impiego di PF molto tossici, tossici e nocivi | l’uso di antagonisti naturali per contenere le popolazioni degli organismi dannosi alle colture | l’impiego di PF selettivi che rispettano gli insetti utili | B | La lotta biologica non esclude che ci possano essere anche altri utilizzi di PF nocivi, ma riguarda l'uso di prodotti non PF | |
128 | Le tecniche di lotta biologica possono essere utilizzate solo in agricoltura biologica? | no, anche nell’agricoltura tradizionale, integrata, nonché nell’ambiente forestale ed urbano | sì, poiché bisogna aderire ad un regolamento comunitario specifico | sì, perché lotta e agricoltura biologica sono la stessa cosa | A | Perché "solo" in agricoltura biologica? | |
129 | Che cosa si intende per agricoltura biologica? | una tecnica agricola in cui non si esegue mai nessun tipo di trattamento contro le avversità delle piante | una tecnica agricola in cui, per la difesa delle colture, si impiegano solo prodotti irritanti o non classificati | un sistema di produzione compatibile con l’ambiente che per la difesa delle colture si basa sull’utilizzo di prodotti di origine naturale e dei composti rameici anche di sintesi | C | La risposta più lunga e completa è quella giusta | |
130 | La difesa integrata delle colture prevede: | l’integrazione di soluzioni appropriate per limitare l’uso dei PF | la progressiva eliminazione dei prodotti classificati pericolosi per la salute umana | i trattamenti vengono effettuati solo sulla base delle indicazioni dei servizi di assistenza tecnica | A | La A è proprio la definizione di difesa integrata | |
131 | Il rispetto dei principi e criteri della difesa integrata: | diventa obbligatorio per tutte le aziende a partire dal 2016 | è diventato obbligatorio per tutte le aziende dal 2014 | è obbligatorio solo per le aziende che ricevono contributi dalla Unione Europea | B | da sapere a memoria | |
132 | Qual è l’obiettivo della produzione integrata? | assicurare la produzione e la difesa delle colture nel rispetto del produttore, del consumatore e dell’ambiente | ottenere produzioni di qualità, DOP e IGP, in modo da valorizzarle dal punto di vista commerciale | assicurare la biodiversità e la salvaguardia dei pronubi | A | Molto simile alla 126 | |
133 | Il livello volontario della difesa integrata, comporta: | il rispetto di disciplinari che prevedono limitazioni nell’impiego dei PF più restrittive rispetto alle norme di legge | la riduzione del numero di interventi effettuati e dei PF pari al 30% rispetto ai PF utilizzati negli anni precedenti | l’obbligo della rotazione colturale, dei monitoraggi delle avversità e della tenuta delle registrazioni dei PF utilizzati | A | La difesa integrata è più articolata del semplice numero di interventi con PF. Inoltre, se è volontaria non riguarda un obbligo | |
134 | Nella scelta dei PF, è opportuno tenere conto: | dell’efficacia e della prevenzione dei fenomeni di resistenza | del costo dei PF in relazione alla redditività della coltura e della tossicità verso l’operatore | di tutti gli aspetti sopraindicati | C | Se tutte sono sensate, "tutte le precedenti" va bene. | |
135 | Cosa prevede l’agricoltura biologica? | l’eliminazione dei PF più pericolosi per l’uomo e per l’ambiente | l’uso dei soli PF autorizzati in agricoltura biologica | il divieto di impiego di qualsiasi PF | B | Non è arbitrario, come nella risposta A, né castigante come nella C. C'è un elenco | |
136 | Le tecniche e i mezzi dell’agricoltura biologica sono utilizzati: | solo in agricoltura biologica, in quanto bisogna rispettare lo specifico Regolamento | nell’agricoltura biologica, nel biodinamico e in tutti i sistemi che non ricorrono all’uso del mezzo chimico | in tutte le situazioni dove è possibile e conveniente, compresa la difesa integrata in agricoltura e in ambito urbano | C | L'idea è di prediligere sempre, a parità di benefici, l'opzione meno invasiva, anche al di fuori delle coltivazioni biologiche | |
137 | La decisione di effettuare un trattamento con PF, viene presa dall’utilizzatore professionale sulla base: | delle indicazioni scritte od orali di un tecnico | delle indicazioni dei bollettini di difesa integrata | della situazione delle sue colture, tenuto conto dei rilievi effettuati e delle condizioni climatiche | C | Bisogna sempre controllare la situazione di fatto, che viene prima dei consigli tecnici e dei bollettini | |
138 | Per il controllo delle principali malattie fungine delle coltivazioni è necessario: | tenere in considerazione valori soglia che riportano una percentuale minima di organi colpiti | intervenire prima del verificarsi di condizioni che sono ritenute favorevoli alle infezioni, nelle specifiche condizioni ambientali e tenuto conto della coltura, varietà e fase fenologica | attendere le indicazioni derivanti dall’utilizzo dei modelli previsionali e dei captaspore | B | Con i funghi è meglio prevenire. (vedi domanda 12) | |
139 | Per limitare il rischio di comparsa di resistenza di un’avversità ad una determinata sostanza attiva | è necessario attenersi alle indicazioni di etichetta del PF | è utile cambiare frequentemente i PF utilizzati | occorre alternare PF che agiscono con meccanismi diversi sull’avversità | C | è inutile ruotare PF che agiscono nello stesso modo (B) | |
140 | L‘insorgere di fenomeni di resistenza ad un insetticida può dipendere: | dall’efficacia del PF | dalla dose di PF utilizzata | dal numero di interventi per ciclo o per stagione con PF contenenti la stessa sostanza attiva | C | La risposta più lunga e completa è quella giusta | |
6 | 141 | La produzione e l’immissione in commercio dei PF sono soggette ad una specifica autorizzazione? | non necessitano di autorizzazione perché i PF sono di libera produzione e vendita | sono soggette ad autorizzazione dell’Azienda Unità Locale Socio Sanitaria (AULSS) | sono soggette ad autorizzazione del Ministero della Salute | C | da sapere a memoria |
142 | È possibile utilizzare prodotti di cui sia stata ritirata l’autorizzazione? | sì, purché nell’utilizzo si eseguano le indicazioni di un tecnico | no, in nessun caso dopo il termine di utilizzo previsto dall’autorizzazione | sì, solamente se vengono utilizzati in epoche lontane dalla raccolta | B | Se è ritirata l'autorizzazione, non si possono usare. | |
143 | Dove possono essere acquistati i PF? | da qualunque rivenditore poiché non esistono vincoli o autorizzazioni particolari per la loro vendita | esclusivamente dai rivenditori autorizzati | da chiunque, purché i PF siano in confezione sigillata | B | Non comprare il PF dal kebabbaro! | |
144 | Possono essere acquistati PF in confezioni non sigillate o non originali? | no, in nessun caso | sì, purché si tratti di prodotti registrati | sì, purché il rivenditore ne garantisca la provenienza | A | Solo il kebabbaro ti vende il PF in confezioni aperte o "tarocche" | |
145 | Il certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo dei PF può essere lasciato in deposito presso il rivenditore? | sì, se gli acquisti vengono eseguiti sempre nella medesima rivendita | no, in quanto il certificato di abilitazione è un documento strettamente personale | sì, fino a quando il certificato di abilitazione non è scaduto | B | Lasceresti la tua carta di identità dal rivenditore? | |
146 | Quale responsabilità assume chi acquista PF ad uso professionale? | nessuna responsabilità se il PF viene impiegato da parenti | è responsabile solamente se il PF viene impiegato da persone minorenni | la responsabilità diretta di un’idonea conservazione e di un impiego corretto del PF | C | Chi acquista un PF è responsabile! | |
147 | Il titolare del certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo dei PF può rivendere o regalare ad altre persone PF ad uso professionale? | sì, ma solo se si è certi che il loro impiego avvenga in modo corretto | no, in nessun caso | sì, se queste persone sono in possesso del certificato di abilitazione | B | Lo compro io, che ho il patentino, poi lo rivendo al kebabbaro | |
148 | Chi può richiedere il patentino? | tutti i lavoratori agricoli | tutti i cittadini maggiorenni | solo chi effettua i trattamenti antiparassitari | B | Nel testo c'è un po' di confusione, ma la risposta giusta è che basta essere maggiorenni | |
149 | Ogni quanti anni deve essere rinnovato il certificato di abilitazione all’acquisto e all’impiego dei PF? | 10 anni | 5 anni | 3 anni | B | da sapere a memoria | |
150 | A cosa serve il certificato di abilitazione all’acquisto e all’impiego dei PF? | per acquistare e impiegare tutti i PF destinati ad un uso professionale | per guidare trattrici dotate di cabine pressurizzate | per acquistare e impiegare PF etichettati con il simbolo di pericolo T+ e l’indicazione di pericolo “Molto Tossico” Allegati | A | In pratica, la risposta è la parafrasi della domanda | |
151 | È necessario frequentare un corso di aggiornamento per il rinnovo del certificato di abilitazione all’acquisto e all’impiego dei PF? | sì | no, mai | sì, ma solo se si è smarrito il documento | A | Corso sì, esame no. Ma corso… sì! | |
152 | Quali tipi di norme riguardano l’acquisto e l’uso dei PF? | normative nazionali | normative comunitarie | normative comunitarie e nazionali | C | La risposta più lunga e completa è quella giusta | |
153 | Quale deve essere il comportamento nel caso in cui si manifestino delle perdite di PF al momento del loro trasporto dal rivenditore all’azienda agricola o al momento della loro distribuzione con il mezzo irrorante? | lavare la strada e convogliare il residuo nei fossi | raccogliere personalmente il materiale disperso e riporlo in adeguato contenitore | informare la pubblica autorità sanitaria e ambientale e comunque adoperarsi per evitare ulteriori danni | C | Niente rimedi fai-da-te | |
154 | Come devono essere conservati i PF dall’utilizzatore professionale? | entro locali, recinti o armadi areati, chiusi a chiave, su cui deve essere apposto un cartello con un teschio e la scritta “veleno” | in un luogo appartato dell’abitazione | è sufficiente che siano tenuti separati da sostanze alimentari o mangimi | A | La risposta più lunga e completa è quella giusta | |
155 | Dove devono essere detenuti i PF dall’utilizzatore professionale? | in un locale qualsiasi purché riparato dalla pioggia | in un locale refrigerato | in locali idonei e non adibiti al deposito di generi alimentari e mangimi | C | A no, perché devono essere inaccessibili a chiunque, B no, perché non è richiesto il freddo | |
156 | Quale deve essere il comportamento nel caso in cui le confezioni presenti nel locale adibito a magazzino dei PF si rompano e fuoriescano quantità anche minime di PF? | lavare la superficie imbrattata con acqua e convogliare il residuo nella fognatura | pulire immediatamente le superfici imbrattate, raccogliere il prodotto, se liquido, con materiale assorbente quale segatura o sabbia per impedire che il prodotto finisca nella fognatura e smaltire il rifiuto secondo le norme vigenti | è sufficiente asciugare la superficie con una spugna o con uno strofinaccio | B | La risposta più lunga e completa è quella giusta | |
157 | Soffiare dentro gli ugelli di distribuzione otturati, è corretto? | no, in nessun caso, per il grave rischio di intossicazione | sì, ma solo se non si usano prodotti molto tossici, tossici e nocivi | sì, in quanto è l’unico metodo veloce per eliminare l’otturazione | A | Ciucciare il PF? No, grazie | |
158 | Se si devono pesare PF in polvere è meglio: | pesarli in un locale chiuso, così non si inquina l’ambiente | pesarli all’aperto, con idonei dispositivi di protezione individuale, in assenza di vento, cercando di non alzare polvere e di non disperderli | pesarli in un locale chiuso ma lontano dall’abitazione | B | Meglio disperdere il PF in polvere, in caso di incidente, che respirarselo. E lontano dalle abitazioni. | |
159 | Dove è opportuno miscelare i PF? | su un tavolo sotto una tettoia nelle vicinanze dell’abitazione | all’aperto, nell’area attrezzata o nel luogo più vicino possibile alla coltura da trattare ed in ogni caso lontano da abitazioni, pozzi e corsi d’acqua superficiali, con idonei DPI e in assenza di vento | in un locale con porta munita di serratura, separato dall’abitazione | B | Meglio disperdere il PF in polvere, in caso di incidente, che respirarselo. E lontano dalle abitazioni. | |
160 | È permesso prelevare acqua dai fossi o dai canali direttamente con mezzi irroranti? | no | sì, purché si lavi prima dell’uso il tubo aspirante | sì, ma solo con mezzi aspiranti separati ed autonomi dall’attrezzatura irrorante | C | Il lavaggio non garantisce che il PF sia eliminato | |
161 | La tracimazione della miscela dall’attrezzatura è da evitare? | no, purché il PF così perduto non inquini i corsi d’acqua circostanti | sì, sempre | no, se si tratta di PF poco tossici | B | Tracimazione = male. | |
162 | Quando si effettuano trattamenti, è opportuno: | preparare una quantità di miscela irrorante effettivamente necessaria per il trattamento | scaricare la soluzione avanzata sul terreno evitando così che finisca nel più vicino fossato | distribuire la soluzione rimasta in un’altra coltura vicina | A | Niente sprechi: costano (e chi se ne frega) e inquinano | |
163 | Come è opportuno segnalare una superficie trattata con PF? | recintando adeguatamente tutti i campi trattati | appendendo agli alberi i contenitori dei PF utilizzati | applicando idonei cartelli in prossimità dei possibili punti di accesso agli appezzamenti da parte di estranei | C | Recintare sarebbe improponibile, e i contenitori sono inquinanti | |
164 | In caso di giornata ventosa è corretto eseguire il trattamento? | sì, se questo è veramente necessario, purché si utilizzi la maschera protettiva | no, per il rischio che la nube tossica colpisca l’operatore e si sposti lontano dalla coltura trattata | sì, purché si riduca la pressione di esercizio e la velocità di avanzamento | B | Massima prudenza in caso di vento | |
165 | Sono consentiti i trattamenti insetticidi, acaricidi o con altri PF tossici per le api durante il periodo della fioritura? | sì, su tutte le colture | sì, con esclusione dei frutteti | no, in nessun caso per non danneggiare gli insetti impollinatori | C | Lasciate in pace le api! | |
166 | Esiste un divieto legale d’impiego dei PF in aree di rispetto intorno a pozzi o sorgenti di acque destinate al consumo umano? | sì, entro un raggio di 200 metri | no | sì, entro un raggio di 50 metri, salvo deroghe specifiche | A | da sapere a memoria | |
167 | Quali precauzioni è d’obbligo adottare trattando in prossimità di strade, corsi d’acqua e colture confinanti? | nessuna precauzione se il PF non è molto tossico | tutte le precauzioni affinché la nube irrorante non fuoriesca dall’appezzamento trattato | nessuna precauzione in assenza di vento | B | I PF non sono a priori sicuri perché non tossici, e "nessuna precauzione" non va bene. Mai. | |
168 | Come si deve comportare l’operatore al termine del trattamento con PF? | lavarsi le mani | nessuna precauzione perché al termine del trattamento non si corre più alcun pericolo | spogliarsi e lavarsi abbondantemente e accuratamente con acqua e sapone | C | Anche il viso, e tutte le parti che possono essere contaminate | |
169 | A quale categoria europea appartengono i DPI per il rischio d’esposizione a PF? | alla prima categoria | alla terza categoria | alla seconda categoria | B | da sapere a memoria | |
170 | Quali sono i requisiti essenziali di salute e di sicurezza che deve possedere un DPI? | dichiarazione di conformità CE, marcatura CE, nota informativa | marcatura CE | nota tecnica illustrativa | A | La risposta più lunga e completa è quella giusta | |
171 | Come deve essere la tuta protettiva degli addetti ai trattamenti con PF? | di fattura comune | di qualsiasi tipo, purché pulita | possedere la marcatura e la dichiarazione di conformità CE e la nota informativa scritta che indichi che è in grado di proteggere in caso di contatto con PF | C | La risposta più lunga e completa è quella giusta | |
172 | Qual è il miglior tipo di protezione che deve garantire una tuta da impiegare per trattamenti fitosanitari con trattori non dotati di cabina pressurizzata? | tuta Tipo 3, 4, 5, 6 | tuta Tipo 5 e 6 | tuta Tipo 6 | A | Con la 1 e la 2 andiamo nei posti davvero pericolosi | |
173 | A quale categoria appartengono i guanti in nitrile e in neoprene da indossare quando si aprono le confezioni dei PF? | 1ª categoria | 2ª categoria | 3ª categoria | C | da sapere a memoria | |
174 | Per proteggere le mani durante l’impiego dei PF è opportuno utilizzare guanti in: | pelle scamosciata marcati CE | tessuto non tessuto marcati CE | gomma impermeabile marcati CE | C | Però i guanti in pelle fanno più figo | |
175 | Qual è il tipo di DPI per la protezione delle vie respiratorie più idoneo per un operatore agricolo che sta aprendo le confezioni di PF e che ha barba o basette lunghe? | semimaschera o quarto di maschera | casco elettroventilato | facciale filtrante | B | Barba chiama casco: la mascherina non è sufficiente | |
176 | Il filtro combinato per la protezione da polveri e gas che si producono nell’uso dei PF a quale categoria deve appartenere? | 1ª categoria | 2ª categoria | 3ª categoria | C | da sapere a memoria | |
177 | In quante classi europee (EN) di protezione si suddividono i filtri antipolvere? | 2 | 3 | 6 | B | da sapere a memoria | |
178 | In quante classi europee (EN) si suddividono i filtri antigas? | 1 | 3 | 4 | B | da sapere a memoria | |
179 | Con quali colori è contrassegnato un filtro combinato per polveri e gas (vapori organici) che si producono nell’uso dei PF? | grigio-bianco | bianco-marrone | bianco-grigio-marrone | B | da sapere a memoria | |
180 | Nei trattamenti con PF qual è il tipo di filtro che devono avere le trattrici con cabina pressurizzata? | non è necessario il filtro quando il PF non è pericoloso | un filtro combinato in grado di trattenere polveri, vapori e nebbie | un filtro idoneo solo per polveri di PF molto tossici, tossici e nocivi | B | la prudenza non è mai troppa | |
181 | Quando viene prescritto l’impiego dei DPI, questi devono essere indossati: | solamente se si esegue il trattamento in una giornata ventosa | solamente se non procura disagi personali nell’effettuazione del trattamento | sempre, quando non siano sufficienti le misure di protezione collettiva | C | la prudenza non è mai troppa | |
182 | Come devono essere conservati i DPI? | appesi, in luogo fresco e riparato | riposti in appositi armadietti | seguendo la nota informativa del fabbricante del DPI | C | Se c'è un'indicazione del fabbricante, seguire quella | |
183 | Quale manutenzione richiede la maschera che viene usata durante il trattamento? | va lavata dopo l’uso, separando il filtro che va sostituito frequentemente, seguendo le indicazioni del costruttore | va revisionata almeno una volta all’anno presso il rivenditore autorizzato che rilascia sempre un attestato di conformità CE | va lavata con acqua e sapone dopo l’uso | A | Acqua e sapone non è sufficiente, revisionata non è necessario, per esempio per i filtri usa-e-getta | |
184 | Per quale categoria di DPI è obbligatoria la formazione dei lavoratori? | solo per i DPI di 3ª categoria | per DPI di 3ª categoria e per la protezione dell’udito | per tutte le categorie di DPI | C | Per l'uso dei DPI è sempre obbligatoria la formazione | |
185 | L’addestramento per l’impiego dei DPI per le vie respiratorie negli ambienti di lavoro deve essere compiuto da: | un tecnico competente | un ispettore del lavoro | un rappresentante dei lavoratori | A | La domanda è: A oppure un incompetente? | |
186 | Per quale categoria di DPI è obbligatorio l’addestramento dei lavoratori? | solo per i DPI di 3ª categoria | per DPI di 3ª categoria e per la protezione dell’udito | per tutte le categorie di DPI | B | Diversa dalla 184, perché è richiesto l'addestramento solo per alcuni DPI | |
187 | Un DPI per la protezione del corpo o delle mani rispetta i requisiti essenziali di salute e di sicurezza quando: | possiede la marcatura CE, la nota informativa scritta che indichi che è in grado di proteggere ad esempio in caso di contatto con PF e l’addestramento all’impiego è effettuato da un formatore qualificato | possiede la marcatura CE e l’addestramento all’impiego è effettuato da un formatore qualificato | possiede la marcatura, la dichiarazione di conformità CE e la nota informativa scritta che indica che è in grado di proteggere in caso di contatto con PF | C | Per corpo e mani non è necessario l'addestramento di un formatore | |
188 | L’emendamento alla direttiva macchine (direttiva n. 127/09) prevede: | che tutti i mezzi siano opportunamente tarati | che le attrezzature irroranti di nuova fabbricazione siano progettate e costruite secondo criteri che salvaguardino la salute dell’uomo e proteggano l’ambiente da fenomeni di inquinamento | nessuna ricaduta pratica sulle irroratrici, che al contrario interessa altre tipologie di mezzi meccanici operanti in agricoltura | B | La risposta più lunga e completa è quella giusta | |
189 | In seguito all’attuazione della direttiva CE n. 128/09, l’obbligo di controllo funzionale delle irroratrici riguarda: | tutte le aziende che utilizzano in modo professionale i mezzi irroranti | nessuno, è legalmente prevista solo la forma di adesione “volontaria” al servizio di controllo delle attrezzature | solo le aziende che aderiscono ad alcune misure del Programma di Sviluppo Rurale o che rientrano nel contesto applicativo dell’OCM ortofrutta e delle leggi regionali | A | è una legge che si applica a tutto | |
190 | Il controllo funzionale, la regolazione e la manutenzione delle macchine irroratrici sono necessarie per: | fare meno trattamenti poiché aumenta notevolmente l’efficienza dell’attrezzatura | ridurre i tempi necessari per i trattamenti poiché si utilizzano minori quantità d’acqua | ridurre gli effetti negativi sulla salute e l’ambiente e migliorare l’efficacia dei trattamenti | C | La risposta più lunga e completa è quella giusta | |
191 | È necessaria la manutenzione ordinaria alle macchine utilizzate per i trattamenti? | no, visto che le nuove attrezzature sono garantite dal costruttore | sì, con un lavaggio manuale per evitare di intasare tubi e raccordi | sì, controllando ugelli, raccordi e tubi, rubinetti e manometri, verificandone lo stato di usura e il calo degli standard di efficacia | C | La risposta più lunga e completa è quella giusta | |
192 | L’impiego dei PF può causare danni all’ambiente? | no, se il prodotto non è molto tossico | sì, possono contaminare il suolo, l’aria, le acque superficiali e sotterranee | no, se in azienda non vi sono corpi idrici superficiali | B | Consapevolezza e responsabilità dei rischi di inquinamento | |
193 | Gli imballaggi dei PF possono essere utilizzati per altri scopi? | sì, solo quelli dei prodotti meno pericolosi | no, mai | sì, purché non siano adibiti a contenere sostanze alimentari | B | Bisogna cercare di limitare il contatto dei PF con altro, che non sia l'area da trattare | |
194 | I contenitori usati dei PF possono essere immessi nei cassonetti dei rifiuti urbani? | sì | no | solo nei Comuni dove sono presenti gli inceneritori | B | Bisogna cercare di limitare il contatto dei PF con altro, che non sia l'area da trattare | |
195 | È consentito abbandonare o disperdere i contenitori vuoti di PF? | no, in nessun caso | sì, ma solo in attesa di interrarli | sì, purché lontano da sorgenti o corsi d’acqua | A | Bisogna cercare di limitare il contatto dei PF con altro, che non sia l'area da trattare | |
196 | I contenitori dei PF dopo l’uso debbono essere: | puliti e riutilizzati per altri scopi | sotterrati in luogo lontano dall’abitazione | bonificati e custoditi in luogo non accessibile ai non addetti ai lavori, in attesa di essere conferiti per il loro smaltimento Allegati | C | Bisogna cercare di limitare il contatto dei PF con altro, che non sia l'area da trattare | |
197 | Quali rischi possono provenire dai contenitori vuoti dei PF? | nessuno, se il contenitore è di materiale non infiammabile | intossicazioni a chi ne viene in contatto e inquinamento delle acque e del suolo | solo un deturpamento del paesaggio | B | Bisogna cercare di limitare il contatto dei PF con altro, che non sia l'area da trattare | |
198 | Cosa occorre fare dei recipienti vuoti dei PF? | buttarli nelle immondizie avvisando l’azienda municipale dell’igiene urbana | distruggerli, bruciandoli o interrandoli, e darne comunicazione all’AULSS competente e all’ARPA Veneto | bonificarli (3/6 risciacqui con acqua) e conferirli alle stazioni ecologiche o depositi appositamente attrezzati | C | Bisogna cercare di limitare il contatto dei PF con altro, che non sia l'area da trattare | |
199 | Come devono essere gestiti i contenitori di PF non bonificati? | immessi nei cassonetti dei rifiuti urbani | conferiti a soggetti autorizzati ai sensi della normativa sui rifiuti (D.Lgs. n. 152/06) | sotterrati in luoghi isolati | B | Bisogna cercare di limitare il contatto dei PF con altro, che non sia l'area da trattare | |
200 | I PF revocati come devono essere smaltiti? | sotterrandoli in un luogo lontano da abitazioni | conferendoli a soggetti autorizzati ai sensi della normativa sui rifiuti (D.Lgs. n. 152/06) | riversandoli nel corso d’acqua più vicino | B | Bisogna cercare di limitare il contatto dei PF con altro, che non sia l'area da trattare | |
201 | Quale tra quelli elencati è un corretto modo di bonificare i contenitori vuoti dei PF? | almeno tre risciacqui consecutivi con acqua che deve essere versata nella miscela preparata per effettuare il trattamento | svuotare accuratamente il contenitore versando tutto il PF nel mezzo irrorante ed avvitare bene il tappo | almeno un risciacquo con acqua | A | Bisogna cercare di limitare il contatto dei PF con altro, che non sia l'area da trattare | |
202 | Cosa occorre fare dell’acqua di lavaggio derivante dalla bonifica dei contenitori vuoti di PF? | deve essere scaricata per terra, avendo cura di non bagnarsi con eventuali schizzi | deve essere versata nella miscela preparata per effettuare il trattamento | è possibile scaricarla in fognatura | B | Bisogna cercare di limitare il contatto dei PF con altro, che non sia l'area da trattare | |
203 | Cosa si intende per organismi non bersaglio? | tutti gli insetti che muoiono a seguito di un trattamento insetticida | sono gli organismi raggiunti dai prodotti con attività sistemica | le specie animali e vegetali, terresti o acquatiche, che possono subire, in modo diretto o indiretto, qualsiasi forma di condizionamento a seguito della distribuzione di un PF | C | La risposta più lunga e completa è quella giusta | |
204 | Quali sono le modalità attraverso le quali i PF si disperdono nell’ambiente? | deriva, volatilità, ruscellamento e lisciviazione | contatto, asfissia e ingestione | solo con la bruciatura dei contenitori vuoti non bonificati | A | La B è la risposta alla domanda su come agiscono i PF sugli insetti, la C… NON BRUCIARE I CONTENITORI!!! | |
205 | Quando in etichetta è riportata una fascia di rispetto di 30 metri dai corpi idrici occorre: | non avere un pozzo con acqua potabile nel raggio di 30 metri rispetto al punto di preparazione della miscela | rispettarla scrupolosamente come misura di mitigazione del rischio, lasciando una fascia non trattata di almeno 30 metri fra la coltura e un corpo idrico | eseguire il trattamento solo con vento in direzione opposta al corpo idrico | B | La B è più generica, e più corretta, della A | |
206 | Per tutelare gli organismi non bersaglio di interesse agricolo (es. api) è necessario: | rispettare scrupolosamente eventuali vincoli applicativi riportati in etichetta | utilizzare i prodotti insetticidi alla dose più bassa riportata in etichetta durante la fioritura | dare la preferenza ai prodotti di copertura | A | Nei vincoli applicativi ci sono anche le dosi durante la fioritura | |
207 | Nelle aree molto sensibili o “specifiche” è sempre vietato l’uso dei PF”? | nelle aree specifiche il loro uso è sempre vietato | nelle aree specifiche il loro uso non è mai vietato | nelle aree specifiche il loro uso, in determinati casi, può essere vietato o ridotto al minimo | C | Perché no? | |
208 | Di cosa si deve tenere conto per la tutela delle aree sensibili o specifiche? | della salute umana, dell’ambiente e della biodiversità e dei risultati dell’analisi del rischio | della salute umana e dell’ambiente e della biodiversità | della salute umana e dei risultati dell’analisi del rischio | A | A = B+C | |
209 | Come sono definiti i “metodi non chimici” dalla Direttiva 2009/128/CE sull’utilizzo sostenibile dei pesticidi? | all’articolo 3, punto 8), identifica i «metodi non chimici» come metodi biologici di controllo dei parassiti | all’articolo 3, punto 8), identifica i «metodi non chimici» come metodi meccanici di controllo dei parassiti | all’articolo 3, punto 8), identifica i «metodi non chimici» come metodi alternativi ai pesticidi chimici sulla base di tecniche agronomiche o sistemi fisici, meccanici o biologici di controllo dei parassiti | C | La risposta più lunga e completa è quella giusta | |
210 | Quali sono i Siti che formano la Rete Natura 2000? | i Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e le Zone di Protezione Speciale (ZPS) | i Siti di Importanza Comunitaria (SIC), le Zone di Protezione Speciale (ZPS) e le Riserve naturali | i Siti di Importanza Comunitaria (SIC), le Zone di Protezione Speciale (ZPS) e i Parchi regionali e nazionali | A | da sapere a memoria | |
211 | Cos’è la valutazione di incidenza o VINCA? | è un procedimento facoltativo per i Piani, i progetti o anche i singoli interventi che possono avere incidenza significativa sulla conservazione degli habitat e delle specie animali e vegetali presenti in un Sito della Rete Natura 2000 | è un procedimento obbligatorio per tutti gli interventi che si realizzano in un Sito della Rete Natura 2000 | è un procedimento obbligatorio per i Piani, i progetti o anche i singoli interventi che possono avere incidenza significativa sulla conservazione degli habitat e delle specie animali e vegetali presenti in un Sito della Rete Natura 2000 | C | da sapere a memoria | |
212 | Il colore degli ugelli secondo le norme ISO identifica: | la marca | la pressione di esercizio massima | la portata | C | Colore = portata; 02 = giallo = poco, 03 = blu = medio, 04 = rosso = tanto | |
213 | Secondo la classificazione ISO, a parità di colore e alla stessa pressione, eroga una portata maggiore l’ugello: | a cono | a ventaglio | la portata è la medesima per entrambi | C | Colore = portata; 02 = giallo = poco, 03 = blu = medio, 04 = rosso = tanto | |
214 | Il dispositivo antigoccia serve ad evitare: | la formazione di gocce troppo grandi | il gocciolamento della miscela fitoiatrica dalla vegetazione | il gocciolamento degli ugelli subito dopo la chiusura del circuito idraulico | C | A no, perché è "anti" goccia, non riguarda la misura B no, perché una volta che la goccia è sulla pianta… |
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215 | Il compensatore idropneumatico: | garantisce la regolarità della portata erogata dalla pompa | compensa le perdite di aria del ventilatore | contribuisce alla polverizzazione pneumatica del liquido | A | da sapere a memoria | |
216 | Ai fini della lavabilità interna del serbatoio quale è il materiale più problematico? | acciaio inox | vetroresina | polietilene | B | da sapere a memoria | |
217 | In quale tipologia di ugelli si trova la camera di turbolenza? | in tutte le tipologie | negli ugelli a cono | negli ugelli ventaglio e a specchio | B | da sapere a memoria | |
218 | La scelta della pressione massima di esercizio della pompa è principalmente legata a: | il sistema e il livello di polverizzazione | la portata erogata dall’irroratrice | la velocità di avanzamento | A | Più pressione = gocce più piccole Meno pressione = gocce più grandi |
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219 | A cosa serve la corrente d’aria generata dal ventilatore nelle irroratrici a polverizzazione per pressione? | ad aumentare di molto la polverizzazione delle gocce | a facilitare il trasporto delle gocce sul bersaglio | a raffreddare il corpo macchina | B | La corrente d'aria genera gocce più grandi, che si depositano più facilmente sul bersaglio | |
220 | A cosa serve la valvola di non ritorno obbligatoriamente montata sul dispositivo di riempimento rapido del serbatoio? | a derivare acqua per la pulizia dell’irroratrice | a facilitare l’immissione di liquidi nel corpo idrico utilizzato per il rifornimento | a impedire l’inquinamento del corpo d’acqua utilizzato per il rifornimento | C | non ritorno = impedisce al PF di risalire il "tubo" e inquinare il serbatoio di provenienza | |
221 | Una irroratrice nuova marcata CE con quale serbatoio deve essere equipaggiata (oltre a quello della soluzione da irrorare)? | serbatoio lavamani | nessun altro serbatoio | serbatoio lavaimpianto | A | Il lavaimpianto permetterebbe di lavare l'irroratrice ovunque, con conseguente inquinamento | |
222 | Nei ventilatori assiali il raddrizzatore di flusso serve per: | agitare la miscela nel serbatoio | mantenere il ventilatore allineato con l’albero cardanico | migliorare la simmetria della distribuzione dell’aria | C | è un deflettore che rende omogeneo il flusso d'aria | |
223 | Il cattivo funzionamento del sistema di filtrazione della macchina può causare: | l’intasamento degli ugelli | la contaminazione della soluzione fitoiatrica | l’inquinamento dell’ambiente | A | Il filtro trattiene la sporcizia che potrebbe intasare gli ugelli | |
224 | Un ugello antideriva ad iniezione d’aria rispetto ad un analogo ugello tradizionale si differenzia, a parità di pressione, per: | le gocce più grandi | le gocce più piccole e concentrate | la portata maggiore | A | L'aria crea gocce più grandi, che hanno meno deriva | |
225 | Cosa indicano le sigle 80, 90, 110 impresse sugli ugelli classificati secondo la normativa ISO? | la portata in litri al minuto alla pressione di 3 bar | l’angolo di apertura del getto | il tipo e le caratteristiche tecniche dell’ugello | B | L'angolo, un po' meno che retto, retto o un po' più ampio | |
226 | Secondo la classificazione ISO, a parità di pressione, eroga una portata maggiore l’ugello: | giallo (02) | rosso (04) | blu (03) | B | Colore = portata; 02 = giallo = poco, 03 = blu = medio, 04 = rosso = tanto | |
227 | È consigliabile utilizzare ugelli ad iniezione d’aria: | nei trattamenti fungicidi per garantire una migliore penetrazione della miscela irrorata | nei trattamenti di diserbo in pre-emergenza | quando il vento potrebbe comportare la deriva della miscela irrorata | C | L'aria crea gocce più grandi, che hanno meno deriva | |
228 | La forma del serbatoio dell’irroratrice non deve presentare spigoli vivi per: | limitare i danni alla coltura durante l’esecuzione del trattamento | evitare il verificarsi di sedimentazioni del PF e consentire un rapido svuotamento dello stesso | limitare i danni all’operatore durante le operazioni di regolazione, riempimento e lavaggio | B | E chi se ne frega dell'incolumità dell'operatore 😀 | |
229 | L’agitazione continua della miscela nel serbatoio può essere ottenuta: | con le sole sollecitazioni durante il movimento del sistema trattore-irroratrice | con sistemi idraulici e/o meccanici e/o idromeccanici e/o pneumatici | soltanto con sistemi meccanici posti all’interno del serbatoio | B | La risposta più lunga e completa è quella giusta | |
230 | Qual è il materiale di fabbricazione migliore di un ugello dal punto di vista della resistenza all’usura? | la plastica | l’acciaio temprato | la ceramica | C | La ceramica è il materiale che si usura di meno, anche rispetto all'acciaio | |
231 | Quale tra i seguenti tipi di ugello determina la formazione di gocce con le dimensioni inferiori? | ugello a fessura 11003 a 5 bar | ugello a fessura 11003 a 2 bar | ugello a fessura 11005 a 2 bar | A | fessura 03 = gocce più piccole 5 bar = pressione maggiore, gocce più piccole |
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232 | Quale vantaggio consente un’irroratrice con sistema di distribuzione a torretta? | avvicinare il punto di erogazione al bersaglio | ridurre la potenza assorbita | migliorare la penetrazione dell’aria all’interno della chioma, rispetto all’atomizzatore convenzionale | A | La C è sbagliata, perché il sistema di distribuzione non c'entra con l'atomizzatore | |
233 | La posizione del manometro sull’irroratrice deve: | garantire facilità di lettura da parte dell’operatore durante l’esecuzione del trattamento | essere in prossimità degli ugelli per misurare correttamente la pressione | essere ad un’altezza da terra tale da non risentire della pressione atmosferica | A | Mettilo dove vuoi, misurerà sempre la pressione corretta | |
234 | A quale funzione assolve il dispositivo di isolamento del filtro? | consente di ispezionare il filtro con serbatoio pieno senza perdita di liquido eccetto quello presente all’interno del filtro stesso | consente di isolare il filtro dall’ambiente esterno | permette di creare un vuoto d’aria necessario per la funzionalità del filtro | A | In pratica, la risposta è la parafrasi della domanda | |
235 | Quale soluzione costruttiva è la più indicata per minimizzare le perdite di prodotto a terra e per deriva? | irroratrice a tunnel con recupero | irroratrice a torretta | irroratrice scavallante | A | Il recupero aspira le gocce di PF che andrebbero disperse | |
236 | La pompa a membrana presenta pulsazioni visibili, a serbatoio pieno. Cosa occorre controllare? | la pulizia del filtro | il compensatore idropneumatico | l’agitazione all’interno del serbatoio principale | B | Il compensatore idropneumatico serve esattamente a evitare pulsazioni o vibrazioni | |
237 | Il vaso di espansione dell’olio della pompa a membrana espelle liquido durante il funzionamento; ciò è normalmente dovuto a: | una o più membrane rotte | numero dei giri della pompa troppo elevato | pressione di esercizio troppo elevata | A | Il vaso di espansione gestisce tutto, a patto che la membrana non sia rotta | |
238 | Qual è il metodo migliore per pulire gli ugelli? | utilizzare punteruoli o piccoli oggetti metallici appuntiti | soffiare con forza | utilizzare spazzolini o aria compressa | C | Ciucciare il PF? No, grazie | |
239 | Nel periodo intercorrente tra un controllo funzionale ed il successivo, quali interventi occorre garantire sulla macchina irroratrice? | occorre procedere con le consuete manutenzioni ordinarie secondo i tempi stabiliti per ciascuna componente meccanica | non occorre effettuare alcun intervento poiché il controllo garantisce la piena efficienza dell’irroratrice fino al controllo successivo | è sufficiente effettuare la regolazione periodica se non eseguita dl Centro Prova | A | Il Centro Prova fa i controlli funzionali, al di fuori di quelli bisogna fare manutenzione ordinaria | |
240 | Cosa si propone il controllo funzionale delle macchine irroratrici? | l’accertamento del rispetto delle norme di sicurezza delle singole componenti meccaniche | l’accertamento dell’efficienza delle singole componenti meccaniche | il calcolo dei parametri operativi e del volume di miscela distribuito per ettaro | B | CONROINTUITIVO: non include il rispetto delle norme | |
241 | Quale scopo assolve il rapporto di prova rilasciato all’agricoltore a conclusione del controllo? | permette di conoscere la natura degli interventi praticati sull’irroratrice | consente di usufruire della deroga di un anno sui tempi stabiliti per il successivo controllo | costituisce la documentazione necessaria per l’eventuale cessione dell’irroratrice | A | Non riguarda la cessione, ma è una documentazione "ordinaria". Anche per questo, non è una deroga | |
242 | L’attestato di funzionalità dell’irroratrice viene: | rilasciato al proprietario della macchina nel caso di superamento del controllo | inviato all’ufficio competente per l’inserimento dei dati del controllo nell’anagrafica delle aziende | rilasciato al proprietario/utilizzatore della macchina a condizione che lo stesso provveda a effettuare entro un mese le riparazioni prescritte | A | Le riparazioni devono essere già fatte, altrimenti niente attestato | |
243 | Che differenza c’è tra l’attestato di funzionalità ed il rapporto di prova? | il primo attesta che la macchina ha superato il controllo, il secondo riporta i dettagli del controllo con la descrizione di eventuali riparazioni e regolazioni effettuate | il primo attesta l’esecuzione del controllo, il secondo il superamento del controllo | nessuna, dipende dal Centro Prova quale viene rilasciato in quanto hanno lo stesso valore | A | è la definizione dei due documenti | |
244 | È consigliabile che il proprietario/utilizzatore del mezzo sia presente durante l’effettuazione delle operazioni di verifica? | no, perché potrebbe essere di ostacolo alle operazioni | sì, perché assistendo può comprendere meglio il funzionamento e lo stato di funzionalità dell’irroratrice e dei suoi componenti | sì, perché è l’unico autorizzato ad azionare i comandi dell’irroratrice | B | Collaborando si arriva a una manutenzione sia ordinaria sia straordinaria migliore | |
245 | In quale stato deve trovarsi l’irroratrice che viene portata al controllo funzionale presso un Centro Prova? | come si trova appena terminato un trattamento, per verificare le reali condizioni d’impiego | pulita e ben lavata sia esternamente che dentro il serbatoio | lavata soltanto dentro il serbatoio e con una sufficiente quantità di acqua pulita | B | Niente macchina con i crostoni di cacca, prima della verifica | |
246 | Per poter sottoporre la macchina al controllo funzionale la protezione del doppio giunto cardanico deve essere: | lasciata libera | fissata con le catenelle | tolta | B | Tolta e lasciata libera è quasi la stessa cosa: è molto pericoloso un albero cardanico senza protezioni! | |
247 | Il controllo funzionale non può avere inizio quando la macchina risulta sprovvista di: | protezione del cardano | dispositivo per sostenere l’albero cardanico quando non viene utilizzato | numero di serie o targhetta identificativa | A | è molto pericoloso un albero cardanico senza protezioni! | |
248 | Qualora venga rilevato che il gocciolamento da un ugello non si arresta 5 secondi dopo la chiusura della mandata, il dispositivo antigoccia è da ritenersi: | funzionante | non funzionante | funzionante, ma solo se l’irroratrice è dotata di ugelli antideriva | B | Il dispositivo antigoccia serve proprio a interrompere il gocciolamento! | |
249 | L’indicatore di livello del liquido nel serbatoio: | deve essere sempre presente e leggibile | deve essere sempre presente nelle sole irroratrici trainate | può non essere presente, purché l’utilizzatore sia in grado di dimostrare di avere effettuato la regolazione in modo da poter determinare esattamente la quantità di miscela distribuita | A | Non c'è "vado a occhio" | |
250 | La distanza fra gli ugelli sulla barra: | deve essere uniforme lungo la barra | deve risultare sempre pari a 50 cm | non è soggetta a particolari vincoli | A | La distanza dipende anche dalla dispersione | |
251 | Nelle macchine a polverizzazione per pressione se si aumenta la pressione di esercizio le gocce ottenute sono: | più grosse | più fini | uguali, cambia solo l’angolo di spruzzo | B | Pressione alta = goccioline fine | |
252 | Quali sono le tipologie di ugelli più idonee per i trattamenti fungicidi su frumento in prefioritura? | a doppio ventaglio | a ventaglio | a cono | A | Detto anche "a doppia fessura". Nel libro non è spiegato perché è migliore per i fungicidi. | |
253 | Qual è la funzione delle pale regolabili di un ventilatore di tipo assiale: | modificare la portata del ventilatore | migliorare l’uniformità di distribuzione dell’aria | variare la direzione del flusso d’aria | A | Inclinare le pale cambia la quantità di aria spostata, assieme al numero di giri | |
254 | Quali sono le tipologie di ugelli più idonee per il diserbo di pre-emergenza? | a cono | a ventaglio | a ventaglio antideriva | C | Detto anche "a fessura". | |
255 | La verifica dell’orizzontalità della barra dell’irroratrice per le erbacee contribuisce a garantire: | la stabilità della barra | una buona uniformità di distribuzione lungo tutta la barra | che la barra non tocchi il terreno | B | La barra è stabile perché è montata bene, e non deve toccare il terreno. | |
256 | Una barra irroratrice con manica d’aria, opportunamente regolata è consigliata per: | favorire la penetrazione del prodotto distribuito nella coltura in atto | per i trattamenti di diserbo di pre-emergenza | in tutte le condizioni, per ridurre la deriva | A | La manica d'aria riduce la deriva, concentrando il prodotto sul terreno | |
257 | L’incremento della pressione di esercizio: | migliora la distribuzione del prodotto sulla vegetazione e quindi l’efficacia del trattamento | crea gocce più grandi e meno soggette all’effetto deriva | crea gocce più piccole e più soggette all’effetto deriva | C | Pressione alta = goccioline fine | |
258 | Quale tra le seguenti soluzioni non ha nulla a che vedere con la riduzione della deriva? | utilizzo di ugelli a getto tagliato posizionati alle due estremità della barra | riduzione della pressione di esercizio | impiego di ugelli a doppia fessura | C | Gli ugelli a taglio riducono la deriva Anche la riduzione della pressione crea gocce più grosse e riduce la deriva |
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259 | Cosa si intende per deriva? | la quantità di miscela che viene allontanata al di fuori dell’area oggetto del trattamento | la parte di miscela che non viene intercettata dalla vegetazione e va fuori bersaglio | il trattamento che, in condizioni di vento va su orti, abitazioni o giardini di privati | A | B include anche il PF che finisce per terra, ma non è deriva | |
260 | Quali sono gli effetti negativi della deriva? | la cattiva e disomogenea distribuzione del prodotto sulla coltura | la contaminazione di corsi d’acqua e aree sensibili | la necessità di usare una dose superiore a quella indicata in etichetta | B | Gli effetti dell'inquinamento sono (quasi) sempre quelli tenuti più in considerazione. In realtà non è che le altre risposte siano sbagliate… | |
261 | Il rischio di deriva è maggiore: | nei trattamenti su colture arboree nella fasi iniziali | nei trattamenti su colture erbacee in piena vegetazione | nei trattamenti su suolo nudo in condizioni siccitose | A | Arborea = non può andare dall'alto in basso, bisogna "sparare" verso l'alto il PF, ma le piante sono ancora piccole e ne assorbono poco | |
262 | Quali di queste condizioni meteorologiche favoriscono la deriva? | umidità dell’aria elevata | bassa temperatura ed elevata umidità dell’aria | temperatura dell’aria elevata | C | La temperatura elevata e la siccità promuovono l'evaporazione | |
263 | In quali condizioni di vento è possibile effettuare il trattamento? | solo in totale assenza di vento | solo se il vento è direzionato i senso contrario rispetto ad aree sensibili | anche con vento moderato, purchè vengano adottati gli accorgimenti necessari ad evitare la deriva | C | La totale assenza di vento è un po' troppo, come requisito. | |
264 | Cosa si intende per deriva termica? | la deriva che si genera in condizioni di alte temperature | la deriva che si genera di sera, dopo una giornata calda, trattando sul terreno nudo | la deriva che si genera di mattina, in condizioni di alta temperatura ed umidità | B | Non sono sufficienti le alte temperature, ma anche di dare il trattamento su un terreno nudo che è rimasto tutto il giorno sotto il sole | |
265 | I prodotti antideriva sono: | concimi formulati appositamente per essere utilizzati come antideriva | prodotti in grado di modificare la dimensione delle gocce e che sono sempre contenuti nei formulati commerciali | PF autorizzati per tale impiego | C | I concimi non sono PF; i prodotti inclusi in un altro prodotto sono coadiuvanti | |
266 | L’uso degli ugelli antideriva è una soluzione particolarmente efficace, anche da sola, se applicata su: | barre irroratrici | atomizzatori tradizionali, purché dotati di sistema elettrostatico | irroratrici pneumatiche | A | da sapere a memoria | |
267 | Quale di queste attrezzature è più a rischio deriva? | tunnel | cannone | a diffusori multipli orientabili | B | Tunnel è la soluzione che riduce di più la deriva i diffusori multipli riducono la deriva. Il cannone… spara! |
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268 | Quali di questi accorgimenti costruttivi sono utili per poter ridurre la deriva in un atomizzatore? | ventilatori con pale regolabili e numero di giri regolabile | deflettori in grado da intercettare e raccogliere la parte di miscela irrorata fuori bersaglio verso l’alto o verso il basso | sistemi di regolazione automatizzati del flusso di miscela in relazione alla velocità di avanzamento | A | da sapere a memoria | |
269 | Utilizzando una barra irroratrice è opportuno operare con una velocità di avanzamento: | non superiore a 8 km orari, con vento non contrario alla direzione di avanzamento | non superare i 10 km purché in assenza di vento | non superiore a 6 km orari | C | quando si irrora, si deve andare a passo d'uomo | |
270 | L’altezza di lavoro di una barra deve essere: | non superiore a 50-60 cm rispetto alla superficie del terreno o alla coltura da trattare | mai superiore a 50-60 cm rispetto al terreno, se si tratta su terreno nudo, e più vicino possibile alla vegetazione se si tratta con coltura in atto | l’altezza va regolata tenuto conto delle asperità del terreno, in modo da evitare il contatto degli ugelli con il terreno stesso | A | La A e la B sono troppo simili tra loro, quindi c'è da sapere a memoria | |
271 | Gli ugelli montati sulle due semibarre di un atomizzatore: | devono essere tutti uguali, per garantire una distribuzione omogenea | ciascuna semibarra deve portare ugelli uguali | possono essere anche diversi, purché sia garantita la simmetria | C | L'importante è il risultato | |
272 | Le fasce tampone vegetate sono: | le distanze stabilite nelle etichette dei PF, rispetto ai corpi idrici superficiali | le fasce tampone inerbite, con o senza siepi, realizzate con le misure agro ambientali del PSR, ai fini della tutela della biodiversità | fasce di terreno costituite da vegetazione erbacea, con o senza siepi, decorrenti lungo corpi idrici al fine di limitare principalmente il ruscellamento | C | La sua definizione | |
273 | Il rischio di inquinamento delle acque di falda è maggiore: | nel caso di impiego di erbicidi residuali | nel caso di impiego di erbicidi di contatto | quando l’erbicida viene interrato e seguono piogge abbondanti | A | Residuale = per terra, Contatto = sulle foglie. L'erbicida non viene interrato | |
274 | I PF possono essere conservati: | in un apposito armadietto, ubicato in un locale all’interno dell’abitazione del titolare | in un’area specifica, chiusa e delimitata o in un armadio apposito, all’interno di un magazzino, purché nello stesso non siano conservati alimenti o mangimi | in un locale ermeticamente chiuso, accessibile solo al titolare dell’azienda o ditta Allegati | B | La risposta più lunga e completa è quella giusta | |
275 | Nel locale adibito a deposito di PF possono essere conservati: | esclusivamente i PF le cui confezioni sono integre | vanno conservati tutti i PF, anche parzialmente usati, i contenitori vuoti, gli strumenti per dosare i prodotti e i DPI | possono essere conservati, oltre ai PF anche i prodotti scaduti ed i contenitori vuoti | C | I DPI non vanno conservati assieme ai PF | |
276 | Al fine di poter raccogliere eventuali sversamenti (perdite) accidentali, il deposito dei PF deve disporre: | di un sistema di contenimento, costituito da apposita vasca per i reflui, di capacità superiore almeno al 10% dei prodotti stoccati | di pareti e pavimento lavabile e un sistema di contenimento, costituito da apposita vasca per i reflui, di capacità superiore almeno al 100% dei prodotti stoccati | di sistemi di contenimento in modo da evitare che il prodotto o le acque di lavaggio possano contaminare l’ambiente o la rete fognaria | C | Non serve avere vasche di contenimento | |
277 | Il deposito di PF deve essere ubicato: | tenendo conto delle specifiche disposizioni in materia di protezione delle acque | ad almeno 200 metri di distanza dai corpi idrici superficiali | ad almeno 400 metri di distanza da eventuali punti di prelievo delle acque per il consumo umano | A | Non è specificata esplicitamente la distanza | |
278 | Il locale o l’armadio adibito a deposito di PF deve: | essere ermeticamente chiuso, per impedire la fuoriuscita di eventuali vapori tossici | avere delle aperture, protette da griglie, che consentano un sufficiente ricambio di aria | entrambe le soluzioni sopra riportate possono essere accettate | B | DEVE essere arieggiato | |
279 | I PF vanno conservati: | nei loro contenitori originali, con le etichette integre e leggibili | per i prodotti aperti, è necessario che sia leggibile almeno il nome del prodotto. Deve inoltre essere disponibile all’interno del deposito la scheda di sicurezza | per i prodotti aperti, è necessario che sia leggibile almeno il nome del prodotto ed il numero di registrazione | A | La sicurezza prima di tutto | |
280 | L’attrezzatura per la distribuzione dei PF: | va sempre regolata e pulita prima di iniziare i trattamenti | va fatta revisionare da un’officina autorizzata, ogni anno, prima di iniziare i trattamenti | va sempre verificato prima e durante i trattamenti che sia perfettamente funzionante e non presenti perdite | C | La sicurezza prima di tutto | |
281 | La preparazione della miscela va effettuata: | con modalità tali da non causare rischi di dispersione nell’ambiente, anche in caso di sversamenti (perdite) accidentali | esclusivamente sopra un’apposita area attrezzata costituita da battuto di cemento, munito di tombino collegato a vasca di raccolta reflui | lontano almeno 100 metri da corpi idrici superficiali, quali canali, fiumi e laghi | A | La sicurezza prima di tutto | |
282 | Il prelievo di acqua per il riempimento dell’irroratrice può avvenire: | esclusivamente da apposito serbatoio fisso o mobile | anche da corpi idrici superficiali, purché siano utilizzati dispositivi idonei ad evitare la contaminazione della fonte idrica | solo con acqua della rete idrica, in quanto le acque dei canali possono contenere sostanze o impurità che inattivano il PF | B | Posso prenderla anche dal fosso, ma devo essere sicuro di non contaminarlo | |
283 | L’indicatore di livello del liquido presente nel serbatoio: | deve essere presente e leggibile | non è necessario, purché l’attrezzatura sia stata ben regolata e sia nota la quantità di miscela che viene distribuita | devono in ogni caso essere presenti due indicatori di livello, uno dalla postazione di riempimento e uno dalla postazione di guida | A | Non è necessario che ce ne siano due | |
284 | I contenitori vuoti: | vanno accuratamente lavati al termine del trattamento | vanno tenuti in un contenitore apposito e lavati prima della consegna ad una ditta specializzata per lo smaltimento dei rifiuti speciali | vanno risciacquati al momento della preparazione della miscela | C | In questo modo il "risciacquo" può essere utilizzato con il resto del prodotto, senza ulteriori dispersioni | |
285 | I contenitori vuoti possono essere conservati: | in un apposito locale chiuso a chiave | in contenitori idonei destinati esclusivamente a tale uso e ben identificabili, all’interno del deposito di PF o all’interno del deposito temporaneo di rifiuti agricoli | esclusivamente all’interno del deposito adibito alla conservazione dei PF | B | La risposta più lunga e completa è quella giusta | |
286 | La miscela fitoiatrica residua al termine del trattamento: | deve rimanere nell’irroratrice, in modo da poter essere riutilizzata la volta successiva | deve essere in ogni caso conferita ad una Ditta iscritta all’Albo Nazionale dei gestori rifiuti | può essere, previa diluizione, distribuita sulla stessa coltura, nel rispetto delle indicazioni di etichetta | C | Piuttosto che produrre rifiuti inquinanti, alziamo leggermente il dosaggio nel campo | |
287 | Il lavaggio esterno dell’attrezzatura al termine del trattamento può essere effettuato: | in un’area del campo possibilmente ogni volta diversa, e comunque non in prossimità di un corpo idrico | esclusivamente su un’area attrezzata | solo utilizzando sistemi aziendali di trattamento dei reflui, come il biobed, che non necessitano di autorizzazione | A | La domanda si riferisce al lavaggio ESTERNO | |
288 | I prodotti fitosanitari: | non hanno una data di scadenza e, se ben conservati, possono essere utilizzati anche dopo alcuni anni | riportano sempre la data di confezionamento e di scadenza sulla confezione. Dopo la data di scadenza il prodotto si considera revocato e va smaltito come rifiuto speciale pericoloso | riportano sempre la data di confezionamento. È buona norma utilizzarli entro due anni dalla stessa | C | I PF non riportano la data di scadenza, ma per buon senso non vanno utilizzati oltre i due anni. | |
289 | I PF revocati: | non possono più essere utilizzati, passato il termine di smaltimento concesso, e vanno consegnati come rifiuti speciali pericolosi | devono essere ritirati dalla ditta distributrice, che provvede al loro riutilizzo o smaltimento | non possono più essere utilizzati e devono essere conservati in un apposito locale, distinto dal deposito dei PF, in attesa di essere consegnati come Rifiuti Speciali Pericolosi | A | Se sono revocati, sono pericolosi (vedi domanda 200) | |
290 | È obbligatorio registrare i trattamenti con PF? | sì, ma solo quando si utilizzano prodotti molto tossici, tossici o nocivi | sì, sempre | no, è obbligatorio solo nel caso in cui il trattamento abbia procurato fastidio a qualcuno | B | Nel registro dei trattamenti con i PF | |
291 | Da chi deve essere compilato il registro dei trattamenti? | dal commercialista | dall’utilizzatore professionale o, in alternativa, da un suo delegato | da chi ha venduto il prodotto utilizzato per il trattamento | B | Solo l'utilizzatore sa quanto e quando è stato utilizzato del PF | |
292 | Il registro dei trattamenti deve esser compilato solo per i trattamenti effettuati nelle aziende agricole? | sì, indipendentemente dalla coltura trattata | no, anche per i trattamenti effettuati negli orti e giardini familiari | no, anche per la difesa delle derrate alimentari e per gli impieghi extra-agricoli (verde pubblico, diserbo canali, sedi ferroviarie, ecc.) | C | Per gli orti non serve, ma per il verde pubblico sì | |
293 | Quali sono i rischi nell’utilizzare PF illegali? | solo rischi legati a frode fiscale per l’agricoltore | rischi per la collettività, per l’agricoltore e per le aziende produttrici di PF | rischio economico per le aziende produttrici di PF | B | L'inquinamento è contemplato solo nella B | |
294 | Come comportarsi all’atto dell’acquisto di PF? | controllare la corretta etichettatura dei PF | è sufficiente acquistare confezioni integre | rivolgersi unicamente a rivenditori autorizzati e controllare la corretta etichettatura dei PF | C | La A autorizzerebbe ad acquistare dal kebabbaro, se l'etichettatura è corretta | |
295 | In caso di dubbi circa la provenienza e l’autenticità di PF, cosa fare? | abbandonare in un cassonetto della spazzatura i prodotti appena acquistati per non correre rischi | avvisare le autorità competenti, quali il Comando Carabinieri Politiche Agricole | smaltire correttamente le confezioni sospette | B | Collaborare con le forze dell'ordine per incriminare il kebabbaro che vende di straforo i PF (e con le stesse mani prepara il kebab) | |
296 | Un PF non classificato pericoloso è un agente chimico pericoloso? | sì, perché può essere pericoloso durante l’impiego | no, perché non è classificato pericoloso | no, perché non è obbligatorio ottenere la scheda di sicurezza | A | Magari non è pericoloso per il criterio di classificazione, ma se poi lo usi in modo improprio può essere comunque pericoloso in sé | |
297 | Quali sono le misure preventive e protettive da adottare obbligatoriamente quando vi è un rischio chimico rilevante per la salute e la sicurezza dei lavoratori? | i dispositivi di protezione individuale | tutte le misure specifiche di prevenzione e protezione, le disposizioni in caso d’incidenti e la sorveglianza sanitaria | solo le visite mediche | B | La risposta più lunga e completa è quella giusta | |
298 | Le misure preventive e protettive più idonee per l’impiego dei PF: | sono quelle che vengono impiegate nelle aziende agricole della provincia di residenza | sono quelle conseguenti alla valutazione del rischio chimico della propria azienda | sono quelle che vengono richieste dai lavoratori | B | Non copiamo gli altri (A) o diamo retta agli altri (C), ma valutiamo il rischio oggettivo | |
299 | Chi è abilitato ad effettuare le visite mediche nelle aziende agricole? | il medico scelto mediante il sistema delle prenotazioni specialistiche | il medico curante scelto dai singoli lavoratori | il medico competente nominato dal datore di lavoro o dall’imprenditore agricolo | C | è l'azienda agricola, che si deve occupare di trovare il medico | |
300 | Sono obbligatorie le visite mediche nell’impiego dei PF? | sì, per i dipendenti che sono esposti ad un rischio rilevante per la salute | sì, per tutti dipendenti addetti alle lavorazioni agricole | sì, ma solo per i dipendenti abilitati all’acquisto dei PF molto tossici, tossici e nocivi | A | Non è necessario fare visite mediche a tutti, ma solo a quelli che usano i PF (tutti) | |
301 | È obbligatorio sostituire un PF pericoloso con uno meno pericoloso per la salute dei lavoratori? | sì, nel caso di un PF di pari efficacia fitoiatrica | no, se è un PF che usano tutte le aziende agricole | sì, solo se è descritto nella scheda di sicurezza | A | Perché non tutelare la salute dei lavoratori? (no, che costa meno non conta!) | |
302 | Quali sono le disposizioni in caso d’incidente o d’emergenza? | i dispositivi di protezione individuale | le misure antincendio e di primo soccorso e le procedure da osservare in situazioni pericolose | solo le visite mediche | B | La risposta più lunga e completa è quella giusta | |
303 | Per effettuare i trattamenti fitosanitari in modo da soddisfare gli obblighi in materia di salute e di sicurezza sul lavoro il lavoratore deve: | essere informato sul rispetto dell’orario di lavoro, formato a lavorare in qualsiasi circostanza atmosferica e addestrato a sopportare le fatiche | essere informato dei rischi, formato sui rischi ed addestrato all’uso delle misure protettive | partecipare ad un corso di informazione e di formazione dove alla sua conclusione deve apporre una firma obbligatoria sul registro di partecipazione | B | La formazione deve essere concreta, non solo una scartoffia (C), inoltre lo schiavismo è abolito da tempo (A)… | |
304 | È sanzionato l’agricoltore che non esegue l’informazione, la formazione e l’addestramento dei propri lavoratori all’impiego dei PF? | no | sì, con un’ammenda | sì, ma solo se il lavoratore non è in possesso del patentino | B | Il lavoratore può essere in possesso di un patentino del 1840, e quindi deve essere costantemente aggiornato | |
305 | È sanzionato un lavoratore che nell’impiego dei PF non rispetta l’informazione, la formazione e l’addestramento che gli ha fornito il datore di lavoro? | no | sì, ma solo se il lavoratore non è in possesso del patentino | sì, con un’ammenda | C | Se io ti formo, ma poi sbagli facendo di testa tua, ti prendi una multa | |
306 | Chi è responsabile di eventuali danni agronomici e ambientali o di intossicazione verso terzi che potrebbero verificarsi in seguito all’uso scorretto dei PF classificati “Tossici di categoria 1, 2 e 3”, etichettati e contrassegnati con il simbolo del teschio su tibie incrociate? | il titolare dell’azienda ma anche chi ha effettuato il trattamento, se diverso dal titolare | chi ha venduto il prodotto | solo chi ha effettuato il trattamento | A | Anche l'azienda risponde dei danni ambientali. (chi ha venduto il prodotto, che c'entra?) - vedi 307 | |
307 | Chi è responsabile di eventuali danni agronomici e ambientali o di intossicazione verso terzi che potrebbero verificarsi a seguito dell’uso scorretto dei PF non classificati pericolosi e privi di pittogrammi o avvertenze? | chi ha venduto il prodotto e chi ha acquistato il PF | il titolare dell’azienda ma anche chi ha effettuato il trattamento, se diverso dal titolare | solo chi ha effettuato il trattamento | B | Anche l'azienda risponde dei danni ambientali. (chi ha venduto il prodotto, che c'entra?) - vedi 306 | |
308 | Chi è responsabile di eventuali intossicazioni conseguenti al cattivo uso del DPI (maschera) per la protezione delle vie respiratorie? | chi non ha cambiato il filtro del DPI e si è dimenticato di leggere attentamente la nota informativa | chi ha venduto il PF e non ha rilasciato un attestato di conformità CE, la nota informativa e una dichiarazione di conformità CE | il datore di lavoro che ha acquistato il PF e chi, pur informato, formato ed addestrato, ha utilizzato scorrettamente il DPI | C | Sia il datore di lavoro, sia chi utilizza male il DPI (se formato) | |
309 | È opportuno che una donna in gravidanza o in allattamento od un giovane di età inferiore a 18 anni collabori al trattamento con PF? | sì | sì, se provvisti dei DPI | no, in nessun caso | C | Come i PF devono stare lontani dall'acqua, stiano lontani anche da minorenni e donne incinte o in allattamento - vedi 310 | |
310 | È vietato che una donna in gravidanza o fino a sette mesi dopo il parto od un giovane di età inferiore a 18 anni collabori ai trattamenti con PF? | sì | no, se provvisti dei DPI | no | A | Come i PF devono stare lontani dall'acqua, stiano lontani anche da minorenni e donne incinte o in allattamento - vedi 309 | |
311 | È sanzionato il datore di lavoro che non fa eseguire le visite mediche obbligatorie ai propri lavoratori che impiegano i PF? | no | sì, ma solo se il lavoratore non è in possesso del patentino | sì, qualora il lavoratore sia esposto ad un rischio rilevante per la salute | C | Il patentino non c'entra | |
312 | Sono sanzionati i datori di lavoro che non adempiono agli obblighi in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro relativi al contratto d’appalto o al contratto d’opera fra l’agricoltore e le imprese appaltatrici o i contoterzisti? | no | sì, con un’ammenda | sì, ma solo se il lavoratore non è in possesso del patentino | B | Il patentino non c'entra | |
313 | Cosa deve verificare un agricoltore che affida i trattamenti fitosanitari ad un contoterzista? | almeno l’iscrizione alla Camera di commercio, il possesso del “patentino” o di più elevato attestato di idoneità professionale e del tesserino di riconoscimento | almeno l’iscrizione ad una associazione di categoria | che non abbia avuto condanne penali passate in giudicato | A | La risposta più lunga e completa è quella giusta | |
314 | Un agricoltore che affida i trattamenti fitosanitari ad un contoterzista deve opportunamente: | consegnare un elenco di comportamenti corretti da eseguire sempre nella propria azienda | predisporre e concordare un adeguato contratto in cui sono riportate, tra l’altro, le misure di sicurezza | richiedere un’autocertificazione dove venga evidenziata un’elevata capacità professionale | B | La sicurezza prima di tutto | |
315 | Chi è responsabile di un impiego dei PF non conforme all’etichettatura presente nelle confezioni? | chiunque sia l’utilizzatore dei PF | il titolare dell’azienda agricola | il rivenditore di PF | A | Il titolare non può sempre controllare tutto (il rivenditore che c'entra?) | |
316 | Gli utilizzatori che non rispettano l’obbligo di conservare correttamente i PF sono soggetti a: | una sanzione amministrativa e penale | nessuna sanzione se provvedono a mettersi in regola entro un termine stabilito nel verbale di controllo | una sanzione amministrativa | C | No, non si va sul penale, per questo. | |
317 | In caso di mancato rispetto delle indicazioni riportate nell’etichetta viene applicata: | una sanzione amministrativa | una sanzione amministrativa e penale | una sanzione penale fino a sei mesi | A | No, non si va sul penale, per questo. | |
318 | Chi impiega un PF in data successiva al termine stabilito per lo smaltimento delle scorte è punito con: | sanzione penale | sanzione amministrativa | nessuna sanzione se il PF viene usato su una coltura ammessa | B | No, non si va sul penale, per questo. |